2Cellos, Benji e Fede & Co: la musica che parte dal web

Ormai sappiamo che la musica come la intendiamo noi, fatta di anni di gavetta e polvere da mangiare prima di arrivare al grande pubblico, è sulla via del tramonto.

Con l’avvento di YouTube e dei social media, infatti, tutto sta cambiando in maniera repentina, portando giovani musicisti alle luci della ribalta relativamente in pochissimo tempo, in media un anno o due.

Pioniere di questo modo di emergere è Mika. Ricordiamo tutti come riuscì a farsi notare e a portare la sua Grace Kelly al successo internazionale grazie all’uso di YouTube. In questo senso, molti altri giovani artisti si sono mossi, in seguito, alla ricerca di un facile successo. Tanti sono, purtroppo, quelli che ci hanno provato, e continuano a provarci, ma senza raggiungere quasi nessun risultato. Pochi, invece, ce l’hanno fatta, e con risultati sorprendenti. Stiamo parlando, ad esempio, di Lana Del Rey, che è stata notata da un’etichetta discografica dopo aver caricato alcuni suoi brani sulla suddetta piattaforma video, e oggi tutti conoscono Summertime Sadness. Nel 2011, poi, hanno avuto modo di farsi strada anche i 2Cellos, duo di violoncellisti elettrici formato da Luka Sulic e Stjepan Hauser: in appena 6 anni, hanno totalizzato cifre da record – oltre 410 milioni di visualizzazioni – e tenuto concerti in ogni parte del mondo, compresa l’Arena di Verona, il Mediolanum Forum di Assago – dove sono attesi il 30 di questo mese – e le Terme di Caracalla a Roma, registrando ovunque il tutto esaurito.

Stessa cosa, seppure in misura molto minore, possiamo dire di un altro duo, questa volta tutto italiano: Benji e Fede. La loro carriera musicale, è iniziata quasi per caso: i due si sono conosciuti su Facebook, ed è proprio grazie a questo social che hanno iniziato a sedimentare un rapporto con i loro fan, che oggi li seguono dappertutto, e sono migliaia le ragazzine che impazziscono per loro – basta vedere il risultato delle vendite del concerto che hanno tenuto la scorsa settimana, sempre al Mediolanum Forum, un sold out con oltre 10.000 spettatori paganti. Qual è la chiave che ha permesso a questi giovani di aprire le porte del successo? Passione? Voglia di metterci il proprio talento? Una semplice combinazione di eventi fortuiti? Oppure c’è qualcosa di più profondo, magari un cambiamento nella società di oggi che l’industria musicale ancora non è riuscita a capire appieno?

Una cosa è certa: per essere arrivati dove sono adesso, vuol dire che questi ragazzi hanno portato una ventata di freschezza, mixando il vecchio con il nuovo che avanza. Proprio quello che ci voleva per salvare l’industria musicale stessa.

Nazario Ricciardi

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