“INFLUENZA”: uno spettacolo per sorprendersi e alleggerire il cuore.

“Non siamo liberi. Siamo chiusi dentro il nostro corpo. Siamo legati alla nostra storia. Siamo inevitabilmente parte del passato. Portiamo dentro di noi cose che non ci sono più. Accettiamo questo. Ma rimane la possibilità di andare e venire tra ciò che è vero e ciò che è fantasia. Quanto possiamo essere influenzati da questo?”

“INFLUENZA è uno spettacolo da guardare come si sfoglia un libro di illustrazioni, lasciandosi trasportare dalle immagini in un mondo alternativo. Qui, tra memoria e invenzione, prendono vita le suggestioni del passato. Sono i ricordi, i desideri e le paure, le presenze di un universo misterioso eppure familiare.

La giovane coreografa olandese Floor Robert si muove tra queste suggestioni, ripercorrendo col proprio corpo eventi e situazioni, reali o immaginarie, accennando e disfacendo storie. È accompagnata, a tratti, da figure che sembrano uscite da quelle storie, interpretate dal danzatore Francesco Michele Laterza e dall’attore Giacomo Bogani. È un viaggio fatto all’interno di una stanza, ma è possibile ritrovarsi improvvisamente su un prato, in un bosco, o nello spazio. È un viaggio fatto per vedere tutto quello che non esiste ma che – nonostante questo, o forse proprio per questo – alla fine ci influenza.”

Danza, movimenti corporei in cui fantasia e presente divengono una chimera.

Cosa resta se ci si abbandona?

Avviene che i ricordi divengono presenza, che i palloncini acquistano materia; materia che sfugge ma nuovamente si avvicina, materia che viene mandata via ma nuovamente si rivuole.

“Chi sei? Sei la fine? Finisci qui, si?

Sei ancora qui?”

Tre i personaggi sul palco che vengono seguiti dalla melodia in ogni movimento; la musica conduce al trapasso tra presente e passato, tra i ricordi che non lasciano e il presente che a volte deve essere abbandonato.

In un’intervista la coreografa Floor Roberta afferma: “in questo lavoro chiedo semplicemente allo spettatore di abbandonare lo sguardo e di farsi trasportare dalle emozioni. Di non cercare significati, preconcetti o altre narrazioni, se non la propria interpretazione. Per me il lavoro proviene dall’infanzia, mi interessa una capacità di stare sulla scena priva di tecniche, trasparente e leggera. Senza sovrastrutture, esercizi di stile, maniera o bravure. È come inseguire qualche ricordo dell’infanzia, si. Ma non è così fondamentale che anche lo spettatore faccia questo viaggio indietro nel tempo. A me interessa di più che possa apprezzare qualcosa che assomiglia ad un sogno, un sogno dolce, collettivo, surreale e a tratti inquietante. Che possa sorprendersi e alleggerire il cuore.”

 

Ideazione e coreografia Floor Robert

con Floor Robert, Giacomo Bogani, Francesco Michele Laterza

musiche Manuele Atzeni | maschera Eva Sgrò

organizzazione e comunicazione Julia Lomuto

uno spettacolo di inQuanto teatro – anno 2015

col sostegno di Fondazione Fabbrica Europa, CSC Centro per la Scena Contemporanea – Operaestate Festival Veneto, Romaeuropa Festival, Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, spazioK_kinkaleri, Sosta Palmizi, Samotracia/Associazione Punto A Capo, Teatri Sospesi, CS376

Link ad alcuni estratti dello spettacolo: https://vimeo.com/217187266

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