Intervista al Maestro Federico Capranica.

A seguito della visione dello spettacolo musicale/teatrale “Tutti contro tutti” del Coro Altavoce ho avuto il piacere e l’onore di intervistare il Maestro Federico Capranica, suo fondatore.

Il coro, nato nel 2010, si compone di circa 40 elementi; nello specifico 10 soprani, 15 contralti, 10 tenori e 5 bassi. Il Maestro Capranica si avvale dell’aiuto della vocal coach e co-direttore Elsa Baldini e dal noto coreografo Roberto Croce.

Il repertorio è variegato, e il Coro spazia tra differenti generi musicali; ciò è reso evidente nella messa in scena dello spettacolo “Tutti contro tutti” che da aprile 2016 è presente nel calendario di molti teatri romani. Lo spettacolo, infatti, permette di ascoltare le più belle canzoni che hanno fatto la storia della musica, intervallate da scene teatrali divertenti basate sui luoghi comuni tipici del mondo dello spettacolo.

A seguire l’intervista al Maestro Federico Capranica.

  • Maestro Capranica la prima domanda che voglio porle riguarda la sua passione per la musica. Nello specifico vorrei chiederle come è nata e se già da bambino la coltivava?

Ho cominciato, guidato dalla passione sfrenata di mio padre per la musica, a sei anni lo studio del pianoforte classico, lasciato a 12 per motivi di scarso rendimento scolastico alle medie, ripreso però a 18 e mai più lasciato.

  • Quali studi ha fatto?

Gli studi musicali sono stati discontinui e solo dopo i vent’anni ho potuto riprendere con continuità le mie esperienze nella musica suonando in vari gruppi musicali e anche nel commerciale, in varie tournée con vari artisti e parallelamente continuando gli studi musicali, superando gli esami da privatista al conservatorio di Roma in Solfeggio e Lettura della partitura e coltivando quelli sulla composizione e armonia. Gli studi universitari sono stati quelli di Scienze Politiche, dopo il liceo classico.

  • Ho avuto modo di leggere che nel corso della sua carriera ha collaborato con molti personaggi famosi e non. Può fare qualche nome e raccontare, se c’è, un aneddoto riguardante qualcuno di questi personaggi?

Posso lasciarle un curriculum breve e sommario di tanti anni di lavoro:

In TV ha collaborato in tutti i programmi più famosi fin dal 1980, molti dei quali con Pippo Baudo (vari Festival di Sanremo, La canzone del secolo, Passo doppio, Il castello, Novecento, Tira e molla).

Con Loretta Goggi (Festa di compleanno, via Teulada 66, Ieri Goggi Domani).

Con Raffaella Carrà (Carramba che sorpresa, Festival di Sanremo).

Con Renzo Arbore (Aspettando Sanremo).

Anche in cicli di trasmissioni con Enrico Brignano, Mike Bongiorno, Luisa Corna, Tullio Solenghi, Conti, Frizzi, Pippo Franco, Milly Carlucci e molti altri.

È stabilmente direttore d’orchestra del David di Donatello per cinque anni.

È apparso come direttore d’orchestra o come pianista almeno un migliaio di volte in televisione.

Ha diretto per dieci anni (1998\2008), al Festival di Sanremo, molti artisti famosi e anche emergenti, vincendo un’edizione con Alex Britti. Quest’anno ha diretto i Ladri di Carrozzelle.

Ha realizzato per le trasmissioni Rai e Mediaset più di mille arrangiamenti per orchestra.

Ha composto molte sigle per trasmissioni Rai, e Telemontecarlo (LA7).

In Teatro ha collaborato a lungo, come autore delle musiche, con Gigi Proietti (dall’85 al ’92), con Loretta Goggi 2006\2008, Leo Gullotta (’88) Giorgio Tirabassi (negli anni ’80 e ’90) ed ora, da otto anni, con Enrico Brignano.

Nel Musical ha inoltre realizzato le musiche e gli arrangiamenti di “Actor Dei” (sulla figura di Padre Pio) e di “Don Corleone” (Il Padrino) in allestimento dal 2014.

Nella Discografia, vari dischi con Alex Britti, Michele Zarrillo, Renzo Arbore, Al Bano, Riccardo Fogli, Branduardi, Califano, Bennato e tanti altri realizzando, come arrangiatore o pianista, circa un centinaio di dischi.

Alla Radio, come programmista-regista, sempre per la Rai, per Adriano Mazzoletti per un anno ha realizzato circa 400 puntate sul Jazz.

Nella Pubblicità, realizzando le musiche di molti spot per la Sip, Rai International ecc.

In Tournée come pianista e arrangiatore con artisti come Sergio Endrigo, Loretta Goggi, Gianni Nazzaro, Gepy&Gepy, Cico della Formula 3.

In Internet, come ideatore e autore del portale musicale www.altavoce.net  interamente dedicato ai cantanti, in rete dal gennaio 2005 al 2009, che vantava circa 500 visitatori e 3.000 pagine consultate ogni giorno.

Nella Didattica, nel 2009, fonda e dirige la scuola La fabbrica della voce, esclusivamente dedicata ai cantanti: http://www.lafabbricadellavoce.it/  (un po’ più di un sito di una scuola, diciamo un portale pieno di cose, nato dalle costole del vecchio portale altavoce.it dedicato ai cantanti).

Fondatore e direttore, insieme a Elsa Baldini, del Coro Altavoce, attivo dal 2009, col quale ha realizzato 2 CD, curandone la produzione e gli arrangiamenti. Il Coro ha già al suo attivo molte performances di rilievo, quali concerti con James Taylor (abbiamo cantato 3 canzoni con lui, nel suo concerto a Roma, all’auditorium della Conciliazione. Vedi video su YouTube http://www.coroaltavoce.it/?page_id=29 ) Brignano, al Palalottomatica, Gianfranco D’Angelo.

Il Coro ha realizzato nel 2013 anche una sigla per un programma Rai e, nello stesso anno, una partecipazione in un programma di Mediaset.

Per gli aneddoti, come potrà facilmente immaginare, servirebbero 34 pagine…

  • Attualmente quali sono i progetti che sta seguendo o che dovrà seguire?

Attualmente lavoro stabilmente come compositore per le musiche per il teatro, con Brignano da circa dieci anni, firmando tutte le musiche dei suoi spettacoli. 

Ultimamente (dal 2009) curo la direzione della scuola per cantanti La Fabbrica della Voce, dedicandomi in special modo al progetto del Coro Altavoce, per il quale ho scritto un centinaio di arrangiamenti e realizzato due CD e portato in scena uno spettacolo teatrale dal 2016, scritto insieme ad Elisabetta Nesca e Emanuele Bissattini.

  • C’è un’esperienza trascorsa che le è rimasta nel cuore di più rispetto alle altre?

Ogni esperienza lavorativa del passato è molto difficile che non mi abbia lasciato un segno, sia per la responsabilità, sia perché ogni volta è stata una scommessa impegnativa e sempre nuova. Ogni artista o progetto musicale ha le sue caratteristiche, talvolta dolci e qualche volta amare, comunque alla fine ogni esperienza è stata per me decisamente gratificante.

  • L’idea di far nascere il coro Altavoce nel 2010 da cosa è derivata?

Avendo aperto una scuola per cantanti, era naturale creare anche un Coro. Ma le specifiche non sono state, fin da subito, quelle di un Coro scolastico, bensì una realtà artistica con le sue peculiarità che sono andato a scoprire col tempo, quali più adatte al gruppo e scegliendo un repertorio quanto più vasto possibile (adoro tutto il meglio della canzone internazionale e italiana), finendo poi con utilizzare anche elementi teatrali divertenti.

  • Può dirci qualcosa di più circa i suoi membri? Sono tutti musicisti di professione o si dedicano ad altre attività lavorative?

Gli elementi del Coro Altavoce sono molto diversi tra loro: ci sono professionisti affermati e molti amatoriali, con un carattere vocale molto particolare. Non ho voluto mai dirigere personalmente il Coro negli spettacoli, per non togliere visibilità e credibilità ai molti solisti che si alternano sulla scena, pur curando precedentemente in fase ideativa e in prova, tutti i dettagli più piccoli.

Trattandosi di un Coro quindi assai poco tradizionale per scelta spettacolare è necessario che lo spettacolo dal vivo sia solamente e interamente da loro rappresentato.

  • Quale è stata la scintilla che ha condotto alla nascita dello spettacolo Tutti contro tutti?

La grande ironia con cui si evidenziano e sovvertono i luoghi comuni intorno alla musica, in questo spettacolo, è la chiave di lettura principale, derivata naturalmente da molte delle gag o delle situazioni più spettacolari che erano già scaturite nei primi anni di allestimento del repertorio musicale, partendo proprio dall’osservazione di molti caratteri di alcuni solisti o dalle canzoni scelte. Una volta, per esempio, per spiegare loro come intendevo un lungo calando di voce generale su “Un’ora sola ti vorrei” chiesi loro di fare una reale caduta in terra di tutti. Vedendo che la cosa aveva un effetto davvero stupefacente e divertente allo stesso tempo, ne facemmo proprio un punto di forza di quella canzone. Ne seguirono ovviamente altre decine di vari effetti, fino a rappresentare anche molte tematiche sociali sul mondo della musica, tanti equivoci che girano intorno ad essa che colpiscono da sempre l’immaginario della gente sui preconcetti del mondo artistico.

Gli Altavoce si esibiscono con un repertorio internazionale che spazia dal Pop al Funky all’R&B.  Ma sarà proprio la loro italica natura ad avere la meglio sugli americanismi, innescando un meccanismo di bizzarri contrasti che faranno la loro comiciIl talent show, il fautore del jazz, la nostra matrice popolare, tutti luoghi comuni in cui il pubblico può specchiarsi attraverso gli attori e la musica, in uno spettacolo ironico e  sorprendente. “Tutti contro tutti”, è lo spettacolo in cui ognuno trova un momento per riconoscere se stesso, la propria realtà o quella che gli gira intorno, in un viag. gio musicale che abbraccia tutto il mondo.

  • Sono previste ulteriori date dello spettacolo?

Abbiamo cominciato a rappresentare “Tutti contro tutti” nell’aprile del 2016 e andremo avanti per tutto quest’anno, forti dei consensi che abbiamo ricevuto e che speriamo di portare ad un pubblico sempre più ampio.

Ci potrete seguire semplicemente sulla pagina di Facebook degli Altavoce e vedrete le varie date dei prossimi spettacoli teatrali o dei semplici concerti che faremo nei posti più belli di Roma.

  • Con il coro Altavoce sono stati già pianificati i prossimi impegni?

Vorremmo portare in televisione il nostro progetto e stiamo contattando alcune reti sperando di trovare adesioni. Speriamo e ci attrezziamo per questo.

 

Sito del Coro: http://www.coroaltavoce.it/   http://www.lafabbricadellavoce.it/il-coro.html

 

 

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