“Ali” è il nuovo album della cantautrice Monica Shannon.

Il disco racchiude 9 brani, 7 composti dalla stessa Monica più 2 cover, il cui concept è ispirato all’amore che ella descrive in musica, storie, sentimenti ed emozioni nelle forme più intense e variopinte.

Il numero 9 per Monica ha un significato specifico e nell’intervista ciò viene esplicitato maggiormente.

• Buonasera Monica e grazie per l’intervista. “Ali” è il tuo nuovo disco. Quale è stata l’ispirazione che ti ha portato alla scrittura delle canzoni?

Innanzitutto grazie a voi.

“Ali” è nato pensando proprio ad un volo liberatorio, un’apertura verso nuovi orizzonti. Quando ho iniziato a comporlo, avevo già scritto alcuni dei brani, altri invece sono nati durante la stesura del progetto. E poi vi sono due omaggi che ho scelto proprio per completare il concept. Tutto ruota intorno all’amore inteso come sentimento essenziale alla nostra esistenza e tutto ci conduce verso i colori, il sereno e lascia che ci spogliamo di ciò che ci affligge e non ci permette di essere felici.

• La scelta di comporre in lingua inglese è frutto di una tua naturale inclinazione?

Si, è da sempre la mia inclinazione naturale, sin da giovanissima. Ma a volte l’ispirazione mi coglie anche in italiano. Lascio che sia essa a guidarmi.

• 9 sono i brani del disco e in una tua affermazione sostieni: «Io sono un 9 e tu? Sai che la data di nascita nasconde un numero? Basta sommare tutte le cifre che la compongono, estrarre un risultato da 1 a 9 e sarà davvero curioso ed interessante interpretare il suo significato. Ogni numero infatti racchiude caratteristiche, attitudini e consigli per la propria realizzazione. Il mio 9 è diventato per me una sorta di porta fortuna e così, come per il mio primo album “Beyond 9”, anche per questo cd ho scelto di inserire 9 brani». Che aspetti racchiude questo numero?

Leggendo di questo numero ho scoperto che ha una personalità sostanzialmente altruista. Ama aiutare e sostenere gli altri nei loro progetti e nelle difficoltà senza aspettarsi nulla in cambio. È portato ad aprire la via a nuove visioni e ad ispirare chi lo circonda attraverso la sua propensione per le arti tra cui ovviamente la musica. È stato curioso scoprire un po’ di sé stessi in un semplice numero.

• L’amore è il leitmotiv del disco. Che forme assume l’amore nella tua vita?

L’amore è sempre stato il fulcro della mia vita e quante forme ha assunto nemmeno lo so. Ciò che so è che mi ha permesso di essere la donna che sono. E anche nella sofferenza ho ringraziato di aver amato.

• “L’Isola delle Fate” è un brano di Stefano Pulga ed è l’unico in lingua italiana. Come mai la scelta di concludere con questa canzone il disco?

Amo cantare anche in italiano e poi ricorda indubbiamente le mie origini. Mi piace concludere i miei dischi così.

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