Intervista alla scrittrice Alessandra Hropich

Alessandra Hropich è un’autrice di libri dai temi molto differenti ma uniti da un filo conduttore: la sua scrittura profonda ma al contempo leggera.

Il suo ultimo libro si intitola “Vittima di mille ingiustizie” in cui racconta di un tema mai stato più attuale: il bullismo.

Ho avuto il piacere di intervistarla.

  • Alessandra buonasera e grazie per l’intervista. Voglio chiederti: chi sei e cosa ti ha portato a scrivere?

Sono una laureata in legge che scrive articoli per giornali e mi occupo di convegni. La passione per il sociale da sempre mi contraddistingue.  Mi ha portato a scrivere l’enorme curiosità verso le storie familiari e tutte le storie vere di cui vengo a conoscenza.

  • Hai scrittori che ti piacciono in particolar modo e che hanno influenzato il tuo modo di scrivere?

Nonostante io sia una gran lettrice, nella scrittura non mi sono mai ispirata a nessuno. Pirandello con i suoi personaggi con la maschera mi ha sempre affascinato e lo considero immortale e sempre attuale.

  • Segui una routine particolare (un luogo, un orario) per iniziare a scrivere oppure lo fai di getto?

Scrivo di getto, soprattutto la mattina ho idee più nuove, poi rivedo e correggo quanto scrivo più volte. Sono perfezionista e quindi mai contenta di quello che scrivo, da subito, mi serve rivedere i testi più volte.

  • Il tuo ultimo libro, pubblicato nel 2016, si intitola “Vittima di mille ingiustizie!”. Di cosa tratta?

Il libro ” Vittima di mille ingiustizie” racconta in forma ironica, com’ è nel mio abituale stile, episodi di bullismo vissuti da mia sorella in tutti i suoi anni di scuola e molti altri episodi che ha vissuto in età adulta anche nel mondo del lavoro, troppi per restare indifferenti.

  • Certamente è un tema molto attuale; è di pochi giorni fa la vicenda di Emanuele, ucciso dal branco. Cosa pensi si possa fare per impedire che un bambino si trasformi in un ragazzo/uomo prepotente e violento?

La prepotenza e il bullismo sono rispettivamente padre e figlio dello stesso fenomeno. La società spesso ignora le conseguenze di questi pericolosi fenomeni, il bullo e prepotenze sono persone che vogliono vittimizzare il prossimo. Non so dare giudizi sui fatti di cronaca perché non li conosco da vicino, so dare giudizi solo su ciò che ho verificato a lungo di persona. Gli unici che davvero potrebbero evitare che un bambino non diventi un adulto prepotente sono i genitori, poi, gli insegnanti. Ma i genitori spesso ritengono erroneamente un figlio bullo come un ragazzino “sveglio”. Gli insegnanti tendono spesso a considerare, anche nelle valutazioni scolastiche, un ragazzino educato ma non facente parte di un gruppo di bulli, come un bambino non inserito nel contesto scolastico. Nelle valutazioni scolastiche di mia sorella, si legge: ” Ragazza studiosa ma non riesce ad inserirsi nel gruppo!” Allora, certi insegnanti potrebbero anche fare il minimo sforzo di capire quali sono i soggetti che vittimizzano i compagni. Un insegnante dovrebbe accorgersene anche perché i bulli sono persone fragili che agiscono solo in gruppo. Non riesco a pensare che un insegnante non si accorga mai di uno studente vittima di un gruppo. Eppure la vittima è solitamente una persona diversa, talvolta migliore, non si vittimizza quasi mai una persona identica al gruppo. Per questo i giovanissimi fanno le stesse cose, vestono in modo simile e tendono anche a parlare allo stesso modo, perché sono fortemente insicuri. Ma l’insegnante potrebbe coinvolgere la vittima nel gruppo facendola parte dirigente e non eleggere come capo classe lo studente più cafone, più prepotente e più insicuro. Così facendo, si dà, quasi come una sorta di programma terapeutico, sempre vinta al ragazzino/i che fanno gruppo, senza tener conto che altri ne risentono perché vengono esclusi, pur essendo migliori.

  • Hai pubblicato altri libri. Puoi dire in modo sommario ai lettori quali sono e di cosa trattano?

“Quando il Mostro è il proprio padre!” è il caso di un uomo considerato da tutti come un santo, tra le quattro mura di casa, al contrario, si mostrerà come un diabolico e spregevole individuo. Il secondo libro é: “La Felicità? Ve la do io!” un libro di storie vere che illuminano su cosa sia davvero la felicità e come tutti possano trovarla.

  • Dove è possibile acquistare i libri?

Quando il Mostro è il proprio padre!” è disponibile su Bibliotheka edizioni. Mentre ” La Felicità? Ve la do io!” e “Vittima di mille ingiustizie! ” si trovano su youcanprint.

 

 

 

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