La nuova sfida di Barbie: Mattel punta sul coraggio e valori morali

L’azienda che produce la famosa bambola ha inaugurato una serie ispirata a Frida Kahlo, Amelia Earhart e molte altre donne pioniere nei loro campi. Le piccole ne saranno influenzate in positivo?

L’8 marzo di quest’anno ci ha fatto riflettere più di altri sulla condizione della donna nel mondo, su come ancora oggi non sia stata raggiunta in tutti i paesi la parità di diritti tra i due generi.

Con lo scandalo Weinstein e il conseguente movimento “Me Too” si è fatta luce sulle violenze sessuali e le molestie subite dalle donne sul luogo di lavoro, rendendo pubbliche una serie di ingiustizie affrontate da troppe donne. Sembra quindi che sia arrivata un’epoca di cambiamento, a cui anche Mattel ha voluto adeguarsi.

La ditta che produce dal 1959 le Barbie, infatti, in occasione della Giornata internazionale della donna ha lanciato sul mercato una serie di 17 nuove Barbie, ispirate a donne reali e forti. Sono donne di differenti nazionalità e note per essere riuscite a emergere in ambiti diversi: pittrici, sportive, donne del mondo dello spettacolo. Tutte accomunate dall’aver lottato per realizzarsi, a volte in contrasto con gli stereotipi culturali.

C’è la pugile britannica Nicola Adams, la calciatrice italiana Sara Gama, la modella curvy Ashley Graham… e naturalmente anche donne del passato come la pittrice Frida Kahlo, l’aviatrice Amelia Earhart e la scienziata Katherine Johnson.

È ormai nota la polemica contro le Barbie tradizionali, accusate di glorificare modelli estetici pericolosi e diventate nel tempo simbolo di bellezza priva di spessore morale o di acume.

Riusciranno queste nuove bambole a diffondere fra le bambine un nuovo modello di donna?

Alle bambine, infatti, fino a non molto tempo fa veniva insegnato di essere “perfette”; educate, accomodanti ma anche curate e ossessionate da un determinato aspetto estetico. Le bambole hanno sempre rispecchiato questa cultura e non è un caso che le più vendute fossero quelle dal fisico longilineo, i lunghi capelli biondi e occhi chiari. Il perfezionismo porta a devastanti conseguenze, tra cui quella di non cimentarsi in attività nuove per paura di sbagliare e risultare “goffi”.

Con i cambiamenti degli ultimi anni però forse si sta creando un nuovo scenario che ci darà una grande opportunità: quella di insegnare alle piccole ad essere coraggiose, combattive, di non farsi intimidire dagli stereotipi, ma di tentare di essere sé stesse prima di tutto e lottare per raggiungere i propri obiettivi, qualunque essi siano.

C’è da sperare che questo sogno si realizzi.

GiuliaDafne

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