NON VOLTARE IL TUO SGUARDO: LA SIRIA SEI TU!

No, questa volta no, non possiamo voltare lo sguardo e fare finta che ciò che sta accadendo sia distante da noi.

No, questa volta dobbiamo lottare, urlare e riflettere… riflettere a fondo, chiederci se siamo ancora essere umani o siamo divenuti bestie, senza cuore e ideali!

Il popolo siriano sta vivendo da anni una pagina di storia atroce e insensata. La guerra la percuote, provocando morte e sofferenza e costringendo le popolazioni a lasciare la terra natia e i propri affetti in cerca di speranza.

La speranza è l’unica cosa che ti rimane quando anche la forza di stare in piedi non l’hai più e allora ti rimane la speranza… la speranza e il coraggio di strisciare verso una vita migliore.

Questa pagina di storia due giorni fa si è rivelata ancora più cruenta e disumana.

Martedì 4 aprile nel villaggio di Khan Sheikhun è stato sferrato un attacco aereo con gas chimici, che al momento attuale ha condotto alla conferma di 86 morti, tra cui 30 bambini e 20 donne. Il bilancio tuttavia è destinato a salire, infatti Munzir Khalil, capo della Direzione della sanità di Idlib, alla tv satellitare al-Jazeera: ha pronunciato le seguenti parole: “Il bilancio delle vittime di Khan Sheikhun potrebbe salire fino a 107 per le informazioni che arrivano dagli ospedali e poiché molte persone sono disperse e pensiamo siano morte nell’attacco”.

Quello che è accaduto è un CRIMINE CONTRO L’UMANITA’ e, in quanto crimine contro l’umanità, l’umanità non deve e non può voltare lo sguardo.

L’umanità deve guardare dritto il suo dolore e affrontarlo.

L’umanità… io, voi e noi dobbiamo lottare affinché questa terra colma di sangue, dolore e grida trovi pace.

La Siria è ognuno di noi!

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