Recensione dello spettacolo “SISTER(s) – miraggio su strada qualunque” al Roma Fringe Festival

SISTER(s) – miraggio su strada qualunque

exVuoto teatro (Vicenza)

di Andrea Dellai

regia di Tommaso Franchin

Commedia: una zona remota. Una civiltà in stato confusionario e razzista. Bruno lavora alla stazione di benzina di famiglia insieme ad Allison, sua sorella. Che succede se una notte Bruno apre il frigo e ci trova dentro la Madonna, un po’ alticcia per di più, che gli intima di farsi suora? Bruno le crederebbe? E Allison? SISTER(s) è un inno alla libertà individuale.

Protagonisti un fratello, una sorella e un angelo piuttosto amante dell’alcool. Tutta la vicenda ruota intorno ad un frigorifero e all’apparizione della Madonna al suo interno. Unico problema: la Madonna appare a Bruno e gli intima di farsi suora.  Cosa accadrà? Ed Allison, sorella di Bruno, abbastanza rude e poco incline alla religione, accetterà ciò?

Uno spettacolo decisamente surreale, in cui è difficile comprendere il significato racchiuso nella messa in scena.

Il finale, con entrambi i protagonisti nell’atto di scegliere finalmente una vita piena e senza più paura sicuramente fa comprendere il suo fine: “è bello saltare ad occhi chiusi senza sapere dove cadiamo” (Allison).

Uno spettacolo in cui purtroppo è mancata una nota veramente originale e in cui il linguaggio scurrile, soprattutto di Allison, ha giocato un ruolo negativo nel complesso.

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