[REVIEW PARTY] “Il rasoio di Occam” di Elton Varfi: a parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire

Titolo: Il rasoio di Occam

Autore: Elton Varfi

Editore: Self-Publishing

Numero pagine: 160 circa

Data di pubblicazione: 27 marzo 2018

Sinossi

Londra. Josh Murray e Rick Nemes, agenti di Scotland Yard, danno la caccia a un efferato serial killer che opera seguendo riti satanici. Le vittime sembrano avere una stessa caratteristica: sono tutte legate all’orfanotrofio St. Patrick, in cui è cresciuto anche Rick, uno dei due detective affidati al caso. Rick viene preso di mira dal killer, che gli invia delle lettere accusandolo di aver provocato gli omicidi con la sua indifferenza. Il serial killer vorrà provocarlo? Sarà Rick la prossima vittima? La storia si snoda seguendo alcuni eventi passati che, apparentemente scollegati, condurranno alla soluzione dell’enigma. Quando le cose sembrano precipitare, la verità verrà svelata e sarà sconvolgente.

Autore

Elton Varfi (Durazzo 1977) vive e lavora a Palermo. Appassionato del genere horror e poliziesco. Il rasoio di Occam è il suo secondo libro. Il suo primo libro giallo, Il fantasma di Margaret Houg, è stato tradotto in spagnolo e in inglese. Dal 2009 al 2012 è stato amministratore del blog L’enigma della lingua albanese, consultabile all’indirizzo http://eltonvarfi.blogspot.it

 

Recensione

Un romanzo dinamico ma riflessivo in cui i pensieri dei protagonisti vengono resi evidenti in modo manifesto e chiaro.

La vicenda è oscura, impregnata di malvagità e il diavolo diviene l’elemento da cui partire per indagare sui misteriosi assassinii che stanno avvenendo.

Rick Nemes, agente di Scotland Yard, ha un passato difficile, oscuro, che non ha mai superato mentre Josh Murray, agente e amico di Rick, tenta di scoprire la verità e superare gli ostacoli derivanti dal carattere difficile e fuorviante del collega.

La storia viene raccontata dallo stesso Rick a Jeremy Mills, giornalista, dopo 8 anni, con uno sguardo attento sull’indagine e sui suoi rapporti personali con la moglie Sarah e con Josh.

Ciò che è facile intuire, purtroppo, è la sua conclusione: ad un occhio attento è dispiegata dopo le prime pagine. Si cerca l’ignoto e l’imprevisto sperando che la vicenda non si sviluppi come realmente si crede, cosa che purtroppo non avviene.

“A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire.”

È un libro da leggere per chi ama il genere giallo e i misteri: fa trascorrere alcune ore di svago alla ricerca della verità racchiusa nel romanzo.

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