REVIEW PARTY. Recensione del romanzo “Amore senza ombre” di Jay Crownover

Titolo: Amore senza ombre (Saints of Denver Vol. 4)

Autrice: Jay Crownover

Trama

Che Hudson Wheeler è un bravo ragazzo lo sanno tutti, compresa la fidanzata di una vita che l’ha tradito a un passo dal matrimonio. Ma dato che fare sempre la cosa giusta non paga, Wheeler ha deciso che è giunto il momento di cambiare stile e vivere alla giornata, concedendosi notti folli, belle macchine e ragazze disponibili. Una vita spericolata, insomma, sul filo del rasoio. Poi ritrova una vecchia amica, Poppy Cruz, e quegli occhioni tristi nel viso più bello che abbia mai visto lo colpiscono dritto al cuore. Di colpo, l’unica cosa che desidera è prendersi cura di lei, cancellare le sue paure, vederla sorridere di nuovo.
Bella e delicata come un fiore, Poppy considera ogni estraneo un potenziale nemico, ogni uomo un possibile aggressore. È questo che la vita le ha insegnato: chi doveva proteggerla l’ha tradita nel più orribile dei modi e ora lei tiene il mondo a distanza. Stranamente, però, con Wheeler non ci riesce. Perché c’è qualcosa nel sorriso accattivante e nelle ruvide mani da meccanico di quel ragazzo che le fa venire voglia di stargli vicino. Di fidarsi di nuovo di qualcuno. Forse l’unico in grado di riparare il suo cuore e la sua anima danneggiati è proprio lui, con il suo tocco, le sue parole, il suo amore.
Un romanzo commovente e intenso, un’emozionante storia di rinascita.

Recensione 

Una delicata e intensa storia d’amore quella tra Wheeler e Poppy; una storia in cui la violenza è prorompente e pur tuttavia non così potente da distruggere un sentimento.

Poppy è una giovane donna a cui la vita ha regalato solo dolore; dolore che si è manifestato nelle forme più abiette. Gli uomini che l’hanno spezzata sono quelli che avrebbero dovuto regalarle amore, dal primo fidanzato che l’ha costretta ad abortire a colpi di calci e pugni, al marito che l’ha sequestrata, stuprata e costretta a vedere la sua morte, fino al padre, giustificatore di tale violenza e artefice.

Wheeler è stato abbandonato dalla madre e dalla donna con cui voleva creare quella famiglia che mai ha avuto e tuttavia è capace di tanta delicatezza e pazienza nei confronti di Poppy. Lui saprà guarirla, accoglierla e farla risentire una donna, fiorente e amata.

I due personaggi sono due vite che l’esistenza ha provato a spezzare, ad annientare con la sua brutalità, eppure non sono vittime ma superstiti (così ama definirsi Poppy).

“Potevo superare un giorno per volta perché finalmente avevo capito quanto ero fortunata a essere ancora vita. Magari non ero sicura di saper fare la cosa giusta, ma sapevo che se avessi commesso un passo falso e fossi caduta, c’erano tante persone intorno a me pronte a risollevarmi. Per la prima volta avevo anche la possibilità di sbagliare, e questo mi dava la forza di provare a vivere di nuovo.”

La bellezza del romanzo risiede nella sua capacità di rappresentare la rinascita; una rinascita non artificiosa e fatta di immediatezza, bensì una reale ripresa, cosparsa di dolore, ricadute e pianti, ma anche di sorrisi, abbracci lievi ma profondi e affetti.

Non mancherà la passione che, tuttavia, in questo caso, avrà un valore potente: ogni gesto ed ogni sorriso saranno frutto di tanta comprensione e amore.

Sostenere che il romanzo sia semplicemente la trattazione di un amore sarebbe riduttivo; esso fornisce una testimonianza fittizia di quanto la vita sia inaspettata in ogni suo aspetto (negativo e positivo).

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