Suoni misteriosi: curiosità dallo spazio e dal fondo dei mari

Suoni misteriosi rilevati dal radiotelescopio di Parkes, Australia.

Suoni misteriosi si avvertivano,  segnali radio lontani appena 36 chilometri dalla superficie terrestre. Lo sgomento della Nasa era imbarazzante. Un infrasuono registrato da un microfono a infrarossi, da uno studente, Daniel Bowman, iscritto all’università della North Carolina, mentre stava facendo un’esercitazione.

La dichiarazione venne raccolta da Live Science: “Questo suono potrebbe arrivare dal limite estremo dello spazio”, fu detto.

Fu necessario elaborare il suono per renderlo percepibile all’orecchio umano.

A distanza di 17 anni dalla dichiarazione dello studente, gli astronomi ne hanno scoperto la fonte: si trattava del forno a microonde della cucina.

Una studentessa di astrofisica dell’Università Swinburne di Melbourne, Emily Petroff, notò che il rumore Ufo si riceveva soltanto durante le ore di ufficio.

La spiegazione stava nel fatto che il suono si produceva ogni volta che l’utilizzatore del fornetto a microonde fosse impaziente e aprisse lo sportello dell’utensile elettrico in anticipo sui tempi di cottura del cibo immesso.

La scoperta fatta dalla ricercatrice risale al gennaio 2015, in occasione della pubblicazione della tesi di dottorato, dal titolo “Identifying the source of perytons at the Parkes radio telescope”.

Emily Petroff in essa conclude che “i test hanno rivelato che gli eventi peryton (rumore misterioso, per noi profani) possono essere generati, in circostanze appropriate, da forni a microonde in loco e possono spiegare la distribuzione bimodale dei peryton”.

Canada, misterioso suono proviene dall’oceano.

Dal suono prosaico, nello spazio, di un fornetto a microonde identificato, passiamo ad un altro suono misterioso, stavolta proveniente dal fondo sottomarino.

Si tratta di una vibrazione che spaventa e mette in fuga gli animali del posto. Siamo in Canada. Nello stretto di Fury e Hecla, estremo Nord del Canada. Le autorità non sono ancora riuscite a fornire una spiegazione allo strano fenomeno. Il popolo degli Inuit vede minacciata la sua stessa sopravvivenza.

È diventato un caso sotto la lente di ingrandimento dei militari canadesi. Nei dintorni di Nunavut (Canada), si racconta di un suono che pare provenire dal fondo del mare.

È un suono che spaventa e tiene lontana la fauna marina, fonte primaria di sostentamento per gli Inuit.

Il suono onomatopeico riferito è assimilabile al linguaggio dei cartoons. Sembra essere un “Ping, Hum, Beep”, così viene descritto da chi l’ha ascoltato.

L’accadimento, dicevamo, è in prossimità dello stretto di Fury and Hecla (tra l’isola di Baffin e la penisola di Melville), in prossimità di Nunavut, piccola comunità Inuit di 30.000 persone. L’area è di 1.750.000 Kmq, nell’eterno freddo.

La flora marina di cui si nutre la comunità è popolata da foche e balene e in inverno vive concentrata in quella che è una zona di mare aperto circondato dai ghiacci. Sarebbe una polinia, un’area privilegiata.

Nell’anno in corso, però se ne tengono alla larga per il rumore misterioso che evidentemente li spaventa.

Certo nascono leggende per ancora meno, ma tra le possibili cause riscontrate dai nativi del luogo, pare che la più probabile sia l’attività estrattiva del ferro sull’isola di Baffin, a nord-est di Nunavut. Sarebbero in corso attività di indagini sul fondo marino col sonar che, naturalmente, vengono negate dalla Baffiland, società mineraria sotto accusa

Anche Greenpeace è sul banco degli imputati possibili. Il tentativo di sottrarre gli animali alla caccia degli Inuit porterebbe l’Associazione a provocare suoni tali da farli fuggire. Greenpeace nega.

La Marina degli Stati Uniti, sempre secondo gli Inuit, utilizzerebbe sonar a bassa frequenza per individuare sottomarini “nemici”. La Marina ignora le accuse.

Il mistero persiste e si infittisce.

Fonti 

canada-il-mistero-del-suono-che-mette-in-fuga-gli-animali