“Terra”, al Teatro Di Documenti fino al 19 dicembre: di chi è composto l’inferno in terra?

TEATRO DI DOCUMENTI

dal 9 al 19 dicembre

“TERRA”, testo e regia di Anna Ceravolo.

Scene e costumi di Carla Ceravolo.

Luci di Paolo Orlandelli.

Video di Renato Ferrero.

Con Gerardo De Blasio, Gaetano Lizzio, Cristina Maccà, Federica Raja, Giuseppe Rispoli, Giuseppe Vancheri. Prod. Teatro di Documenti.

Come in uno Spoon River dell’era post-atomica, nel labirintico Teatro di Documenti si snoda un variegato campionario umano: il Politico, l’Intossicato, l’Anoressica, il Don Giovanni… che, con un linguaggio sferzato da crudezza, poesia, squarci grotteschi e vena comica, racconta, a modo suo, il suo personalissimo “mestiere di vivere”. Lo spazio scenico è interrotto ma insieme unificato da scale; scale che si scendono o si salgono, a cui si resta appesi od avvinghiati in un presente in bilico e in un luogo in sospeso.

Il pubblico, come in un pellegrinaggio al seguito di una guida “dantesca” che abita da sempre il bizzarro mondo che gli spettatori attraversano e che diventa sempre più familiare, incontra nel suo andare i personaggi-limite che tra ironia, disperazione, sarcasmo e angoscia incidono, profonda, una domanda: «che l’Inferno sia la Terra?».

Terra è il testo vincitore del bando “Per il Secondo Faust – L’Inferno” che Damiani emanò quando, completata la costruzione del Teatro di Documenti, era alla ricerca di un testo creato a pennello per l’unicità spaziale del teatro. Lo spettacolo Terra è andato in scena vent’anni fa con regia, scene e costumi di Damiani. Per questa nuova messinscena il testo è stato rivisto e ampliato. Terra è inserito in Luciano Damiani: il Teatro è Tutto, che la Regione Lazio ha ritenuto meritevole di riconoscimento e rientra nelle iniziative per ricordare il grande artista scomparso dieci anni fa.

Recensione

Cosa accade se un moderno Caronte ti traghetta nell’Inferno della Terra? Questo è ciò che accade in “Terra”.

Lo spettacolo, con eccelsa dovizia e coinvolgimento, proietta lo spettatore inconsapevole nella realtà giornaliera, svelando i più abietti e disperati uomini che la popolano.

Tra i personaggi troviamo l’anoressica, che sostiene “più sono ombra, più rischiaro”, la donna impazzita in seguito ad una febbre tifoidea, il ragazzo sulla sedia a rotelle “libero nel pensiero”, il cieco, il sieropositivo e molti altri. La realtà descritta è variopinta e allo spettatore non viene richiesta nessuna pietà ma soltanto l’accettazione di ciò che si osserva.

Il Teatro di Documenti è la location ideale per “Terra” giacché consente di inoltrarsi nell’intricato mondo cosparso di fattezze umane, camminando materialmente tra le scene e scendendo negli abissi del teatro e dello spettacolo.

Gli attori sono in grado di rappresentare i diversi personaggi con maestria, incuriosendo e non essendo mai banali.

Il testo merita una menzione speciale; nonostante siano trascorsi 20 anni dalla sua prima messa in scena, con i dovuti accorgimenti è stato attualizzato e le sue parole sono talmente potenti da scuotere gli animi dei presenti.

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