Addio alla regina dell’alta moda Laura Biagiotti

Venerdì mattina, alle ore 2.47, presso l’ospedale Sant’Andrea di Roma si è spenta all’età di settantatré anni Laura Biagiotti, grande stilista italiana conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.

A causare il decesso è stato un arresto cardiaco, che l’ha colpita mercoledì pomeriggio nel Castello medievale di Marco Simone, vicino Guidonia, restaurato insieme al marito Gianni e diventato residenza di famiglia oltre ad essere il punto nevralgico del suo staff.

A darne il triste annuncio è stata la cara figlia Lavinia, postando una frase del Vangelo di San Giovanni sul suo profilo ufficiale: “nella casa del padre mio vi sono molti posti. Se no, ve lo avrei detto. Io vado a preparavi un posto”.

Oggi, sabato 27 maggio 2017, si sono svolti i funerali a Santa Maria degli Angeli, per dare l’ultimo saluto ad una donna che ha saputo portare alto il nome della moda italiana in tutto il mondo.

Nata nel 1943 e romana di nascita, si avvicinò alla moda molto presto, grazie all’azienda di famiglia creata dalla madre Delia, la quale era proprietaria di una piccola sartoria in via Salaria intorno agli anni sessanta.
La prima importante collezione, cui partecipò anche Laura, fu quella del 1966 per Schuberth; tuttavia, la sua vera prima personale si ebbe pochi anni più tardi, precisamente nel 1972. Da allora in poi la sua vita fu un susseguirsi di continui successi, tanto da acquisire il titolo di “REGINA DEL CACHEMIRE”.

Una donna dalle molteplici sfaccettature: non solo stilista, ma anche collezionista, imprenditrice ed ambasciatrice della sua moda anche oltre oceano.

Solamente due anni fa aveva festeggiato a Milano i cinquant’anni di carriera; una carriera che le ha regalato tantissime soddisfazioni. Infatti, già nel 1992 a New York ricevette il premio “Donna dell’anno”, mentre un anno dopo, a Pechino, le fu consegnato il trofeo “Marco Polo”. In aggiunta a ciò, nel 2004 venne eletta consigliere della camera nazionale della moda italiana e nel 2010 fu la vincitrice del Premio Leonardo.

Non va dimenticato che fu proprio Laura, negli anni ottanta, a conquistare per prima la Cina, per poi avere l’onore di portare le sue sfilate anche a Mosca nel 1995 e al Cairo nel 1997. In queste occasioni, la stilista ribadiva con entusiasmo e fermezza che le sue sfilate erano state create per dare l’idea di veri spettacoli teatrali e musicali, dove a predominare fossero non solo gli abiti ma tutto il contesto nella sua interezza.

Dunque, nonostante la grave perdita, Laura Biagiotti lascia in eredità all’Italia e al mondo il suo ineguagliabile stile femminile, che l’ha sempre contraddistinta, mediante l’uso di linee ampie che andavano a valorizzare le forme della sua idea di donna “bambola”; una immensa cultura, inventiva e ricercatezza presente in ogni suo modello; l’amore per i colori chiari ed in modo particolare per il bianco; infine, la costanza e la forza di una donna, che ha creduto in un sogno e, attraverso la folle passione e l’immensa umiltà, l’ha fatto diventare realtà.

Benedetta Marchese

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