Aden: “scrivo per comprendermi” – INTERVISTA

“Sogni” è il primo singolo di Aden, un debutto che apre una nuova fase per Andrea Lombardo, cantautore calabrese già finalista all’RDS Summer Festival 2024, che qui sceglie di ripartire con un nome diverso e un progetto più coraggioso.

“Sogni” si muove tra indie pop e r’n’b, con un approccio che non cerca la scorciatoia della melodia facile. La produzione di Federico Novelli (Fefé) e Marco Taurisano (mrbruxx) punta su un suono stratificato: beat scarni, linee elettroniche in contrasto con arrangiamenti irregolari, e una voce che resta al centro, nuda, senza protezioni. Il testo parla chiaro. Cadute, silenzi, mancanza di fiato.

Dal  17 ottobre l’artista torna in radio e su tutte le piattaforme musicali con “Prima di dormire”.

ADEN è il nuovo progetto artistico di Andrea Lombardo, cantautore di Catanzaro. Con il suo nome di nascita ha calcato il palco dell’RDS Summer Festival, conquistando un posto tra i 12 finalisti nazionali del 2024. Dopo quell’esperienza, Andrea sceglie di spingersi oltre e intraprendere un percorso più intimo e sperimentale. Così prende forma ADEN, un progetto che intreccia indie pop e r’n’b con atmosfere oniriche e un forte respiro cinematografico. Il debutto è segnato dal singolo “SOGNI”, brano che apre ufficialmente questa nuova fase, in parallelo al suo ingresso in Flamingo Management.

• Buonasera Aden. “Sogni” è il tuo nuovo singolo ma anche l’inizio di una nuova fase della tua musica: mi racconti come nasce il brano e cosa ti ha spinto, dopo la partecipazione a RDS Summer Festival, a questa nuova fase?

Il brano nasce in studio, inizialmente soltanto con mrbruxx. È una canzone che viene alla luce con dei suoni molto ‘cinematici’, volevamo creare un brano che facesse entrare in un mondo tutto suo. Parlando con Marco (mrbruxx) abbiamo deciso di trattare di questa tematica collegata a un sogno che faceva aprire gli occhi su una situazione. Inizialmente si chiamava ‘Solo un sogno’, aveva un ritornello totalmente diverso, poi l’abbiamo ripreso in studio con Federico (Fefé), abbiamo sistemato alcuni dettagli, modificato il ritornello, ed è nata ‘Sogni’.

Dopo RDS Summer Festival mi sono reso conto che stavo andando verso 100.000 direzioni diverse ma senza averne una chiara. Ho deciso, quindi, che dovevo ricominciare da capo.

• Il brano racconta la fatica di orientarsi, di trovare un senso quando tutto sembra sfuggire di mano: qual è la spinta che ti aiuta a non perderti del tutto?

Tendenzialmente quando ho questo tipo di sensazioni cerco sempre di capirmi; quando non ci riesco inizio a scrivere le canzoni.

• “E poi tornerò sveglio di lunedì, non morirò ancora” concludi cantando. Svegliarsi, quindi, in questo caso è tornare alla luce? A quel lunedì faticosa ma concreto?

Per quanto normalmente lunedì venga associato a qualcosa di pesante, io lunedì l’ho visto come un punto nuovo di partenza. È il primo giorno della settimana e il tornare sveglio è dire ‘ok, ho visto questa cosa in sogno, mi sono reso conto che qualcosa non va, da lunedì ricomincio da zero, mi devo dare una sistemata’.

• Hai dichiarato in un’intervista che Aden nasce dalla necessità di “di raccontare le fragilità senza filtri”. Che valore dai tu alla fragilità? Per te essere fragili significa essere deboli o credi sia una forma estrema di coraggio?

Secondo me essere fragili è una debolezza, però non significa che sia negativa, perché ognuno di noi ha i suoi punti di forza e di debolezza ed entrambi ti definiscono. Una persona deve saperli sfruttare e canalizzarli in qualcosa di bello.

• Anche il mondo attuale sembra vivere un “sogno”, uno smarrimento di senso: da artista credi che sia necessario veicolare dei messaggi, anche sociali, con la tua musica e raccontare il tuo tempo?

Tendenzialmente non mi pongo questo tipo di problema. Io scrivo per necessità e per il piacere di scrivere. Le tematiche, quindi, possono variare, posso parlare di situazioni di attualità ma anche personali o storie di qualcun altro.

• “Sogni” si discosta dalle sonorità prettamente pop e di facile ascolto: ti sei chiesto se saresti stato compreso e avresti trovato facilmente un pubblico?

In realtà, sapevamo che sarebbe stato molto difficile, lo sappiamo tuttora, però non ci interessava trovare la strada più semplice bensì quella che ci rappresentava al meglio. Abbiamo voluto cominciare, nonostante avessimo dei brani anche più forti di ‘Sogni’, con la canzone che rappresentava di più il mood del progetto.

• Se pensi alla musica qual è il tuo primo ricordo?

Ci sono tanti ricordi, i due più importanti sono: i viaggi con la mia famiglia in cui cantavamo in macchina e mio nonno, anche lui cantava e io ho iniziato a farlo con lui.

• Un sogno nel cassetto?

Penso molto più al presente, comunque il mio sogno nel cassetto è riuscire a lavorare con la musica e cantare in un posto grande con tanta gente che si emoziona con le mie parole.

• Progetti futuri?

Il 17 ottobre uscirà una nuova canzone e si intitolerà ‘Prima di dormire’.

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