ASMR, quando lo spreco e l’inquinamento fanno spettacolo.

ASMR, fino a quando è innocuo?

Il fenomeno dell’Autonomous Sensory Meridian Response, meglio conosciuto come ASMR, negli ultimi anni ha raggiunto un vastissimo seguito sia da parte dei cosiddetti youtubers, sia da parte di chi ne fruisce.

Questo determinato fenomeno sembra andare ad agire su dei recettori inconsci della psiche ed aiutare a raggiungere un vero e proprio senso orgasmico e di rilassamento a livello psicofisico. In questo modo, chiunque abbia un forte stress o difficoltà a dormire vede le sue chance di riuscire nell’intento innalzarsi in poco tempo.

Fin qui tutto bene, direte voi. Sicuramente l’uso di una sequenza vocale a basso volume, una nenia, dei piccoli rumori possono anche rilassare ed avere uno scopo terapeutico ma quando questa pratica diventa spreco, consumo eccessivo, quando diventa un subdolo messaggio negativo beh, c’è da rifletterci sopra.

Tutto ciò che facciamo ha un seguito…

Nell’epoca della crisi ambientale, causa anche di uno spreco e di un consumo spasmodico di cose prettamente inutili, video in cui una ragazza, di solito, arriva a distruggere anche dieci saponette al giorno, oppure a mescolare un numero considerevole di cosmetici appena comprati spiaccicandoli in uno slime (altro fenomeno ecologicamente inquietante) solo ed esclusivamente per fare rumore, non ha assolutamente senso oltre ad essere uno spreco enorme di risorse, soldi e materiali non biodegradabili in tempi relativamente brevi.

Un altro esempio può ritrovarsi nell’uso copioso di spugne per fiorai imbevute di acqua, coloranti e glitter completamente buttati e disintegrati all’interno di giardini, case, lavandini etc. oppure di pastiglie per lavastoviglie rotte grazie al passaggio di macchine nei vialetti o giardini di casa. Tralasciando il lato “fetish” di questi video, dove andranno a finire tutti questi materiali?

Pensiamo al danno che ormai migliaia di appassionati del fenomeno stanno arrecando solo per avere visualizzazioni e monetizzare, ci avete mai riflettuto? Potreste dire che sono troppo pochi per creare un danno ecologico e che ormai tutto ciò che inquina stia subendo un isterismo da parte degli ambientalisti, ma ne siamo sicuri?

Considerando la facilità con cui ormai questi materiali si trovano nei negozi direi che la vendita c’è ed anche cospicua. Come oggi in ogni dove è possibile trovare resti di plastiche e materiali difficili da compostare, non mi meraviglia se tra qualche anno troveremo anche questi oggetti su spiagge, boschi e strade di campagna.

…e non è sempre etico!

In un mondo dove la maggior parte della gente muore di fame, dove ciò che viene considerato cibo è in realtà il corpo martoriato di esseri senzienti la cui “produzione” portata a livelli estremi con numeri abnormi è causa della più grande depredazione e contaminazione delle risorse, non mancano migliaia di video in cui, giovani o meno giovani, con una verve che talvolta rasenta il grottesco, carichino anche più volte al giorno video dove le gare dei mangiatori professionisti, in proporzione, sembrino dei veri e propri digiuni ascetici.

Considerando poi, anche il problema di una popolazione globale sempre più a rischio obesità ed in cui le tossicodipendenze alimentari non fanno che mitragliare la psiche di ognuno di noi rendendoci assuefatti al cibo e vivendo per esso più che il contrario; creare anche video dove diventa “terapeutico” strafogarsi con eleganza è il massimo del nonsense.

In questi video è infatti possibile vedere come ragazzi e ragazze, in salute e non proprio, ingurgitino nel vero senso della parola quantità di cibo (quasi sempre junk food) sproporzionate e per nulla salutari. Giovani che arrivano a trangugiare in una sola “puntata” torte intere, piatti di pasta per 5 persone, confezioni intere di dolci o interi barattoli di Nutella e “Marshmallow Fluff”.

Chi ci guadagna?

Insomma, zuccheri allo stato puro, grassi, cibi processati e nel migliore dei casi, se vogliamo proprio andare sull’healthy, frutta ricoperta di caramello! No, tranquilli, nemmeno mangiare due kg di riso integrale con broccoli e salsa tahin sarebbe preferibile. Dobbiamo imparare a considerare criticamente gli effetti di ciò che questi “innocui” video possono causare a noi stessi ed al contesto in cui viviamo.

Contribuire a dare messaggi del genere, non è etico nei confronti di nessuno. Uomini e donne anche in evidente sovrappeso che passano le giornate a mangiare davanti una telecamera non è un qualcosa di consigliabile, nemmeno se foste l’atleta di turno.

Ma il sistema finge di non saperlo e passa sui canali televisivi orde di programmi superficialmente dediti alla cucina, dove di cucina si vede ben poco, da cui lo spettatore medio non assimila che messaggi legati al mangiare tanto, ricco, spesso per niente sano ed a riempirsi totalmente le giornate. Chi ci guadagnerà mai in tutto questo? Non voi, fidatevi.

Torniamo a dare il giusto valore alle nostre azioni.

Il rito del cibo è un qualcosa che andrebbe fatto coscientemente, unendo le persone in una condivisione sacra dei frutti della Terra che si trasformano in energia e ci consentono di vivere, non di uccidere ed ucciderci. Usiamo i sensi ma anche la mente ed il cuore o qualsiasi cosa verrà presentata ai nostri occhi come edibile o appetibile si trasformerà in mero bisogno psicologico che ingrassa noi, le tasche di chi sa come venderlo e svuota gran parte della nostra consapevolezza. Svegliamoci.

 

 

Valeria Fincato

Iscriviti alla newsletter settimanale per rimanere aggiornato su tutti i nostri articoli!