“Biancaneve”, la rivisitazione in chiave live – action della classica fiaba Disney, dal 20 marzo al cinema: RECENSIONE

Biancaneve - Rachel Zegler as Snow White in DISNEY's live-action SNOW WHITE. Photo courtesy of Disney. © 2024 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved.
Non più una “principessa” Disney sotto accusa per la poca emancipazione e il messaggio errato che dà alle nuove generazioni bensì una donna coraggiosa che prende in mano il proprio destino e acquisisce consapevolezza.
Dal 20 marzo al cinema “Biancaneve”, la rivisitazione in chiave live – action della classica fiaba Disney del 1937, diretta da Marc Webb.

C’era una volta un regno ai margini di una foresta magica, dove la bellezza e la luce riempivano l’aria. Il regno era governato da un re e una regina gentili e virtuosi, i quali avevano una figlia di nome Biancaneve. Dopo la morte prematura della regina, il re si risposa e, sebbene la nuova matrigna di Biancaneve sia ricca di eleganza e bellezza, ha un cuore malvagio e disprezza la sua nuova figliastra.

In breve tempo, la Regina Cattiva ha assunto il comando del regno, dimostrando la sua natura crudele. E quando il suo specchio magico le rivela che Biancaneve è la più bella del reame, si infuria ed escogita rapidamente un piano per sbarazzarsi della principessa. Biancaneve fugge dal castello per sottrarsi all’ira della Regina Cattiva, incontrando alcune creature del bosco che la conducono a una pittoresca casetta nella foresta. È la casa di Mammolo, Dotto, Cucciolo, Brontolo, Gongolo, Pisolo ed Eolo, che passano le giornate a cercare gioielli scavando nelle miniere vicine.
È in questa foresta magica che Biancaneve incontra Jonathan, un giovane desideroso di sfidare la monarchia. Affascinato dalla bellezza e dalla gentilezza della ragazza, Jonathan unisce le forze con i suoi magici amici, aiutando Biancaneve a trovare la sua voce nonché la forza e il coraggio necessari per affrontare la Regina Cattiva.

La scelta registica è chiara e ben riuscita: non più una “principessa” Disney sotto accusa per la poca emancipazione e il messaggio errato che dà alle nuove generazioni bensì una donna coraggiosa che prende in mano il proprio destino e acquisisce consapevolezza.

La fiaba Disney segue la sua storica narrazione ma con un’evidente variante: non più un Principe a risvegliarla dal sonno della morte ma un giovane ladro, innamoratosi di Biancaneve prima della sua dipartita e corrisposto dalla fanciulla. Quel bacio che la risveglia dalla morte, quindi, diventa corrispondenza, affetto e amore, tant’è che la fanciulla al suo risveglio ricambia con passione quel desiderio di vicinanza.
Anche i nani affrontano questa emancipazione 2025: non è più Biancaneve a pulire per prima la loro abitazione ma la principessa diventa “aiutante” dei 7. La fanciulla, infatti, li invita a prendere scopa e straccio per porre fine a anni di polvere.

“La nostra storia parla di una giovane donna che sta imparando a essere una regina, a essere una leader”, afferma Webb. “E uno dei nostri principi cardine nello sviluppo della sceneggiatura è stato: chi è Biancaneve come leader? Le principesse Disney si sono evolute in modo piuttosto radicale nell’ultimo secolo, quindi volevamo sapere cosa c’è di particolare in Biancaneve. Cosa la rende diversa? E l’idea che sia una principessa è facile da sorvolare, ma il fatto che abbia un destino da leader era qualcosa su cui volevamo davvero concentrarci nella sceneggiatura”.
Webb prosegue: “Ma c’era anche l’opportunità di reinterpretare la mitologia per riflettere i tempi in cui viviamo, e penso che tutte le buone storie si evolvano nel tempo. Diventano riflessi del mondo in cui viviamo e di come vorremmo che fosse, in una certa misura”.

È una “Biancaneve” ben riuscita questa rivisitazione moderna, interpretata da Rachel Zegler, Andrew Burnap e Gal Gadot.
Le canzoni originali, completamente nuove e firmate da Benj Pasek e Justin Paul, hanno un ruolo chiave: mai troppe o troppo poche, non sono “ornamento” della storia ma si inseriscono nella narrazione, raccontando la storia in chiave musicale.
È Rachel Zegler a interpretare Biancaneve, la gentile, resiliente e coraggiosa protagonista. È la figlia degli amati re e regina che l’hanno incoraggiata a essere impavida, coraggiosa e sincera.
L’attrice, che ha conquistato per la prima volta il pubblico con il suo esordio cinematografico in West Side Story di Steven Spielberg e ha poi recitato in Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente, è stata attratta dal ruolo principalmente grazie alla visione del regista Marc Webb. “Fin dall’inizio, era ovvio che Marc volesse realizzare una versione di Biancaneve per questa generazione”, afferma Zegler. “Questo è ciò che rende così toccante la nostra storia, e penso che il pubblico di tutto il mondo sarà in grado di immedesimarsi in lei”.

La matrigna di Biancaneve, la Regina Cattiva, è dura e inflessibile. Disprezza Biancaneve per la sua bellezza e la sua virtù ed escogita un piano malvagio che prevede una mela avvelenata. Gal Gadot, l’attrice e produttrice israeliana nota al pubblico soprattutto per il ruolo di Wonder Woman nell’universo DC e per la sua partecipazione al franchise di Fast & Furious, ha avuto numerose discussioni con Webb all’inizio della pre-produzione per capire cosa guidasse il suo personaggio.
“Abbiamo parlato di ciò che la motiva e di chi è veramente come persona”, afferma Gadot. “Mi piaceva il fatto che fosse qualcosa di completamente nuovo per me come attrice, e interpretare una cattiva è emozionante. Ti permette di fare cose che non sono possibili quando interpreti un personaggio normale. E in un musical puoi fare tutto in modo più teatrale e usare il linguaggio del corpo per essere davvero sopra le righe. È stato un personaggio davvero delizioso da interpretare. Volevo essere sicura che fosse concentrata sul potere e che la sua bellezza fosse l’unico modo per ipnotizzare le persone ed esercitare la sua magia. Una volta ottenuto ciò, diventa malvagia e potente. La Regina Cattiva è completamente concentrata sul potere. Vuole avere il controllo, è il personaggio dominante, è narcisista e ama farsi adorare dalla gente”.
Jonathan è il capo di un gruppo di banditi che vivono nella foresta fuori dal castello e detestano la Regina Cattiva. Andrew Burnap, che ha vinto un Tony Award® grazie alla sua interpretazione in The Inheritance e ha interpretato Joseph Smith nella serie originale di Hulu In nome del cielo, ha accettato il ruolo e, come per entrambe le attrici, ha parlato a lungo del suo personaggio con Webb prima dell’inizio delle riprese.
“Marc è stato molto chiaro: voleva che Jonathan fosse molto giocoso e non qualcuno che vive in un mondo da fiaba”, afferma Burnap. “È più un personaggio contemporaneo: prende sempre in giro tutti gli altri abitanti del Regno, che si prendono così sul serio. Jonathan è prima di tutto un cinico. Il mondo che lo circonda gli ha insegnato che bisogna pensare solo a se stessi… bisogna sopravvivere, e questo è quanto. Non ha davvero tempo per pensare a come salvare il mondo che lo circonda. Che sia per le continue minacce della Regina Cattiva e delle sue guardie, per la mancanza di cibo, di una casa o di vestiti, deve solo preoccuparsi di se stesso e della sua allegra banda di banditi. Così, quando Biancaneve entra nella sua vita, rimane scioccato non solo dalla sua innocenza, ma anche dalla sua ingenuità su come funzioni il mondo al di fuori delle mura del palazzo”.

Il cast comprende inoltre Ansu Kabia (Back to Black) nel ruolo del Cacciatore.
I Sette Nani che vivono nella Foresta Incantata e che hanno centinaia di anni, sono interpretati, nella versione originale del film, da Jeremy Swift (Ted Lasso) nel ruolo di Dotto; Tituss Burgess (Unbreakable Kimmy Schmidt) nel ruolo di Mammolo; Andrew Barth Feldman (Fidanzata in affitto) nel ruolo di Cucciolo; Martin Klebba (Il Regno del Pianeta delle Scimmie) nel ruolo di Brontolo; Jason Kravits (Il talento di Mr. Crocodile) nel ruolo di Eolo; George Salazar (Superstore) nel ruolo di Gongolo; e Andy Grotelueschen (The Gilded Age) nel ruolo di Pisolo.
Nel film, i nani sono realizzati in CGI, con una combinazione di performance capture e animazione digitale.
Il film Disney Biancaneve è diretto da Marc Webb (The Amazing Spider-Man) e prodotto da Marc Platt (La Sirenetta) e Jared LeBoff (La Ragazza del Treno), con Callum McDougall (Il Ritorno di Mary Poppins) nel ruolo di produttore esecutivo, e presenta nuove canzoni originali di Benj Pasek e Justin Paul (Caro Evan Hansen).

Il talentuoso team creativo che ha contribuito a dar vita alla visione del regista Marc Webb comprende la direttrice della fotografia Mandy Walker, ASC, ACS (Mulan); la scenografa Kave Quinn (Emma); i montatori Mark Sanger, ACE, BFE (Jurassic World – Il dominio) e Sarah Broshar, ACE (West Side Story); la costumista Sandy Powell (Cenerentola); il supervisore degli effetti visivi Max Wood (Crudelia); il produttore degli effetti visivi Olly Young (Animali fantastici – I segreti di Silente); e il supervisore dell’animazione Greg Fisher (L’unico e insuperabile Ivan).