[COMUNICATO] L’indie-pop sognante di Maru: online “Giorgia”, il singolo che anticipa “Zero Glitter” in uscita a novembre per Bravo Dischi

L’indie-pop sognante di

MARU

È online dal 28 settembre

Giorgia

il nuovo singolo che anticipa il disco

Zero Glitter
in uscita a novembre per Bravo Dischi

Ascoltalo qui

Spotify: https://goo.gl/G3dxd3
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Itunes: 
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Una canzone che profuma ancora d’estate, con un loop melodico che rimane incastrato in testa, impossibile da non cantare. Una voce fresca, quasi da bambina, che canta parole leggere capaci di esplorare sentimenti fortissimi. È Giorgia il nuovo singolo di Maru, on line da venerdì 28 settembre su Spotify (Ascoltalo qui: https://goo.gl/rmdDZQ )   e su tutte le piattaforme digitali. Il brano anticipa il suo secondo disco, Zero Glitter, prodotto da Fabio Grande (Colombre, Joe Victor, Mai Stato Altrove) e in uscita a novembre per Bravo Dischi.

Una canzone esemplare del nuovo corso della cantautrice siciliana che, con l’inconfondibile entusiasmo che la contraddistingue fin dal suo esordio, dichiara di voler entrare a pieno titolo nel mondo adulto dell’indie pop italiano. Del resto, Maru, al secolo Maria Barucco, nonostante la giovanissima età, ha già diviso il palco con artisti del calibro di Motta, Canova, Colapesce, Ex-Otago e tanti altri.

In Giorgia Maru incontra sé stessa per ricordarsi com’era prima e per invitare gli altri a non nascondersi e a rivelarsi per ciò che si è. Il brano, che nasce da un episodio intimo e personale (la lettura di una favola per bambini scritta da un suo precedente amore), è un tuffo sognante e colorato in un mondo di carta e di origami. Ruberai per me una barca di carta/Un Boeing 737 fatto di Scottex/Per i tuoi oceani di Fanta/Per i disastri che ho in testa” canta Maru con leggerezza e sguardo rivolto alla dimensione fiabesca della pittura di Chagall. Così come la capacità di immaginazione rivela l’amore per l’ironia surreale di uno dei suoi scrittori preferiti, Italo Calvino.

L’ex elfo dei boschi con l’ukulele, come è stata descritta a inizio carriera, dopo un’adolescenza segnata dal punk-rock, oggi va matta per i The Strokes e i Phoenix, senza rinnegare il passato, anzi tenendolo sempre come punto di riferimento per costruire il presente e immaginare il futuro. “Inizialmente immaginavo questo brano in modo molto romantico e lo portavo in giro solo con l’ukulele, strumento che mi ha sempre permesso di comporre in modo semplice e delicato, ma col tempo mi sono lasciata alle spalle quel tipo di composizione”. E grazie all’esperienza e alla complicità di Fabio Grande, in Giorgia (e in Zero Glitter), lo strumento hawaiano non è più protagonista assoluto ma regala un tocco di solarità a una composizione musicale più ampia in cui sono presenti i sintetizzatori, le tastiere e la batteria suonata da Francesco Aprili.

Fino ad ora, la giovane siciliana trapiantata a Bologna per dedicarsi completamente alla musica dopo qualche anno trascorso a Cremona a studiare liuteria, le promesse a sé stessa e le scommesse con sé stessa le ha mantenute e le ha vinte sempre. E di sicuro non le manca la grinta per entrare a far parte dei protagonisti della scena indie-pop del nuovo anno in arrivo.

BIO

Maru, al secolo Maria Barucco, è nata a Siracusa e ha studiato liuteria a Cremona. Scrive canzoni dal 2012 ed ha alle spalle un disco self-titled prodotto in collaborazione con Davide Di Rosolini. Zero Glitter, titolo del nuovo disco di Maru, in uscita a novembre per Bravo Dischi, è un invito ad accettarsi e dichiararsi per quello che si è, senza tanti giri di parole. L’album è stato prodotto da Fabio Grande (Joe Victor, Mai Stato Altrove, Colombre) presso la Sala Tre de Gli Artigiani Studio ed è stato masterizzato da Giovanni Versari.

Credits

Prodotto, registrato e mixato da Fabio Grande presso Sala Tre

Registrazioni addizionali di Pietro Paroletti

Suonato da: Maru (chitarra, ukulele, cori) , Francesco Aprili (batteria), Fabio Grande (chitarra, synth)

Masterizzato da Giovanni Versari

Testo

Incontrami dove

ti sembra opportuno

Hai le mani di pasta

è tutto quello che resta

 

Giorgia, la porta è sempre la stessa

È sempre aperta

Ruberai per me una barca di carta

Un Boeing 737 fatto di Scottex

Per i tuoi oceani di Fanta

Per i disastri che ho in testa

 

E incontrarmi ovunque

Non ti pare opportuno

Ti nasconderai

Nei tuoi giorni in pagine

E indosserai carta velina

Ed io fingerò che piova

 

Perché Giorgia,

La pioggia è sempre la stessa

Tu sei più spessa

Dicevi che non saresti cambiata

E poi, che ti è successo?

Ti sei innamorata

 

Oltre i tuoi oceani di Fanta

Con i capelli in festa

E dei tuoi giorni di carta

 

Giorgia la porta è sempre la stessa

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