Considerazioni sui bimbi che sono cresciuti. Ditta Piersilvio e company. E la Standa? Ve la ricordate la Standa?
E come in una bella favola sono diventati grandi.
Nella convention Mediaset di fine anni ‘90 si decretò onore e gloria ai rampolli di casa Berlusca.
Uno, Piersilvio, vicepresidente esecutivo e amministratore delegato del Gruppo Mediaset, ieri vicedirettore e oggi presidente e amministratore delegato di RTI, Tv commerciale italiana che appartiene a Mediaset e che gestisce il comparto televisivo (una volta la direzione era di Mario Brugola).
L’allora piccolo Piersilvio rispondeva del marketing, del coordinamento dei palinsesti e dei contratti con i divi televisivi.
Anche Marina, sorella del Piersilvio, in quella occasione diventa vicepresidente della holding Fininvest (fino al 2005). Successivamente diventa presidente della stessa holding nonché presidente della Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.
Primi passi.
Piersilvio implume dettava proclami organizzativi su come sarebbe stata la tv del futuro: <<una tv calda, vicina alla realtà quotidiana, con fiction nazionale non costosa ed infinita, coronata dalla nascita di una nuova scuola di autori>>.
Marina lanciava velate critiche di oscurantismo, rivolte alla Giovanna Melandri, allora Ministro per i beni e le attività culturali, <<sentiamo parlare di antitrust, – cos’è costui?! – per la produzione e la distribuzione cinematografica, se così fosse avremmo un provvedimento anacronistico ed industrialmente pericoloso>>.
E poi un tributo al generoso papà, guida ideale, al quale esser grati di aver ripensato la cessione dell’impero al lupo cattivo, Murdoch, e aver permesso così ai due Cappuccetto Rosso di portare il pranzo alla nonnina… <perché questa azienda (Mediaset) è parte di noi e noi ne facciamo parte, ed è giusto che noi ce ne occupiamo>.
Come è stato possibile non vendere a Murdoch? E far crescere la quotazione in borsa dell’impero? Ma vendendo la Standa, bambina mia, con tutti quelli che ci stavano dentro.