Consigli utili per il lavoro

Se siete giovani (magari neolaureati), non ancora esperti del mondo del lavoro o vi state semplicemente guardando intorno per orientarvi su di esso, il Corriere della Sera offre uno speciale sul tema che periodicamente aggiorna i giovani su come avere più chance di trovare il lavoro attinente al proprio corso di studi.

Trovolavoro (così si chiama l’inserto) spazia dagli approfondimenti su alcuni neo-temi del mondo del lavoro (come start – up o i nuovi lavori creati dal web) ai consigli su come arricchire o scrivere il proprio CV, ai passi che già si possono muovere all’università per cercare un impiego, alla spiegazione di alcuni concetti chiavi nella ricerca di una professione (ad esempio, i dettagli di un contratto di apprendistato e la differenza tra contratto a tempo determinato, collaborazioni e contratti di somministrazione).

Per quanto concerne le offerte di impiego, l’opuscolo dedica un paio di pagine in ogni edizione alle offerte di lavoro e/o tirocinio più allettanti del momento (ad esempio l’assunzione da parte della Rai di giornalisti professionisti che è stata pubblicata un paio di settimane fa).

Trovolavoro offre anche consigli su alcuni “trucchetti” utili già negli anni universitari per partire avvantaggiati nel mondo del lavoro: per esempio, non rifiutare offerte o borse di studio di tirocinio, investire su Erasmus e apprendimento delle lingue straniere (molto allettanti sono le lingue extraeuropee come arabo, cinese e russo), pensare già alla stesura del curriculum, non avere troppi anni di fuori corso sul groppone e anticipare la ricerca di lavoro e di partecipazione a fiere dedicate, già prima della fine degli studi. Inoltre, Trovolavoro offre interviste a esperti di settori professionali e a studenti che hanno trovato la loro strada e che raccontano soprattutto il percorso che li ha portati dove sono attualmente. Questi approfondimenti non sono orientati ad una facoltà o indirizzo specifico, ogni tipo di professione universitaria (e non) è oggetto di approfondimento, con occasionali statistiche sulle tipologie di laurea più richieste, sul tempo trascorso per ciascun indirizzo di studi tra giorno di laurea e inserimento nel mondo lavorativo e anche proiezioni sui possibili lavori del futuro.

Uno strumento di informazione in più e proveniente da una fonte conosciuta e affidabile: di sicuro da tenere sott’occhio.

Martina Seppi

Foto di Free-Photos da Pixabay

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