“Dieci”, il nuovo ristorante celebra il territorio con una cucina fine dining fatta di ricordi e sapori autentici

Dieci
Si chiama Dieci il nuovo ristorante che promette di ridefinire i confini dell’alta cucina nel cuore della Tuscia. Un progetto ambizioso che unisce arte culinaria, eleganza e identità territoriale, guidato dalla visione creativa dello chef Jordan. Il nome – Dieci – richiama non solo la perfezione simbolica del numero, ma anche un percorso strutturato, coerente e profondo, che accompagna gli ospiti in un viaggio gastronomico senza compromessi.
L’esperienza fine dining: ogni dettaglio conta
Entrare da Dieci significa vivere un’esperienza sensoriale completa, dove nulla è lasciato al caso. Dall’accoglienza alla mise en place, dall’atmosfera misurata ma accogliente alla selezione musicale, ogni elemento è pensato per favorire la concentrazione sul gusto e sull’emozione che il cibo può generare. Il servizio è attento, misurato, capace di anticipare i desideri dell’ospite senza mai sovrastarli. Una regia silenziosa che mette in scena il vero protagonista della serata: il menu.
Il menù: un racconto in dieci capitoli
Lo chef Jordan propone un menù degustazione di 3 o 5 portate, come un viaggio narrativo che attraversa le stagioni, le memorie della cucina popolare e le eccellenze del territorio laziale. Ogni piatto è il risultato di una ricerca profonda: sugli ingredienti, sulle tecniche e sul significato che ogni sapore può evocare.
Tra i protagonisti del menu:
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“Spaghetto con la cipolla di Nepi”, Un omaggio alla semplicità profonda della tradizione contadina, rivisitata con eleganza e rispetto. Lo spaghetto, cotto al dente con precisione, si avvolge in un fondo morbido di cipolla bianca di Nepi, stufata lentamente fino a diventare quasi una crema. La dolcezza naturale dell’ortaggio, coltivato nei terreni fertili della Tuscia, viene esaltata da una mantecatura attenta e da un filo d’olio extravergine locale, che regala al piatto un finale rotondo e persistente. Un piatto apparentemente umile, ma ricco di identità, che racconta il territorio con un solo ingrediente protagonista, lasciato parlare in tutta la sua intensità.
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“Tortello ripieno di costine brasate, rucola e mela Annurca”, Un piatto che unisce la memoria del comfort food alla ricerca contemporanea del gusto. Al Dieci di Nepi, il tortello si fa scrigno di sapori intensi: al suo interno, costine di maiale brasate lentamente fino a diventare tenere e succulente, insaporite da un fondo ricco e avvolgente. La rucola porta una nota verde e leggermente piccante, mentre la mela Annurca, con la sua acidità gentile e il profumo inconfondibile, dona freschezza e contrasto, spezzando la rotondità del ripieno con eleganza. La pasta, sottile ma strutturata, abbraccia il tutto con equilibrio. Il condimento è essenziale, pensato per esaltare e non coprire: qualche goccia di fondo di cottura lucidato e un filo d’olio extravergine chiudono il piatto con misura. Un tortello che racconta il territorio attraverso la tecnica, la materia prima e l’armonia dei contrasti.
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“Anguilla, porro brasato e pompelmo”, Un incontro tra grassezza e freschezza, terra e acqua, pensato per sorprendere e sedurre il palato. L’anguilla, cotta con precisione per preservarne la consistenza succulenta e la tipica untuosità, si sposa con il porro brasato lentamente, che ne raccoglie la dolcezza e la trasforma in velluto vegetale. A rompere l’equilibrio con eleganza arriva il pompelmo: amaro, acido e aromatico, dona al piatto una spinta agrumata che pulisce e rinnova il boccone. Un piatto strutturato ma essenziale, in cui ogni elemento trova il proprio spazio in un gioco di contrasti armonici.
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“Coniglio leprino, paté di coratella e carote”, Un omaggio alla cucina rustica reinterpretata con sensibilità contemporanea. Il coniglio leprino, razza autoctona dal sapore delicato ma distintivo, viene lavorato con rispetto: la carne tenera è protagonista, accompagnata da un paté di coratella che ne esalta le sfumature più profonde e autentiche. La componente animale si bilancia con la dolcezza naturale della carota – in consistenze differenti, dalla crema alla radice arrosto – che dona colore, freschezza e un contrappunto vegetale raffinato. Un piatto che parla di territorio, memoria e tecnica, dove ogni ingrediente è al servizio di un racconto coerente e armonico.
Ogni portata è pensata come un piccolo quadro narrativo: estetica, struttura e gusto si fondono per creare un’esperienza di racconto e scoperta. La carta dei vini, curata con passione, privilegia piccole produzioni locali e vini naturali, con una selezione di etichette italiane e internazionali capaci di dialogare con l’anima profonda dei piatti.
Un indirizzo per gli amanti del gusto
Con Dieci, Nepi si inserisce sulla mappa dell’enogastronomia d’autore. È un ristorante per chi cerca autenticità, ma non rinuncia alla sorpresa. Per chi ama la terra, ma la vuole vedere raccontata in modi nuovi. Per chi crede che il cibo possa essere cultura, bellezza e memoria.
Lo chef Jordan, forte di esperienze in cucine stellate e di un legame viscerale con il territorio, firma un progetto che parla una lingua personale, colta ma accessibile. Dieci è il risultato di anni di studio e passione, ma anche di un desiderio semplice: dare forma a un sogno, un piatto alla volta.
Dieci Ristorante
Via Tortolini, 3A Nepi (VT)
Tel: 0761 770885
Orari di apertura
Lunedì-Domenica: Dalle 12:30 alle 15 e dalle 19:30 alle 22:00
Mercoledì: chiusura