Digitale Terrestre, cambia ancora la TV
Il 2024 rappresenta l’ennesima tappa fondamentale per il mondo della televisione italiana, segnando quasi il completamento della transizione al nuovo standard di trasmissione digitale terrestre DVB-T2. L’ultimo aggiornamento tecnologico in ordine di tempo non solo promette una qualità superiore per gli spettatori, ma introduce anche nuovi obblighi di adattamento per molti utenti. Esaminiamo dunque insieme cosa comporta questa rivoluzione, come prepararsi e quali dispositivi saranno necessari per non rimanere esclusi dalla programmazione televisiva del futuro.
Cosa è il DVB-T2?
DVB-T2, acronimo di “Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial”, è l’evoluzione del precedente standard DVB-T. Introdotto in Europa nel 2017, il nuovo sistema permette di trasmettere segnali audiovisivi con una maggiore efficienza e qualità. Con il DVB-T2, infatti, il bit rate, ovvero la velocità di trasmissione dei dati, può aumentare fino al 30% rispetto al DVB-T, consentendo la visione di contenuti in alta definizione con una migliore stabilità del segnale. Si tratta, dunque, di un passaggio fondamentale nell’era del digitale: negli ultimi anni, abbiamo visto per esempio proliferare i servizi di streaming che propongono contenuti multimediali on demand, sia in campo televisivo che nel settore dei giochi online – dove proprio la trasmissione digitale ha permesso di dare vita a sale gioco e poker room interattive con tavoli di Texas Holdem in cui cimentarsi con i propri passatempi preferiti sfidando altri utenti reali – creando nuove opportunità di intrattenimento e offrendo la possibilità di scegliere in qualsiasi momento cosa vedere e cosa fare sui propri dispositivi. Tutto ciò, infatti, non sarebbe posibile senza un sistema di trasmissione evoluto e di qualità.
Uno dei principali vantaggi del DVB-T2 è la capacità di supportare futuri aggiornamenti nei formati di codifica audio e video. Ciò significa che una volta effettuato l’aggiornamento, non sarà più necessario sostituire frequentemente il televisore o il decoder, tuttavia non tutti i dispositivi attualmente in uso sono compatibili con questo nuovo standard, il che potrebbe comportare per moltissime persone la necessità di sostituire gli apparecchi attualmente in uso. Il problema potrebbe riguardare soprattutto i dispositivi acquistati prima del 2017, che con ogni probabilità non supporteranno il DVB-T2, rendendo necessario un upgrade dell’hardware.
Come verificare la compatibilità del televisore
Per capire se il proprio televisore è compatibile con il DVB-T2, ci sono tre semplici metodi da seguire:
- Controllo del menù della TV: utilizzando il telecomando, si può accedere al menù delle impostazioni e cercare la voce “Sintonizzatore digitale”. Se compare la dicitura DVB-T2 HEVC/H26, il televisore è compatibile e non sarà necessario alcun adeguamento;
- Ricerca online: inserendo il modello del televisore seguito da “DVB-T2 HEVC Main10” su un motore di ricerca, è possibile verificare rapidamente la compatibilità del dispositivo;
- Portale del produttore: visitando il sito ufficiale del produttore e inserendo il modello del televisore, si possono trovare informazioni dettagliate sulla compatibilità.
Cosa fare se l’apparecchio non risulta compatibile
Ma cosa accade se il televisore non risulta compatibile con i nuovi standard? A questo punto potrebbe essere necessario prendere adeguate misure per poter continuare a guardare serie TV, film e i propri programmi preferiti. Le opzioni a disposizione sono sostanzialmente due:
- Acquistare un nuovo decoder: per i televisori acquistati dopo il 22 dicembre 2018, potrebbe essere sufficiente acquistare un decoder compatibile con il DVB-T2, disponibile a partire da circa 30 euro.
- Sostituire il televisore: per i televisori più datati, la soluzione migliore potrebbe essere l’acquisto di un nuovo apparecchio compatibile con lo standard DVB-T2. Prima di procedere con l’acquisto, è consigliabile però verificare la disponibilità di eventuali bonus statali per TV e decoder, che potrebbero consentire di risparmiare cifre consistenti.
Tempistiche del passaggio al DVB-T2
La transizione al DVB-T2 inizierà ufficialmente il 1° settembre 2024 con i canali RAI, ma non sarà immediatamente definitiva. Durante un periodo transitorio, che non è stato ancora specificato, i canali RAI saranno infatti disponibili sia con il nuovo che con il vecchio standard. Successivamente, anche gli altri canali televisivi completeranno la migrazione. Il passaggio, dunque, durerà ancora diversi mesi e, inizialmente, vedrà la coesistenza dei due standard proprio per garantire a tutti la possibilità di verificare il funzionamento degli apparecchi in casa e di decidere, eventualmente, come procedere in caso di aggiornamento o sostituzione.
La transizione al DVB-T2 segna dunque un importante passo avanti per la televisione italiana, un passaggio ormai necessario per poter contare su una qualità superiore e su nuove opportunità di contenuto. È possibile che, per chi ancora utilizza apparecchi datati, sia necessario un adeguamento tecnologico, tuttavia una volta completata l’operazione potremo contare su immagini ancora migliori, su streaming più veloci e su cataloghi più ricchi: informarsi, verificare la compatibilità dei propri dispositivi e, se necessario, aggiornare il proprio hardware, saranno azioni fondamentali, ma questo ci consentirà di continuare a godere del miglior intrattenimento televisivo senza interruzioni.