E’ uscito “Noi collegati” nuovo progetto musicale e grafico di Alessandro Tarallo su CD

Noi collegati è un Album di 8 brani, un viaggio dall’esterno verso l’interno, dalle sonorità dense e graffianti, quelle più terrene, a quelle più armoniose e delicate dell’etere; un viaggio verso l’oscurità e la comprensione di se stessi.

La produzione artistica di Paolo Fattorini ha dato il giusto abito e forma a queste canzoni.

I testi sono ricchi di simbolismi che fanno riferimento al mondo dell’alchimia e della psicologia.

Noi collegati non è solo un album: è anche un progetto grafico ispirato alla concezione di Carl Gustav Jung riguardo i rapporti: il partner, o la persona che amiamo, non è solo qualcuno esterno a noi da desiderare ma è collegato con il nostro inconscio e, come uno specchio, riflette le profondità di noi stessi.

Il progetto nasce dal vissuto dell’autore che, travolto dalle apparenti contraddizioni della propria relazione, sente la necessità di andare a fondo delle sensazioni contrastanti.

I pensieri e le emozioni che affiorano, suggeriscono le parole delle sue canzoni, e le intuizioni relative al legame psicologico/animico di coppia danno vita ad un racconto illustrato.

In questo senso si attraversano diverse tematiche: da quella del “rapporto a specchio” di Mi sono innamorato di tua figlia, singolo e videoclip che ha anticipato l’uscita dell’album, canzone che invita considerare le insicurezze scatenate dai contrasti, come un segnale che risuona dall’inconscio (Nel videoclip, i quadri che rappresentano le paure di Tarallo, si capovolgono mostrando l’immagine riflessa dell’autore).

Nel brano Basso nella manica l’artista descrive il viaggio dalle oscurità verso la luce, in relazione all’idea di “Ombra” secondo Jung, descritta come un aspetto buio della psiche che ognuno ha dentro di sé che, se ignorata, acquista il potere di influenzare la propria vita.

RACCONTO ILLUSTRATO

La provenienza dal mondo dell’animazione 3d di Alessandro Tarallo, ha stimolato l’autore alla ideazione e alla realizzazione di una racconto illustrato, nel tentativo di rappresentare il legame animico e psicologico di due amanti.

Le illustrazioni sono realizzate su carta da Mattia Marinucci e composte in digitale dall’autore.

Un uomo e una donna sono attratti tra loro da un’energia incontrollabile, ma allo stesso tempo delle corde legate alle loro schiene impediscono ai due di raggiungersi. Questo impedimento porta i protagonisti a spingersi al di là delle proprie paure attraverso un mondo potenziale inespresso che si manifesta pian piano intorno a loro.

Le illustrazioni richiamano l’idea di Jung che l’innamoramento sia il risultato dell’attrazione verso la propria componente inconscia dell’altro sesso. Gli uomini sono attratti dalla componente femminile chiamato Anima, e le donne dalla componente maschile chiamata Animus.

Questi due archetipi, Anima e Animus, sono da sempre presenti nell’inconscio collettivo e li troviamo nelle rappresentazioni di disparate culture.

Yin e Yang, amore e odio, bianco e nero, maschile e femminile, ragione ed emozione, nord e sud, luce ed ombra, cielo e terra ecc.

La proiezione nella cultura induista di questi archetipi, rappresentati dalle figure di Shiva e Shakti ha ispirato il brano Nel fiume dell’Om.

Ad arricchire il progetto, oltre al quella di Paolo Fattorini, importanti collaborazioni:

Alessandro Inolti alla batteria (attualmente batterista di Fabrizio Moro e che vanta di importanti collaborazioni internazionali), Raffaele Kohler alla tromba.

Il master è stato realizzato, infine, da Emanuele Donnini nello Scene Music Studio di Roma.

Biografia

Alessandro Tarallo è un cantautore appassionato al mondo “esoterico” , agli studi di Jung, alle culture orientali e alla alchimia trasformativa intesi come strumenti di crescita interiore.

Il processo creativo delle sue canzoni è caratterizzato da una forte simbologia rappresentata per mezzo di immagini e animazioni che integrano la comunicazione dei suoi contenuti.

I brani sono sia il frutto che lo strumento di una ricerca interiore il cui obiettivo è quello di sondare e portare alla luce le zone d’ombra che nascondiamo a noi stessi, perché non accettate.

Nel 2013 è iniziata la collaborazione con Paolo Fattorini che ha seguito la produzione artistica dei suoi brani. L’anno successivo ha partecipato ad Area San Remo qualificandosi tra i 40 finalisti e ricevendo complimenti per l’originalità del brano “Mi sono innamorato di sua figlia” da Mogol, Roby Facchinetti e Giusy Ferreri presenti in giuria.
Nel 2015 ha partecipato, suonando il basso, all’emozionante iniziativa Guinness del Rockin1000 nella quale una band di 1000 musicisti ha interpretato la canzone Learn to Fly dei Foo Fighters.
Negli anni successivi è terminata la produzione dell’ Ep dal titolo “Noi collegati”, composto da otto brani di cui due accordati a 432 hertz, caratterizzato dalla simbiosi tra i suoni graffianti e decisi con armonie più eteree. I brani trattano le dinamiche amorose a specchio, i limiti del nostro inconscio e la liberazione attraverso la ricerca tra le proprie radici.

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