[COMUNICATO]Firmato in Uganda l’accordo tra SOLETERRE, l’Ospedale Regionale di GULU e il Centro di Vulnologia degli Istituti Clinici Zucchi del Gruppo San Donato. Obiettivo: diminuire drasticamente il tasso di sovraffollamento nel reparto di pediatria dell’ospedale

Progetto Equity&Health

FIRMATO IN UGANDA L’ACCORDO

tra SOLETERRE, l’OSPEDALE REGIONALE DI GULU e

il CENTRO DI VULNOLOGIA

degli ISTITUTI CLINICI ZUCCHI DEL GRUPPO SAN DONATO

OBIETTIVO: diminuire drasticamente il tasso di sovraffollamento nel reparto di pediatria dell’Ospedale Regionale di Gulu che oggi raggiunge il 132%, con circa 6.000 bambini ricoverati ogni anno.

Firmato in Uganda l’accordo tra Fondazione Soleterre, l’Ospedale Regionale di Gulu e il Centro di Vulnologia degli Istituti Clinici Zucchi del Gruppo San Donato.

L’importante iniziativa, facente parte del progetto Equity&Health, si pone come obiettivo quello di migliorare la qualità dei servizi erogati dal sistema sanitario ugandese e renderlo accessibile a tutti, in particolare alle comunità più vulnerabili, e diminuire drasticamente il tasso di sovraffollamento nel reparto di pediatria dell’Ospedale Regionale di Gulu che oggi raggiunge il 132%, con circa 6000 bambini ricoverati ogni anno.

Attualmente, l’Uganda ha un complesso sistema sanitario decentralizzato che si compone di Centri Sanitari Periferici (Village Health Teams / Health Centres I, VHTs o HC Is, HCs II, III e IV), Ospedali Regionali (RRH) e Ospedali Nazionali. Il sistema funziona secondo un principio di sussidiarietà verticale: se una struttura di un livello non è in grado di gestire un caso, deve rimandarlo a un’unità del livello successivo.

In tutto il paese, tuttavia, i Centri Sanitari Periferici presentano gravi problemi che ne compromettono in modo determinante la funzionalità. Diverse strutture mancano di attrezzature di base, spesso le unità periferiche non hanno i farmaci essenziali per la cura dei pazienti, vi è una carenza cronica di operatori sanitari qualificati e i pochi esistenti sono profondamente demotivati. Infine, molte strutture sono degradate o cadenti.

Nel distretto di Gulu vi sono 63 strutture sanitarie, sia pubbliche che private, così suddivise: 4 Ospedali, 1 HC IV, 11 HC III e 47 HC II. Tuttavia, come in tutto il paese, i centri di salute periferici che si trovano nel Distretto di Gulu hanno gravi problemi nell’erogazione dei servizi e dei medicinali e soffrono di una pesante mancanza di personale medico.

Tale situazione fa sì che un numero sempre maggiore di persone non abbia alcuna fiducia nelle strutture sanitarie locali e si rivolga direttamente all’Ospedale Regionale di Gulu (GRRH). Creando di conseguenza un crescente sovraffollamento del GRRH, a cui contribuisce anche il massiccio flusso di profughi arrivati in Nord Uganda per fuggire alle violenze del Sud Sudan.

Dal 2011 Fondazione Soleterre interviene presso Children’s Block Raffaella Cuccia dell’Ospedale Regionale di Riferimento di Gulu, assicurando assistenza sanitaria alla popolazione infantile da 0 a 5 anni e sensibilizzazione alle mamme, con l’obiettivo generale di contribuire a migliorare qualitativamente il sistema sanitario ugandese e assicurare cure efficaci, sostenibili e accessibili alle comunità più vulnerabili, in particolare dal punto di vista della salute materno-infantile. La partnership con il GRRH ha permesso di migliorare notevolmente strutture, attrezzature e gestione delle risorse umane, e la struttura è diventata capace di fornire assistenza sanitaria di qualità a mamme e bambini, contribuendo a diminuire il tasso di mortalità materno-infantile nella zona di riferimento. Dal 2016 il Centro di Vulnologia sostiene il lavoro di Soleterre a Gulu in particolare ha contribuito all’allestimento dell’ala nutrizionale.

Il progetto EQUITY&HEALTH vuole aumentare l’accesso ai servizi sanitari e alle cure materno-infantili a livello periferico nel distretto di Gulu, riducendo il sovraffollamento del reparto pediatrico dell’Ospedale Regionale di Gulu, e rafforzando il coordinamento tra i vari livelli del sistema sanitario. In media, ogni anno circa 6.000 bambini vengono ricoverati presso l’ospedale di Gulu, il cui reparto di pediatria ha un tasso di sovraffollamento del 132%.

L’intervento, partito a giugno del 2018, coinvolgerà gli health center del Distretto di Gulu, i VHTs dei rispettivi territori e il Regional Referral Hospital in attività di supporto alla loro funzionalità e al coordinamento tra i vari livelli.

L’Accordo tra Soletere, l’Ospedale di Gulu e il Centro di Vulnologia degli Istituti Clinici Zucchi del Gruppo San Donato è stato firmato alla presenza dell’Ambasciatore Italiano in Uganda e di un rappresentante del Ministero della Salute Ugandese e ha come obiettivi:

  • Sostegno allo sviluppo delle capacità mediche e gestionali del GRRH, anche attraverso il trasferimento di conoscenze e formazione attraverso riunioni skype e missioni in loco;
  • Promozione di scambi su specifiche questioni mediche di interesse reciproco delle parti;
  • Condivisione di pratica medica e ricerca scientifica, in un quadro di collaborazione Nord-Sud e Sud-Nord;
  • Collaborazione nell’individuazione di macchinari dismessi nel Centro di Vulnologia, in grado di supportare la fornitura di servizi sanitari presso il GRRH;
  • Promozione del progetto realizzato da Soleterre in collaborazione con GRRH e centri sanitari periferici, nelle occasioni in cui il Centro di Vulnologia ritiene adeguate;
  • Valutazione di opportunità di partecipazione congiunta a formulazioni di progetti che possano rafforzare la collaborazione e l’obiettivo del MoU.

Soleterre è una Fondazione che lavora per il riconoscimento e l’applicazione del Diritto alla Salute nel suo significato più ampio. Oltre a fornire cure e assistenza medica, si impegna per la salvaguardia e la promozione del benessere psicofisico per tutti e tutte, sia a livello individuale che collettivo, a ogni età e in ogni parte del mondo. La prevenzione, la denuncia e il contrasto delle disuguaglianze e della violenza, qualsiasi sia la causa che la genera, sono parte integrante dell’attività di Soleterre: perché “Salute è giustizia sociale”.

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