Festa del Cinema di Roma 2022 – “Poker Face” di e con Russell Crowe: la recensione

poker-face-dsc9304-photo-credit-brook-rushton
“Poker Face” segna il ritorno dietro la macchina da presa di Russell Crowe, otto anni dopo il suo esordio con The Water Diviner.
“Questo film è stato realizzato in un momento di grande difficoltà. Il mondo era colpito dalla pandemia e la città di Sidney era sotto un lockdown molto rigido: questo ha reso realizzare il lungometraggio qualcosa di estremamente strano.” Russell Crowe racconta la genesi di Poker Face durante la première in occasione della Festa del Cinema di Roma.
Un’opera girata dall’attore in un momento personale molto doloroso, la perdita del padre, e per la necessità dei produttori di trovare un regista a 5 settimane delle riprese.
Poker Face è un lungometraggio che si “attraversa facilmente”, comprensibile ed ugualmente doloroso.
“Un film sul dolore, sulle riflessioni che riguardano quello che si lascia in eredità, il lascito che si passa agli altri” con queste parole Crowe definisce quello che può essere considerato un film sulla speranza, nonostante tutto.
Russell Crowe interpreta Jake Folley, un giocatore d’azzardo, uno di quelli che ha guadagnato molto dalla vita. Si comprende, tuttavia, immediatamente come quel lusso e quegli agi non possono compensare la perdita della prima moglie, le disillusioni di un’intera esistenza e il tempo che velocemente sta per scadere.
Decide, quindi, di ospitare i suoi vecchi amici di infanzia nella sua villa, adagiata su quel mare azzurro che attraversa i suoi sogni di sofferenza e di giovinezza.
L’interpretazione di Russell Crowe è in grado di dare quella “pienezza” di cui l’opera è a tratti esime. Il volto dell’attore racconta una storia, non rivelabile, tuttavia, tra le scene del film. Una maggiore caratterizzazione dei personaggi avrebbe senz’altro favorito la narrazione.
Nella villa si riuniscono gli amici di una vita, quelli che si perdono talune volte lungo il cammino quotidiano ma che sono resilienza e certezza.
Amici fraterni che nascondono segreti inconfessabili: ma se un siero potesse rivelare la verità?
“Le risposte non sempre hanno la struttura che ci aspettiamo”.
I vecchi amici sono diversi eppure simili nel loro vivere il dolore: c’è chi viene ricattato, chi vive un amore inconfessabile e chi una sofferenza tale da volersi uccidere. Può una notte cambiare il senso di ciò che si percepisce immutabile? E se la violenza fa capolino quanti miseri appariranno quei dolori?
Poker Face è un tripudio di immagini sovrapposte e capolavori artistici. La fotografia riesce a catapultare lo spettatore in una vita che gioca a fiches con il tempo per ricondurci al significato.
“La vita stessa è solo un gioco. Un gioco di karma, fortuna e fisica.”
Cast: Russell Crowe, Liam Hemsworth, RZA, Elsa Pataky, Aden Young, Daniel MacPherson.
Immagine fornita dalla Festa del Cinema di Roma: credit: Brook Rushton