Festa del Cinema di Roma: dati e film vincitore del “Premio del Pubblico BNL”

Dati 2017

Accrediti: 4.092

Biglietti venduti: 39.243

Ingressi pubblico e accreditati: 50.293

 

Proiezioni: 268

Film: 106

Retrospettive ed Omaggi: 23

Paesi: 27

 

Budget: 3.419.000

Incremento rispetto al 2016

Incassi: +13%

Articoli sui quotidiani nazionali e locali: +6%

Articoli Web: +4%

Lanci di agenzia: +14%

Servizi TG nazionali e locali, trasmissioni TV e radiofoniche: +3%

Articoli e servizi su media internazionali: +22%

 

Il Direttore artistico della Festa del Cinema di Roma, Antonio Monda, è stato riconfermato per i prossimi 3 anni.

 

“Borg McEnroe” di  Janus Metz Pedersen ha vinto il “Premio del Pubblico BNL”.

Il premio è stato assegnato dal pubblico attraverso l’applicazione myCicero, l’app ufficiale della Festa del Cinema “RomeFilmFest” e attraverso il sito www.romacinemafest.org

NOTE DI REGIA

“Per me Borg McEnroe è la versione ambientata nel mondo del tennis di Toro scatenato. Racconta di due ragazzi, ognuno in lotta per dimostrare di essere il migliore, per sentirsi importante, per essere qualcuno. Imprigionati nella loro rivalità – una delle più spettacolari nella storia dello sport – hanno finito col fare i conti con loro stessi e con i propri demoni. Per esplorare il tumulto interiore di Bjorn e John, il film fa uso di una fotografia cruda, utilizzando molto la camera a mano e la steady-cam per trasmettere un senso di immediatezza e realismo. A questo si contrappongono sequenze volte a creare un’atmosfera ricca, con immagini quasi simboliche che mirano a suggerire l’importanza storica degli eventi. Il film parla di uno scontro tra titani, e questo richiede le dovute proporzioni. Mettiamo lo spettatore nei panni di Bjorn e di John, ma poi abbandoniamo questo spazio saturo e talvolta claustrofobico per riacquistare una prospettiva più ampia che sottolinei l’importanza del match e la dimensione esistenziale della storia. Essendo un biopic ispirato alla vita di Bjorn e John, e in particolare alla leggendaria finale di Wimbledon del 1980, Borg McEnroe rievoca un’era dello sport in cui i giocatori di tennis erano delle “rock star” e in cui John e Bjorn emergevano come i più grandi. Non si trattava solo di due uomini che giocavano a tennis. Si trattava dello scontro tra due continenti. Due comportamenti, due caratteri opposti messi uno di fronte all’altro. Due modi diversi di essere uomini. Borg McEnroe dimostra meravigliosamente tutto questo.”

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