Il ritorno del vintage: come riadattare i capi del passato per creare look moderni e originali

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Tra i fenomeni più alla moda negli ultimi anni non possiamo non menzionare il ritorno del vintage: anche per il 2025 si è confermato questo trend, non solo tra le fashioniste, ma anche tra i grandi brand che attingono dai propri archivi per investire in un passato pronto a riconquistare la scena.

Sappiamo che il mercato della moda corre veloce e che i trend si accendono e spengono in fretta, ma il vintage ci permette di combattere il consumismo e di rivoluzionare il nostro look riadattando tutti i capi del passato in chiave moderna.

Significa naturalmente trovare il modo di abbinare gli indumenti puntando a un mix di pezzi classici ma indimenticabili. E di certo non possono mancare must have come i capispalla, tra cui il cappotto da donna elegante che si abbina a qualsiasi outfit, anche vintage, in pieno inverno.

I pezzi vintage da avere nell’armadio

In fatto di capi vintage da avere nel proprio armadio, possiamo sbizzarrirci anche in base agli anni: giacche anni ‘40, top anni ‘60 o persino cappelli a tesa larga che si ispirano agli anni ‘20. E che dire degli anni ‘50 e dei suoi occhiali da sole, dettaglio imprescindibile per chi vuole essere alla moda in estate?

Chiaramente questi sono solo alcuni dei pezzi vintage da prendere come punto di riferimento, ma non dimentichiamo i jeans oversize, i pantaloni a zampa d’elefante, le camicie con stampe a fantasia (di solito floreale) e le gonne ampie e lunghe.

Classici evergreen che possiamo rivisitare in chiave moderna, anche se più in generale sono gli anni ‘50 e ‘80 che vengono presi ancora oggi come punto di riferimento. E con due icone di stile intramontabili come Marilyn Monroe e Audrey Hepburn.

Come rivisitare i pezzi vintage?

Il vintage, che deriva dal termine francese vendege, ovvero vendemmia, abbraccia più di un’epoca e soprattutto è profondamente legato a un concetto di riuso molto caro alla moda.

I capi vintage vanno dai primi anni ‘20 del 900 fino a quelli degli inizi degli anni ‘90. Naturalmente parliamo di pezzi unici e rari che possono tuttavia essere rivisitati in chiave moderna con un pizzico di attenzione.

L’obiettivo è di scegliere solo un pezzo vintage da abbinare ai capi d’abbigliamento attuali. Tra quelli che sono più facilmente abbinabili troviamo la gonna, soprattutto i modelli e tessuti a balze o a ruota con il tulle, che in effetti anche gli stilisti scelgono ancora oggi di riproporre in passerella per le proprie collezioni.

Diverso invece il discorso per gli abiti vintage, che possono essere abbinati alle cinture: un trucco di styling sempre apprezzato per mettere in risalto la vita.

Se abbiamo un classico abito corto a balze, magari a pois, possiamo osare stringendolo alla vita non solo con una cintura ma con una belt bag. Ai piedi? Rigorosamente décolleté. L’accessorio in più? Un paio di maxi occhiali.

E se invece vogliamo abbinare una gonna a fiori? Maglione e stivaletto si prestano alla perfezione per un look indimenticabile dal sapore vintage, ma senza risultare banale. In effetti, spesso sono proprio gli accessori a completare l’outfit, e in mille modi.

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