“Insyriated”: un’attesa gravida di presenza

“Insyriated” di Philippe Van Leeuw.
Cast: Hiam Abbass, Diamand Bou Abboud, Juliette Navis.
Durata: 85’
Trama
Oum Yazan, madre di tre figli, vive barricata nella propria abitazione, in una città sotto assedio. La donna ha reso l’appartamento un porto sicuro per la famiglia e per alcuni vicini, cercando di proteggerli dalla guerra. Quando le bombe minacciano di distruggere l’edificio, quando i cecchini trasformano i cortili in zone di morte e i ladri irrompono per saccheggiare e violentare, mantenere tra quelle mura il sottile equilibrio della routine diventa una questione di vita e di morte.
Recensione
Una porta sbarrata, l’attesa nei volti e la guerra intorno: le immagini emblema del film.
Tutto potrebbe essere sintetizzato come la visione di un giorno qualunque in una situazione che non dovrebbe essere ordinaria ma, tuttavia, ormai è divenuta consuetudine.
Interrompe lo svolgimento quasi normale della giornata la morte di Samir, marito della bionda vicina Halima, ospiti insieme al figlio nell’abitazione di Oum Yazan, a causa della distruzione della propria casa al quinto piano del medesimo palazzo.
Quando comunicare alla moglie la morte del marito, vista dalla cameriera Delhani? La scelta ricade sul crepuscolo della sera, quando le possibilità di essere viste da un cecchino mentre si recupera il corpo sono più limitate. Ma niente va come previsto: dei colpi alla porta interrompono i pensieri e le azioni, catapultando l’intero micro cosmo familiare nella paura e costringendo Halima ad un sacrificio per la salvezza del figlio e delle persone all’interno della casa.
Cosa decideranno di fare gli altri? Resteranno a guardare oppure cercheranno di salvarla? Le donne, nel film, assumono un ruolo chiave: donne forti, coraggiose e lottatrici. Le scene, nonostante, fuori casa imperversi la guerra sono lente ma impregnate di palpitazione e attesa: si attende la speranza o la catastrofe?
Stupendi alcuni primi piani, nello specifico quello finale in cui il nonno attende da una finestra il ritorno del figlio, con lo sguardo greve e commosso di chi non sa quanto quella attesa durerà.
VOTO: 7,5