Intervista a Casa Surace: dagli inizi agli inconsueti “sogni” futuri
30 milioni di visualizzazioni, 15 mila pacchi spediti da sud a nord, 1 milione di social fan e 13 milioni di interazioni mensili: questi i numeri di Casa Surace.
Simone Petrella, Alessio Strazzullo, Daniele Pugliese, Andrea Di Maria, Luca Andresano, Riccardo Betteghella e Bruno Galasso arrivano dal mondo del cinema, del teatro, della pubblicità e della comunicazione. Nel 2014 creano Casa Surace, riuscendo a diventare in poco più di un anno, grazie ai video e alle web series fortemente virali in Rete, una società di produzione. Insieme raccontano le differenze che intercorrono tra il sud e il nord Italia. Differenze che, spesse volte, sono solo frutto di stereotipi tutti italiani; infatti come sostengono “tutta l’Italia è Sud. C’è sempre qualcuno più a nord di te“.
Ho avuto il piacere di intervistarli.
- Ragazzi innanzitutto grazie mille per l’intervista. È cominciato quest’anno Pigliati ‘Na Cosa Tour. Come è nata questa idea?
L’idea è nata guardando la grande quantità di richieste che arrivavano dai nostri fan per ricevere il pacco da giù! E arrivavano da tutta Italia! Noi stessi abbiamo ricevuto diversi pacchi dai nostri fan e ne abbiamo inviati a nostra volta. Ad un certo punto le richieste sono diventate così tante che abbiamo pensato di trasformare questo bisogno dell’Italia di ricevere un pacco da giù in un tour. E poi ci piaceva l’idea di andare “paese paese” dai nostri fan a salutarli come se fossero parte della famiglia. Che poi è proprio così, ci hanno trattato come se fossimo i cugini venuti da fuori. E ci hanno sempre offerto il caffè. Naturalmente con l’acqua.
- Come avete scelto le persone a cui portare il pacco da giù?
Le persone le abbiamo scelte leggendo più di 4000 storie! Avremmo voluto portare un pacco a tutti, ma sarebbe diventato davvero complicato! Ci sono arrivate davvero un “cuofano” di storie, tutte diverse, molte emozionanti, tantissime divertenti. La scelta è stata molto complicata.
- Ho notato che alcuni di essi hanno storie difficili. C’è una persona che vi ha colpito maggiormente?
Tutte le storie che abbiamo raccontato e le persone che abbiamo incontrato ci sono rimaste nel cuore. Per l’affetto che hanno dimostrato nei nostri confronti e per la gioia che abbiamo visto nei loro occhi quando ci hanno visto arrivare! Ognuno di noi ha la sua preferita, ma nel complesso sono state tutte molto coinvolgenti! È come se ci chiedessi di scegliere tra zia Titina e zia Antonietta, non si fa.
- Ora parliamo un po’ di voi. Come vi descrivereste singolarmente?
Siamo del sud, siamo belli (qualcuno meno), siamo simpatici, qualcuno di noi ha trent’anni.
Entrando nello specifico: Andrea è un grande ballerino, Ricky è ciutaglione, Pasqui si commuove facilmente, Daniele ha la brutta abitudine di schiattarsi uova in faccia, Simone tiene una “testa così”, poi c’è Beppe che sa cucinare benissimo e Valentina che ci comanda tutti a bacchetta. E poi ce ne sono tanti altri, perché a Casa Surace “viviamo” in tantissimi, ma se cominciamo a descriverli tutti non la finiamo più.
- Ci sono aspetti degli altri componenti del gruppo che non sopportate?
Qualcuno di noi mangia senza sale. È l’unica cosa che non riusciamo a sopportare. Ma non ti diremo chi è, perché se lo scoprono qui da noi al sud succede un macello.
- Parliamo delle origini. Come è nata l’idea dei video?
Lavoravamo chi nel cinema, chi nel mondo del teatro, chi nel mondo delle comunicazioni.
E quando abbiamo cominciato a lavorare insieme i video sul web erano quindi un po’ un mix delle nostre capacità. Il tema del Sud invece ci ha affascinato presto per la possibilità di poter parlare dell’Italia intera e perché avendo una forte componente “paesana” nel nostro gruppo gli sketch e le battute sul rapporto tra nord e sud ci venivano naturali, e riuscivamo ad inventarne tantissimi con semplicità.
- In che modo avete scelto i ruoli da assegnare ad ognuno di voi?
Come tutte le cose, quando cominciano (ormai più di due anni fa) ognuno ha cominciato facendo le cose che sapeva fare. Ma nel corso del tempo abbiamo creato dei veri e propri reparti, qualcuno ha cambiato ruolo, qualcuno no. Siamo tutti molto curiosi e ci piace metterci in gioco!
Alessio e Simone però non hanno mai imparato a cucinare.
- Dopo quanto avete avuto il primo sentore che la vostra idea fosse vincente?
Il nostro primo video virale ha fatto più di 11 milioni di visualizzazioni. Quindi abbiamo avuto da subito l’incentivo per poter credere in questo percorso. Poi dopo qualche mese abbiamo visto che gli attori del gruppo erano sempre più riconosciuti dal pubblico ed in generale le dimostrazioni d’affetto crescevano. Quando ci è arrivato il primo pacco da giù dai fan abbiamo capito che forse ce l’avevamo fatta 🙂
- È mai successo che qualcuno guardando un vostro video se la sia presa?
Non puoi sempre piacere a tutti. Ma in generale nessuno si è mai offeso, anzi abbiamo un sacco di fan del nord molto calorosi.
- Ma effettivamente queste differenze tra sud e nord Italia esistono davvero?
Noi stiamo provando a dimostrare proprio che tutta l’Italia è Sud. D’altronde c’è sempre qualcuno più a nord di te!
- Sogni e progetti futuri?
Vogliamo vincere i campionati mondiali di balli di gruppo. Non saremmo bravissimi, ma siamo tanti. E non tieni idea di come Nonna Rosetta balla il Tiburon.