Intervista ad Alessandro Cenedese: la musica come artigianato!

Alessandro Cenedese ha da poco pubblicato il suo disco “Lariva”, anticipato dal singolo “Skinny”.

Un album che richiama alle sonorità degli anni ’80, creato in un luogo in cui si respira un’aria antica e magica: le colline del Prosecco nella vecchia cascina del nonno materno.

  • “Lariva” è il suo ultimo album, uscito il 29 settembre. Come è strutturato e quali sono le sonorità presenti?

Il disco è strutturato in maniera piuttosto cinematografica: si apre e si chiude come in un film, le sonorità richiamano gli anni 80, direi newretrowave, si sentono i maestri Battisti e Battiato …tutti con la B:)

  • Le canzoni del disco come sono nate?

Sono state scritte in un breve periodo di “ritiro” tra le vigne della zona del Prosecco, in condizioni piuttosto “bucoliche”. Sono altamente autobiografiche, giravo con due moleskine e annotavo qualsiasi cosa, registravo le idee con il telefono e scrivevo i provini su garage band.

  • Ha deciso di inaugurare l’album con il singolo “Skinny”. Da cosa trae origine questa decisione?

Volevo un brano di rottura e non mi andava di partire con una ballad. Stavamo già girando il video diretto da Daniele Scanferla e la partecipazione delle ragazze come comparsa mi è sembrata una buona strategia social. Di fatto da quel momento sono nate le prime sinergie per fondare l’etichetta MWR (mainewinerecords.com).

  • Ha scritto che Lariva, “era il modo in cui suo nonno si riferiva a quel fazzoletto di terra tra le colline del prosecco ma potrebbe essere tranquillamente il nome di una donna”. Che ruolo ha avuto suo nonno nella sua vita personale e musicale?

È stata la figura maschile di riferimento, e fonte di ispirazione.

  • I suoi inizi sono come frontman della band L.ego. Come mai la scelta di abbandonare la band per dedicarsi alla carriera musicale da solista?

Non ho abbandonato la band… Altri componenti se ne erano già andati, il mio trasferirmi a Roma poi è stato decisivo, non ho mai smesso di scrivere canzoni ed eccoci qui a parlare del nuovo disco!

  • È particolare che alla sua musica, nello specifico a “Lariva”, sia collegata la nascita di una bottiglia di vino. Mi racconta meglio questo progetto?

È mia intenzione propormi come artigiano digitale e come tale voglio ridare dignità al supporto fisico in musica. Se da una parte è fondamentale essere sul web, dall’altra è possibile ascoltare quest’album bevendo il vino proveniente dalle stesse terre dove sono state scritte le canzoni, diversificare la proposta sradicando i “luoghi “convenzionali della musica.

  • Quali saranno i suoi prossimi impegni?

Promuover al meglio questo disco a cui voglio un sacco di bene e continuare a farlo vivere tramite le sue canzoni… ci saranno molte iniziative come ad esempio la fondazione dell’ente S.A.I. (sensibilizzazione arte intrattenimento), dal sito mainewinerecords.com ad esempio è già possibile acquistare il cd con la formula up to you, sei tu a decidere il prezzo al momento dell’acquisto.

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http://www.mainewinerecords.com/

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