Intervista al musicista Roberto Costa: “30 insieme a Lucio Dalla”

Roberto Costa

Roberto Costa

Dopo il sold out del 13 gennaio al teatro Duse di Bologna, abbiamo intervistato Roberto Costa, un musicista che ha scritto pagine e pagine di musica italiana.

Roberto Costa ha collaborato con alcuni dei suoi migliori interpreti e ora fa parte della band del cantautore Marcello Romeo, il quale ha aperto il concerto del grande Enrico Carso Alvisi, proprio nella serata evento del 13 gennaio.

  • Innanzitutto benvenuto Roberto. È un vero piacere parlare di musica con chi ne ha una conoscenza così vasta che non voglio esimermi da farti tanti complimenti per la tua splendida carriera. Volevo  partire poi da una semplice domanda: da dove tutto ebbe inizio?

Buonasera a tutti e grazie. Dunque lavoro da 50 anni, insomma da tutta la vita nel campo della musica. Vengo da una famiglia di musicisti, mio nonno è stato un grande autore e compositore di musica italiana e di liscio, pensa solo che i suoi primi dischi risalgono negli anni ’50 (Giorgio Consolini, Nilla Pizzi, Milva e tanti altri). Mio zio, invece, aveva un orchestra da ballo, in casa mia la musica era praticamente ovunque, e molto presto ho scoperto di avere questo talento.

  • La tua quindi è una carriera che inizia quando eri ancora bambino

Io, in realtà, quando ero giovane volevo fare l’avvocato e finché ho studiato avevo, come tutti i ragazzini di quell’età, una band. Poi per caso ho incontrato una persona che mi ha fatto una proposta davvero interessante, ossia quella di diventare il bassista per alcuni concerti di Claudio Lolli, un cantautore di nicchia ma molto conosciuto all’epoca. Ho deciso, ovviamente, di accettare ed ecco che mi sono unito alla band e ho cominicato ad andare in giro a suonare. Avevo vent’anni e avevo già registrato il mio primo disco, quello che poi fu un vero successo di Claudio Lolli  “Ho visto anche degli zingari felici”.

  • Claudio Lolli, una band, il primo disco registrato, tuttavia questo è solo l’inizio perché soltanto qualche anno dopo ci fu un incontro che cambiò davvero la tua vita

Proprio così… Qualche anno dopo, infatti, ho conosciuto l’indimenticato Lucio Dalla e da lì in poi, per trent’anni, ho lavorato con lui come arrangiatore, co- produttore, scrivendo anche alcune su canzoni. Ancora oggi mi sento onorato perché ritengo che Lucio non solo fosse umanamente una persona stupenda ma, soprattutto, perché è stato evidentemente uno dei capostipiti della canzone d’autore e credo che molti moltissimi artisti si siano ispirati a lui, prendendo dai suoi testi e dal suo stile molti insegnamenti.

  • A proposito di artisti che si ispirano alla canzone d’autore, da musicista professionista, oltre che da grande esperto quale sei, esiste ancora oggi, dal tuo punto di vista, la canzone d’autore come la si intendeva ai tempi di Lucio?

Secondo me nonostante le contraddizioni che sussistono in questo periodo nel mercato discografico – oltre alle difficoltà stesse da parte degli artisti di promuovere la loro musica – credo che ci siano  ancora oggi artisti che ben rappresentano una nuova generazione di cantautori. Mi vengono in mente alcuni nomi come Rancore e Brunori Sas, ma ovviamente non sono i soli.

  • Rimanendo nel presente: come ho ricordato in apertura, adesso tu fai parte della band di Marcello Romeo

E non solo, con Marcello siamo diventati amici quasi per caso, anche perché lavoriamo in ambienti simili, abbiamo molte passioni in comune, in primis ovviamente la musica!

Dopo che è mancato Lucio io non ho mai smesso per la verità di fare l’arrangiatore e il produttore e quando Marcello mi chiese di entrare a far parte della sua band accettati subito. Ricordo che mi fece sentire una canzone, un pezzo divenuto poi uno dei cavalli di battaglia di Marcello, la splendida “Smeraldo Catrame”; un brano che trovai immediatamente interessante dal punto di vista del significato e a cui decisi di dare  che un vestito che la facesse apparire come una sorta di filastrocca. Volevo che fosse leggera ma, soprattutto, che arrivasse alla gente in modo leggero e così poi è stato.

  • Quello con Marcello Romeo però non è l’unico dei progetti attuali che stai portando avanti

Assolutamente no, infatti ho tanti altri progetti tra cui uno a cui tengo particolarmente con una cantante soul Margherita Zanin. Si tratta di un progetto molto particolare dal momento che lei è capace di cantare le canzoni di Lucio Dalla interpretandole alla sua maniera e con una voce strepitosa. Abbiamo, quindi, messo insieme un quartetto dove lei canta e dove la particolarità sta proprio nel fatto che non è una voce maschile a proporre le canzoni di Lucio ma una voce femminile.

Altro progetto è quello che mi vede in veste di produttore per una giovanissima cantautrice di Imola, Milena Mingotti, un’interprete vecchio vecchio stile che scrive le sue canzoni cantandole con voce scura e affascinate. Milena ha già vinto numerosi premi tra cui il Mei e il prestigioso Premio Bruno Lauzi e a breve uscirà con un album.

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