Intervista alla scrittrice Giulia Sangiorgi. “SoloNero”: un libro da leggere ed osservare grazie alla mostra “SoloNero Expo”

Giulia Sangiorgi è una giovane e talentuosa scrittrice che ha pubblicato nel mese di febbraio il suo primo libro “SoloNero” ed, ora,  ha deciso di far conoscere la sua opera in modo originale, attraverso un percorso di dodici tappe composto ognuno da una fotografia, un disegno e un breve estratto. Ogni tappa sarà dedicata ad un racconto del libro.

Ho già avuto il piacere di intervistarla mesi fa e ho deciso di fare nuovamente una chiacchierata con lei per far conoscere meglio ai lettori la mostra “SoloNero Expo” e per invitare, chi ancora non l’ha fatto, ad acquistare la sua opera.

  • Ciao Giulia. Hai deciso di creare una mostra dal titolo “SoloNero Expo” dedicata al tuo libro, che sarà allestita al Teatro Sociale della Concordia, dal 15 al 18 settembre. Come nasce l’idea e come sarà strutturata?

Ciao Miriam. “Solo Nero Expo” sarà un percorso di dodici tappe, ognuna dedicata ad un racconto del libro. Per ciascuna tappa verranno esposti una fotografia, un disegno ed un breve estratto, che nell’insieme andranno a comporre una galleria in bianco e nero. Inizialmente avevo in progetto di realizzare un’esposizione che coinvolgesse i ragazzi dello staff di www.giuliazuuzsangiorgi.com, ma senza un tema definito. “Solo Nero Expo” è nata, appunto, cercando un’idea su cui focalizzarsi, quindi l’ho proposta al Comune, in occasionedell’Antica Fiera di Portomaggiore. Sono davvero contenta di poter continuare la collaborazione con il gruppo Discordia Art Collective, che mi ha gentilmente concesso uno spazio all’interno del Teatro Sociale della Concordia, durante l’evento Fieri D’Arte. (https://www.facebook.com/DiscordiaExpo)

  • I disegni e le fotografie realizzate sono state selezionate da te in base a quali criteri?

Ho scelto ogni artista sulla base di due criteri specifici: motivazione nel partecipare al progetto e capacità di comunicare attraverso la fotografia e il disegno. Poi, ho chiesto loro di produrre opere che rappresentassero le tematiche dei dodici racconti del libro. Ognuno di loro ha scelto cosa interpretare, se l’atmosfera, un particolare, l’ambientazione o la personalità dei personaggi principali. Successivamente, abbiamo selezionato insieme le opere da mostrare al pubblico. Ammetto di essere stata un po’ rigida nelle decisioni iniziali in merito ad alcuni particolari su cui volevo si soffermassero maggiormente ma, allo stesso tempo, lo sono stata nel desiderare che ognuno fosse veramente contento del proprio lavoro. Senza dubbio, posso affermare di essere molto soddisfatta dei risultati finali, assolutamente all’altezza delle aspettative di partenza.

  • Quali sensazioni dovrebbe suscitare la mostra nello spettatore che la visita?

Prima di tutto, cerchiamo di trasmettere un’emozione differente con ogni singola opera, oltre al voler suscitare curiosità agli occhi di chi osserva, in merito ai racconti. In secondo luogo, si tratta dell’unione di più forme d’arte e della condivisione di competenze e passioni personali, in quanto tali ad interpretazione soggettiva, per cui non c’è la pretesa di voler ottenere una precisa reazione nel pubblico. Speriamo sia positiva, ovviamente.

  • Ho già avuto modo di intervistarti in merito al libro, tuttavia puoi raccontare a chi non ha letto l’intervista di cosa narra “SoloNero”?

Certo. “Solo Nero” è una raccolta di dodici racconti brevi, di genere thriller psicologico, caratterizzati da personaggi particolarmente instabili, al punto da compiere azioni brutali verso se stessi e verso gli altri. Sono storie noir che, nonostante l’ambientazione thriller, invitano a riflettere sulla fragilità e l’impossibilità di controllo della mente umana.
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  • In questi mesi dopo la pubblicazione come è stata l’accoglienza del pubblico e delle persone a te vicine?

Quando ci si mette in gioco e si condivide qualcosa con il pubblico, bisogna aspettarsi sia opinioni positive che negative, specialmente nel campo artistico. Devo dire di essere rimasta contenta dalle reazioni degli altri e di aver ricevuto molti commenti positivi. Ma, se devo essere sincera, apprezzo molto le critiche costruttive, specialmente da chi ha competenze in materia, perché sono dell’idea che si debba sempre tenere a mente una cosa fondamentale: che si può migliorare ogni giorno, e si può imparare a soddisfare un maggior numero di persone.

  • Hai già in mente un altro libro che ti piacerebbe scrivere?

Certo. Ho sempre in mente tantissime cose che vorrei fare e mi piacerebbe avere il tempo di metterle in pratica tutte, ma si devono fare delle scelte. Di progetti già iniziati ce ne sono ma, come sai, io sono tanto lunatica quanto impulsiva e sono anche molto affascinata dall’ignoto. Mi piace cambiare e sperimentare quello che non ho mai fatto, se un giorno mi sveglio con in testa un’idea inizio a lavorarci finché non ottengo quel risultato preciso. Perciò, adesso non faccio previsioni, vedremo cosa succederà in futuro 🙂

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