Intervista allo scrittore Federico Carro. “Il re della luce. L’ordine degli dei oscuri”, il suo ultimo libro

L’ultimo libro di Federico Carro, dal titolo “Il re della luce. L’ordine degli dei oscuri”, è una storia fantasy e avventurosa che racconta le peripezie di Fedrick per tornare dalla sua amata Eleonor.

Il libro è il primo di una trilogia e in merito a ciò ho avuto il piacere di intervistare lo scrittore.

  • Buongiorno Federico. Il tuo ultimo libro è “Il re della luce. L’ordine degli dei oscuri”. Nella biografia ad inizio romanzo ho notato che descrivendoti emerge il ruolo fondamentale delle donne nel tuo percorso artistico. In quest’ultimo libro qual è la motivazione che ti ha spinto alla sua stesura e alla scelta di Torino come luogo di ritorno del protagonista, Fedrick, che si trova a combattere a Gerusalemme?

Dopo un fortuito incontro con una ragazza torinese, decidemmo un giorno di andare in giro assieme in tale città, notai per la prima volta la magia di tale posto avvolgermi i pensieri. Torino mi ispirò attraverso la sua cosiddetta energia positiva e negativa, ed il suo esoterismo così ambiguo e particolare, tale romanzo fantasy, per la quale cominciai ad inventar un mondo parallelo attraverso un’immaginazione ricercata e particolare come codesto posto così affascinante. Ho voluto mettere Torino come destinazione finale del protagonista perché sono stato abbagliato dalle sue leggende e storie che lo circondano. Non a caso ho voluto mettere Lione e Praga come capitali di un impero dominato da dei oscuri, dove, nella realtà odierna, Lione Praga e Torino si dice che sono vertici dell’energia positiva che circola nel mondo, nel mio romanzo invece, sono le tre capitali del male assoluto, dove aleggiano gli dei oscuri con il loro ordine.

  • La tua scrittura, nel libro, è molto originale. Infatti, si ha l’impressione di avere davanti agli occhi la trama di un film/racconto con una voce narrante che narra ciò che accade. È una scelta voluta?

Esattamente. Ho voluto rappresentare il tutto come se il lettore si emergesse all’interno del libro lui stesso, immedesimandosi in Fedrick il più possibile, come se fossero l’uno accanto all’altro insomma.

  • Fedrick nel tuo immaginario come dovrebbe essere percepito dal lettore?

Come un ragazzo che cerca di ritornare dal suo amore puro, ossia colui che, nonostante gli ostacoli della vita, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno pur di trovare ciò che cerca veramente. Un ragazzo intriso dalla determinazione più pura, che non rinuncia al suo sogno che, in questo caso, è quello di ritrovar la sua Eleonor.

  • Il viaggio di Fedrick per tornare dalla sua amata Eleonor l’ho trovato assimilabile a quello di Ulisse. Ti sei ispirato all’Odissea?

Esatto, è una storia che crea altre mini-trame travolgenti. Una lunga storia d’amore che si espanderà anche oltre l’immaginazione collettiva delle persone.

  • La conclusione del libro lascia poche speranze. Hai pensato ad un suo seguito?

Il finale è molto travolgente quanto inaspettato. Difatti se letto così, un lettore rimarrebbe di stucco nel sapere come finisce codesto libro dopo mille peripezie. Ciò, è ovviamente voluto per un sequel. Difatti il romanzo è il primo di una lunga trilogia fantasy. In questi periodi sto lavorando al mio terzo romanzo, nonché sequel di questa travolgente storia.

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