“Klimt. La Secessione e l’Italia”: a Palazzo Braschi la mostra fino al 27 marzo 2022
Klimt
Dal 27 ottobre 2021 al 27 marzo 2022 il Museo di Roma a Palazzo Braschi ospita l’evento espositivo “Klimt. La Secessione e l’Italia”.
L’artista torna in Italia, precisamente a distanza di 110 anni dalla Biennale di Venezia del 1910, con alcuni dei capolavori provenienti dal Museo Belvedere di Vienna, dalla Klimt Foundation e da collezione pubbliche e private come la Neue Galerie Graz.
La mostra sottolinea il ruolo di Klimt come cofondatore della Secessione viennese e indaga il suo rapporto con l’Italia.
Tra l’Otto e il Novecento la relazione tra il Bel Paese e gli artisti austriaci era ambivalente: da un lato era un aspetto imprescindibile della formazione ma dall’altro si sentiva l’urgente desiderio di modernità.
La Secessione voleva abbandonare gli antichi modelli, senza seguire una corrente specifica ma dedicandosi all’arte in tutte le sue forme. Per tale motivo i secessionisti erano accusati di voler rovesciare il rapporto gerarchico che vigeva tra la figura e l’ornamento.
“Abbracciare un arte conforme al proprio tempo”: questo l’intento del gruppo.

Sono oltre 200 le opere esposte nella mostra, tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture.
“Klimt. La Secessione e l’Italia” ospita opere iconiche dell’artista, tra cui “Giuditta”. Nel dipinto Klimt utilizza per la prima volta l’oro come sfondo. La tela raffigura l’eroina biblica in un espressione sognante e tentatrice.

Alcuni prestiti sono del tutto eccezionali, come “La sposa” e “Ritratto di Signora”. Quest’ultimo appartiene all’ultima fase di attività dell’artista. Il dipinto ha una storia peculiare: venne trafugato dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza e per 23 anni non fu mai più ritrovato. Riapparve nello stesso museo il 10 dicembre 2019 durante i lavori di giardinaggio, rinvenuto in un sacchetto di plastica.

Visitando “Klimt. La Secessione e l’Italia” è possibile ammirare anche i paesaggi dell’artista: opere dipinte solo durante il periodo estivo in quanto considerate una forma di riposo. Molti i disegni presenti nell’esposizione, la maggior parte ritratti di donne.

Non solo le opere del maestro austriaco all’interno della mostra ma anche i dipinti e le sculture di artisti quali Josef Hoffmann, Koloman Moser, Carl Moll, Johann Victor Krämer, Josef Maria Auchentaller, Wilhelm List, Franz von Matsch e molti altri.
Il Museo di Roma, grazie alla collaborazione tra Google Art & Culture Lab Team e il Belvedere di Vienna, consente al visitatore per la prima volta di ammirare i tre celebri dipinti “Quadri delle Facoltà – La Medicina, La Giurisprudenza e La Filosofia”, realizzate dall’artista tra il 1899 e il 1907 per il soffitto dell’Aula Magna dell’Università di Vienna e rifiutate in quanto considerate scandalose. Durante un incendio nel 1945 andarono perdute: rimangono solo alcune immagini in bianco e nero e articoli di giornali. Oggi sono state ricostruite digitalmente e colorate attraverso la Machine Learning e con la consulenza del dott. Franz Smola, curatore della mostra e tra i maggiori esperti di Klimt al mondo.

Klimt. La Secessione e l’Italia è una mostra promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, co-prodotta da Arthemisia che ne cura anche l’organizzazione con Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con il Belvedere Museum e in cooperazione con Klimt Foundation, a cura di Franz Smola, curatore del Belvedere, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali e Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundation di Vienna.

Sede
Museo di Roma a Palazzo Braschi
Piazza San Pantaleo, 10 – 00186 Roma
Informazioni e prenotazioni
T. +39 060608 tutti i giorni ore 9.00 – 21.00
https://museiincomuneroma.vivaticket.it/it/tour/
klimt-e-italia/2847
Siti internet
www.museodiroma.it
www.museiincomuneroma.it
www.arthemisia.it