“La dolce ala della giovinezza” con Elena Sofia Ricci e Gabriele Anagni: la recensione

La dolce ala della giovinezza

La dolce ala della giovinezza

È in scena fino al 12 febbraio al Teatro Quirino la pièce “La dolce ala della giovinezza”. L’opera di Tennessee Williams, traduzione di Masolino D’Amico, ha la regia di Pier Luigi Pizzi.

“La dolce ala della giovinezza” è un’opera teatrale scritta nel 1952 e debuttata a Broadway nel 1959. Originariamente era stata concepita come facente parte di due opere distinte. Successivamente venne rielaborata raccontando non solo la relazione tra i due protagonisti, Chance e Alexandra, ma anche i drammi della famiglia Finley.

Del dramma è stato tratto anche un adattamento cinematografico nel 1962 ad opera di Richard Brooks in cui Paul Newman e Geraldine Page tornarono a vestire i panni già ricoperti sul palcoscenico di Broadway tre anni prima.

“La dolce ala della giovinezza” racconta l’incontro tra Chance Wayne e la star in declino Alexandra del Lago. I due hanno età differenti ma entrambi percepiscono lo scorrere del tempo inesorabile.

Alexandra dopo una carriera fulgida è scappata dalla proiezione del suo ultimo film, convinta di ricevere critiche negative.

Chance, invece, dopo aver abbandonato la sua città natale in cerca del successo ha deciso di tornare a St. Cloud per riprendersi il primo amore e dimostrare che non tutto è stato perduto.

Dopo essersi reinventato come gigolò, grazie alla sua prestanza, l’uomo ha incontrato, dopo la sua fuga dal cinema, Alexandra. I due sono giunti insieme nella città natale di Chance. Quest’ultimo spera che l’attrice possa finalmente aprirgli le porte di Hollywood mentre Alexandra, pur non ricordando quasi nulla della fuga, cerca tra le braccia del ragazzo sollievo.

Il dramma, tuttavia, è sempre più imminente.

La donna amata da Chance sta per sposarsi dopo aver vissuto il dolore di una violenza sessuale mentre l’uomo cade sempre più nel baratro, alla ricerca di una soluzione che possa condurlo nel “suo posto al sole”.

Entrambi egoisti, Alexandra e Chance, navigano a vista in un turbinio di ambizioni.

La giovinezza sfiorita o che sta per farlo il loro punto di incontro e scontro. Chance che si è sempre considerato speciale sembra finalmente rendersi conto che l’esistenza gli sta giocando un tiro mancino: la bellezza sta per svanire a discapito delle aspettative. Alexandra, al contempo, ha vissuto il folgore del successo, attorniata dal suo fascino, e si sente perduta da ciò che è diventata, una maschera che non le corrisponde al vero.  

Chance sembra ossessionato dalla fidanzata, colei che rappresenta il passato e le ambizioni, colei che non ha mai dimenticato, ma è amore o rifugio in un’idea vincente e fallace di se stesso?

2 declini, 2 collisioni, 2 esistenze incapaci di accettare la realtà: riusciranno a salvarsi o si perderanno completamente?

“Non posso andare più in là della mia gioventù.”

Elena Sofia Ricci e Gabriele Anagni nel ruolo dei protagonisti sono eccellenti, veritieri.

Accanto a loro Chiara Degani, Flavio Francucci, Giorgio Sales, Alberto Penna, Valentina Martone, Eros Pascale e Marco Fanizzi.

Scene e costumi Pier Luigi Pizzi
Musiche Stefano Mainetti
Light designer Pietro Sperduti

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