La nuova generazione d’oro del calcio italiano

Il calcio italiano ci ha abituato storicamente a sfornare talenti a ripetizione. In questo modo, la Nazionale ha spesso disputato grandi competizioni internazionali, vincendo un europeo e ben 4 mondiali.

Purtroppo, però, questa abitudine è venuta meno negli ultimi anni. Infatti, dopo la vittoria del Mondiale del 2006, l’Italia è uscita ai gironi in quelli del 2010 e del 2014, mentre non è nemmeno riuscita a qualificarsi per quello del 2018. Un disastro frutto soprattutto di una serie di generazioni di calciatori che non sono riuscite a rispettare le aspettative e ad affermarsi ad alti livelli.

E così il calcio italiano ha finito per perdere il prestigio accumulato nel corso della sua memorabile storia. Addirittura, molti hanno cominciato a pensare che ormai l’Italia non fosse più in grado di produrre talenti come una volta.

Ma, per fortuna, sembra che il vento stia finalmente cambiando. Questo grazie ad una serie di giovani calciatori che stanno mettendo sempre più in mostra le proprie qualità. Una generazione d’oro di talenti che sembra poter essere all’altezza di quelle del passato e poter così restituire al calcio italiano i risultati e la gloria di un tempo.

Portieri

L’Italia ha avuto molti portieri di straordinario talento ed affidabilità nel corso della propria storia. Zoff, Pagliuca, Peruzzi, Toldo, Albertosi, Buffon. La scuola azzurra è stata sempre la migliore e la più celebrata. Ad inizio degli anni 2000, però, qualcosa si è rotto. Senza un vero apparente motivo, l’Italia ha praticamente smesso di produrre grandi portieri. E così, per 20 anni, Buffon è rimasto il titolare inamovibile ed incontrastato del ruolo in Nazionale, anche quando ha cominciato a mostrare i primi segni di vecchiaia.

Ultimamente, però, sono esplosi alcuni importantissimi talenti, che mirano a difendere la porta azzurra negli anni a venire, garantendo comunque un alto livello di prestazioni. In particolare, si deve fare riferimento soprattutto a quattro nomi: Gigi Donnarumma, Alex Meret, Mattia Perin ed Alessio Cragno.

Il primo già difende da qualche anno la porta del Milan, pur avendo ancora appena 20 anni. Il secondo è stato acquistato da poco dal Napoli, dove è riuscito a togliere il posto ad un veterano come Ospina. Il terzo fa la riserva nella Juventus, ma ha già dimostrato quanto vale nei suoi anni al Genoa. Il quarto gioca nel Cagliari, ci ha messo di più ad emergere ma ora sta mettendo in mostra tutte le proprie qualità. Tutti e quattro sono giovani, talentuosi e con grandi margini di crescita. Con loro, l’Italia può tornare a sentirsi finalmente al sicuro in porta.

Difensori

I difensori italiani sono sempre stati i più richiesti ed ambiti del panorama internazionale. Basta citare alcuni pilastri del ruolo come Baresi, Nesta, Maldini, Scirea, Gentile, Bergomi, Cannavaro, Vierchowod, Burgnich. Per non parlare di terzini fluidificanti come Nela, Facchetti, Rocca, Cabrini. Insomma, una pletora di calciatori giganteschi, che non avevano paura di niente e di nessuno e riuscivano a difendere al meglio i colori azzurri.

Negli ultimi anni, invece, non sono emersi strepitosi interpreti del ruolo. Gli unici degni di nota sono stati i tre juventini Barzagli, Bonucci e Chiellini. Ma, in generale, non si è più visto il talento medio che precedentemente era diffuso in giro per l’Italia. I difensori azzurri, che prima erano sempre una certezza, oggi non sono più i titolari delle nostre squadre di club, venendo preferiti spesso piuttosto dei calciatori stranieri.

Però, alcuni talenti stanno finalmente riemergendo anche in questo settore del campo. Innanzitutto, c’è un Alessio Romagnoli sempre più in crescita e dominante. Il difensore milanista è migliorato tantissimo nell’ultimo periodo, tanto da diventare l’unico centrale al mondo (insieme a Van Djik) a non essere stato ancora dribblato in questa stagione.

Ma anche altri giocatori si stanno affermando a buoni/ottimi livelli, come Rugani, Gianluca Mancini, Conti, Biraghi, Caldara, Spinazzola, Calabria. Oltre a giovanissime promesse come Bastoni e Luca Pellegrini. Insomma, c’è di nuovo la speranza di vedere una difesa azzurra di grande valore, invidiata da tutto il mondo del calcio come ai bei tempi.

Centrocampisti

Il centrocampo azzurro è sempre stato un reparto dall’elevato rendimento, con un misto di qualità e quantità. E così, si sono alternati nel corso degli anni fenomeni come Tardelli, De Sisti, Giannini, Pirlo, Gattuso, Rivera, Donadoni, Causio, Antognoni, Bruno Conti, Valentino Mazzola, Ancelotti, De Rossi.

Negli ultimi tempi, però, il centrocampo dell’Italia ha fatto fatica ad essere presentabile. Per carità, ci sono stati anche alcuni ottimi giocatori come Marchisio e Montolivo. Ma sicuramente non all’altezza dei campioni del passato.

Ma ora qualcosa si sta muovendo. E ci sono alcuni talenti che potrebbero riportare il calcio italiano ai fasti di un tempo. Parliamo soprattutto di Barella, Lorenzo Pellegrini, Cristante, Riccardi, Tonali, Verratti, Bernardeschi, Zaniolo e Sensi. Tutti giocatori molto giovani, che promettono veramente di diventare delle pedine fondamentali di una Nazionale italiana di nuovo grande e vincente.

Attaccanti

Gli attaccanti sono stati, in ogni epoca, il fiore all’occhiello del calcio italiano. Da Meazza e Piola, passando per Amedei, Riva, Domenghini, Boninsegna, Pruzzo, Pulici, Paolo Rossi, Mancini, Vialli, Baggio, fino a Totti, Del Piero, Inzaghi e Vieri. Insomma, alcuni dei più grandi giocatori di tutti i tempi a livello mondiale.

Nonostante questa incredibile tradizione, negli ultimi quindici anni l’Italia non ha più prodotto attaccanti di un certo livello. Un po’ per sfortuna, un po’ per colpa delle varie promesse che si sono succedute nel corso delle stagioni più recenti, come Giuseppe Rossi, Cassano e Balotelli.

Ora, però, si stanno affacciando alcuni potenziali fenomeni. In particolare, l’Italia del futuro dovrà puntare su Kean e Chiesa, due giocatori che rischiano di diventare tra i più forti al mondo nel loro ruolo. Oltre ad alcuni promettenti o affermati calciatori di contorno quali Cutrone, El Shaarawy, Pinamonti, Politano, Pellegri, ed Insigne, che si candidano a completare un reparto variegato e di altissimo profilo.

Roberto Mancini

Quindi, possiamo dire che ormai ci sono tutti gli elementi per vedere una Nazionale azzurra di nuovo competitiva ai massimi livelli. Spetta ora al ct Mancini fare di questi ragazzi un gruppo compatto e coeso, in grado di esprimere al meglio le proprie indubbie qualità.

Per il momento, sembra essere sulla strada giusta. La speranza di tutti i tifosi italiani è che riesca veramente a formare una grande squadra, che ci riporti finalmente a giocare i Mondiali di calcio da protagonisti, proprio come è sempre stato fino a qualche anno fa.

Leonardo Gilenardi

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