La nuova Inter di Antonio Conte

“Mi dispiace, ad oggi le condizioni non ci sono. Ma penso che un giorno, prima o poi, io andrò ad allenare la Roma“. Con queste parole alla Gazzetta dello Sport, il 7 maggio scorso, Antonio Conte ha fatto sapere pubblicamente il proprio no alla Roma. Una scelta sofferta, a suo dire, dovuta alla mancanza in giallorosso di un progetto all’altezza delle proprie ambizioni.

E così Antonio ha continuato a guardarsi attorno e, alla fine, ha deciso di accettare la proposta dell’Inter, ufficializzata venerdì scorso davanti ai microfoni di Inter TV. “Vivo per vincere. Ho aspettative molto alte per questa nuova avventura. Mi hanno convinto il progetto, la serietà, l’ambizione, la storia di questa società. Stiamo parlando di un top club, una delle migliori società al mondo. Ho voglia di tornare insieme a primeggiare e portare l’Inter nel posto dove merita”.

Anche Steven Zhang ha commentato in modo entusiastico l’arrivo di Antonio sulla panchina nerazzurra. “Sono sicuro che sia uno dei migliori allenatori che esistano” ha dichiarato attraverso un comunicato stampa. Ma come sarà la nuova Inter di Conte? E quali sono le mosse che la società interista ha in mente di fare per consentire all’allenatore pugliese di soddisfare la propria fame di vittorie?

Il modulo di Conte

Innanzitutto, ovviamente Antonio avrà carta bianca su come schierare la squadra in campo. Pur avendo usato vari moduli in carriera, il suo preferito è ormai il 3-5-2, che lo ha portato a vincere tre scudetti consecutivi con la Juventus. E infatti sembra intenzionato a riproporlo anche in nerazzurro.

In questo modo, l’Inter avrà sempre tre centrali abbastanza bloccati, utilissimi sia in fase di impostazione da dietro sia in fase di transizione negativa, per quanto riguarda soprattutto le coperture preventive. Conte cerca spesso di recuperare il pallone più in alto possibile. Non sarà raro perciò vedere i difensori interisti lasciati in marcatura uno contro uno in campo aperto. Dovranno essere bravi a reggere le ripartenze avversarie e neutralizzare i loro primi movimenti in profondità.

Fondamentale sarà anche il lavoro degli esterni, che dovranno inevitabilmente coprire tutta la fascia da soli. E dare ampiezza alla manovra nerazzurra ogni volta che la squadra di Conte sarà in possesso del pallone. Mentre i tre centrocampisti dovranno essere abili nel proporsi costantemente come soluzione in fase di palleggio, prima di buttarsi dentro l’area di rigore per provare a concludere a rete. Conte ama il gioco verticale manovrato palla a terra dal basso, quindi le mezzali dovranno essere necessariamente molto duttili e qualitative, oltre che resistenti.

Infine, le due punte dovranno essere sempre molto coordinate tra loro nei movimenti. È questa un’arma tattica che Conte ha preso soprattutto da uno dei suoi maestri, Gian Piero Ventura. Perciò, sarà decisiva la loro voglia di collaborare e la loro capacità di trovare presto un’intesa in campo. Che permetta alla squadra di funzionare a livello offensivo e che metta in costante difficoltà le difese avversarie, con continui contromovimenti incrociati.

Le mosse sul mercato

Dunque, la società nerazzurra dovrà per forza lavorare molto sul mercato per regalare a Conte una squadra adatta al suo modo di giocare e di intendere il calcio. A Inter TV, Antonio è stato molto chiaro anche su questo: “Un giocatore della mia Inter deve avere grande disponibilità a lavorare in maniera importante, grande entusiasmo, grande passione, cuore e senso di appartenenza. Servono educazione e rispetto per porsi grandi obiettivi”.

Entrando nello specifico, è difficile immaginare allora che l’Inter cambi in porta, dove Handanovic è reduce da una grande stagione ed è ormai diventato il capitano dei nerazzurri, dopo 6 anni passati come portiere interista. Così come la difesa sembra già di altissimo livello, con De Vrij, il nuovo acquisto Godin e Skriniar, che ha appena rinnovato il proprio contratto.

Discorso diverso, invece, per la mediana. Qui l’Inter dovrà probabilmente intervenire pesantemente. Anche perché è sempre sembrato il reparto più debole dei nerazzurri in questi ultimi anni. Abbastanza scontata la conferma di Brozovic nel ruolo di regista della squadra e di Vecino come incursore, sembra che Conte stia pensando seriamente all’adattamento di Perisic come esterno sinistro a tutta fascia. Un ruolo nuovo per il croato, che però pare avere le caratteristiche giuste per interpretarlo al meglio. Per il resto, serviranno sicuramente un esterno destro da alternare a D’Ambrosio e almeno un altro centrocampista di corsa (si parla molto in tal senso di Barella).

Per quanto riguarda l’attacco, c’è da risolvere prima di tutto la questione di Mauro Icardi. Il centravanti argentino sembra essere l’opposto dell’identikit fatto da Antonio Conte con le sue prime parole in nerazzurro. Tanto che, a domanda specifica, non ha risposto chiaramente, dicendo solo: “Valuteremo tutte le situazioni e prenderemo le migliori decisioni per il club”. Supponendo perciò una sua partenza, c’è la necessità di comprare un partner giusto per Lautaro Martinez o Politano, le due seconde punte della squadra. Il nome in cima alla lista di Conte è Edin Dzeko, reduce da una brutta stagione nella Roma, ma con l’esperienza, le caratteristiche e la voglia di riscatto adatte a riportare l’Inter finalmente in alto.

Lo staff nerazzurro

Oltretutto, l’Inter dovrà anche affiancare a Conte uno staff dirigenziale di primo livello. Non a caso, nel novembre scorso è arrivato Beppe Marotta, l’ex amministratore delegato della Juventus, con cui Antonio ha vinto tre scudetti consecutivi. Il dirigente lombardo lavorerà a stretto contatto con il ds Ausilio, fresco di rinnovo e molto stimato a Milano.

Un’altra figura che sembra destinata ad entrare a far parte del progetto nerazzurro è Beppe Oriali, che Conte ha avuto accanto nella sua esperienza da ct della Nazionale. E che rappresenta una garanzia per i tifosi interisti, in termini di professionalità e attaccamento ai colori nerazzurri.

Per quanto riguarda lo staff tecnico, Antonio ha potuto portare tutti gli uomini di sua fiducia. In aggiunta al preparatore dei portieri Bonaiuti, già all’Inter da un po’, ci saranno il tattico Gianluca Conte (fratello dell’allenatore), gli assistenti Paolo Vanoli e Cristian Stellini, i preparatori Julio Tous e Costantino Coratti ed il nutrizionista Tiberio Ancora. Inoltre, sembra che l’Inter sia vicina a portare a Milano anche Antonio Pintus, il formidabile preparatore atletico del Real Madrid pluricampione d’Europa.

Insomma, un progetto davvero ambizioso, che pare già pronto per provare a contendere lo scudetto alla Juventus di Cristiano Ronaldo. D’altronde, ad inizio maggio, Conte è stato molto chiaro nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. “Io ho un problema: la vittoria. È il mio obiettivo fisso. Il percorso per arrivarci è fatto di duro lavoro, di sacrificio, di unità di intenti, di pensare con il noi e non con l’io. Non ne conosco altri”. Ecco allora come sarà la nuova Inter di Antonio Conte. Tifosi nerazzurri, allacciate le cinture e preparatevi a partire.

Leonardo Gilenardi

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