La nuova super difesa del Napoli

Quando Sarri è andato via da Napoli un anno fa, tutti probabilmente pensavano che gli azzurri ne avrebbero risentito soprattutto nella costruzione della manovra offensiva. Invece, alla fine è stata la fase difensiva a risentirne maggiormente.

Nell’ultimo campionato, infatti, il Napoli di Ancelotti ha preso ben 36 gol, 7 in più dell’anno precedente. Oltretutto con 5 clean sheet in meno rispetto a quelli collezionati con Sarri nel 2017/2018 (19 contro 14). Tanto che lo stesso Carletto, il 7 aprile scorso dopo la partita contro il Genoa, ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport: “Difendiamo male. Così con l’Arsenal sarà difficile vincere“.

Un trend decisamente negativo, che testimonia la grande capacità di organizzare la linea di difesa da parte dell’ex allenatore azzurro. Un valore che i partenopei hanno perso in questa stagione, senza compensarlo in alcun modo a livello tecnico (visto che gli uomini sono rimasti più o meno gli stessi).

Ecco allora come deve essere nata, nella testa di De Laurentiis ed Ancelotti, l’idea di dedicarsi inizialmente soprattutto al rafforzamento del reparto arretrato in questo calciomercato. Attraverso l’acquisto di alcuni grandi giocatori. Che, unito alla probabile crescita o al recupero di altri già presenti in rosa, dovrebbe portare il Napoli a ritrovare quella solidità difensiva costruita all’epoca attraverso il grande lavoro di Sarri.

Facendo così un passo decisivo verso l’allestimento di una squadra potenzialmente formidabile. Perché in fondo, come ha detto il presidente azzurro qualche giorno fa a SportMediaset, “Le grandi squadre nascono sempre da una grande difesa“.

La crescita di Meret in porta

Il primo fattore su cui quest’anno si dovranno necessariamente basare le capacità difensive del Napoli è di certo la crescita di Alex Meret. Il giovane portiere italiano, classe 1997, ha avuto un buon impatto con la nuova realtà nella scorsa stagione (solo 9 i gol incassati in 14 partite giocate, contro i 27 presi in 24 partite dal Napoli senza di lui in porta). Riuscendo a lasciare un’ottima impressione, nonostante la concorrenza di Ospina e un brutto infortunio alla spalla, che purtroppo lo ha tenuto fuori per qualche partita all’inizio del campionato.

D’altronde, Meret è da anni considerato uno dei più promettenti portieri della sua generazione. Ciò però non vuol dire che Alex non possa e non debba migliorare. Lavorando su alcuni aspetti che ogni tanto penalizzano eccessivamente le sue prestazioni in campo.

In particolare, anche nell’ultimo Europeo under 21, Meret ha fatto vedere ancora alcuni limiti in uscita alta e nelle respinte dopo la parata. Piccoli difetti che in provincia non si notano il più delle volte. Ma che nelle grandi piazze ti possono rinfacciare a vita.

Inoltre, Meret deve per forza riuscire a lavorare sul proprio fisico. Troppo spesso il portierino italico è risultato fragile, tanto da dover saltare diverse partite. E perdendo così continuità e sicurezza inevitabilmente. Non proprio il massimo per un calciatore ancora molto giovane come lui.

Insomma, per fare il definitivo salto di qualità, Meret deve trovare il modo di smettere di infortunarsi. Così da poter lavorare per bene su se stesso e i propri limiti tecnici. Diventando finalmente il punto di riferimento di cui la difesa del Napoli ha bisogno per rendere davvero al meglio.

L’insuperabile coppia centrale Manolas-Koulibaly

Ma il vero valore aggiunto della difesa del Napoli dell’anno prossimo dovrebbe essere costituito dall’arrivo di Kostas Manolas. Il centrale greco è stato acquistato ufficialmente dal Napoli domenica scorsa, versando 36 milioni di euro alla Roma (che però ha comprato Diawara a 21 in cambio). E sembra poter formare con Koulibaly una coppia difensiva potenzialmente devastante ed insuperabile.

La caratteristica migliore di Manolas è certamente la sua capacità di reggere l’uno contro uno con qualunque avversario gli si presenti davanti. Merito della sua straordinaria velocità e della sua incredibile potenza fisica. Qualità che lo rendono a tratti davvero invalicabile.

Per il resto, però, il greco non è riuscito a migliorare più di tanto nei suoi anni alla Roma. Restando non molto intelligente tatticamente e tremendamente scarso con i piedi. Aspetti che non possono essere sottovalutati nel calcio moderno.

Ma è qui che interviene Kalidou Koulibaly. Il centrale senegalese è ormai diventato uno dei migliori difensori al mondo. Ad un fisico imponente, infatti, lui unisce grandi capacità di impostazione, ottime letture di gioco ed una crescente leadership. Qualità che lo rendono la spalla ideale per guidare al meglio Manolas. In una coppia difensiva sulla carta tra le più forti in Europa.

La spinta di Di Lorenzo a destra

Un altro importante innesto per la difesa del Napoli è rappresentato da Giovanni Di Lorenzo. Il terzino destro ex Empoli è stato una delle rivelazioni dell’ultima Serie A. Con 5 gol e 3 assist realizzati in totale. E con 1 passaggio chiave e 1 dribbling di media a partita. Che lo hanno reso uno dei migliori interpreti del ruolo a livello propositivo in Italia (ottavo in entrambe le specialità).

Ma Di Lorenzo ha dimostrato di avere anche delle buone capacità in fase difensiva, grazie al suo fisico potente e alla sua spiccata velocità. Qualità che, unite al grande lavoro tattico fatto da Andreazzoli su di lui ad Empoli, lo rendono veramente difficile da saltare. Ecco perché Di Lorenzo è potenzialmente un importantissimo valore aggiunto per il Napoli di Ancelotti.

Il fondamentale recupero di Ghoulam a sinistra

Infine, l’ultimo tassello della nuova difesa del Napoli dovrebbere essere costituito da Faouzi Ghoulam. Il terzino mancino algerino è stato uno dei perni del primo Napoli di Sarri. Finché non si è rotto il crociato. Un infortunio che lo ha tenuto fuori dai giochi per più di un anno. Non mettendolo mai realmente a disposizione di Ancelotti.

Nel frattempo, Faouzi è stato sostituito da Mario Rui. Un buon giocatore, per carità. Soprattutto come facilità di corsa e cross. Ma nulla a che vedere con il vero Ghoulam. Basti pensare che, nella sua ultima stagione giocata per intero, l’algerino ha collezionato più di 2 passaggi chiave di media a partita. Risultando uno dei migliori del ruolo in Europa riguardo a questa specialità.

Per questo, un Ghoulam finalmente recuperato potrebbe permettere di fare davvero il salto di qualità al reparto arretrato del Napoli. Non tanto per le sue qualità difensive (comunque abbastanza buone ormai). Ma per la sua tendenza ad accentrare l’impostazione del gioco dal proprio lato. Dando sicurezza in fase di uscita palla alla squadra. E fornendo un altro essenziale punto di riferimento al possesso azzurro.

Meret, Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Ghoulam. Ecco che la super difesa del Napoli ha preso pian piano forma. Dando finalmente vita alla strategia degli azzurri di creare uno dei più invalicabili e completi reparti arretrati in Europa. Destinato ad essere la base fondamentale su cui costruire una squadra sempre più forte e competitiva. Addirittura in grado, forse, di lottare per lo scudetto contro la Juventus di Cristiano Ronaldo e dell’ex Maurizio Sarri.

Leonardo Gilenardi

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