Lettera ad un campionato mai nato…

Caro campionato mai nato,

ti scrivo oggi che tutti hanno capito che, in realtà, non ci sei mai stato, grazie alla vittoria della Juventus a Napoli che ha portato i bianconeri a +16 sulla seconda in classifica. È vero, in teoria sei iniziato in una calda giornata di metà agosto, con i giocatori ancora fuori condizione e la maggior parte dei tifosi in spiaggia a godersi gli ultimi giorni di mare estivo. Ma io non ho mai pensato che esistessi veramente, neanche all’epoca, quando tutte le squadre erano a zero punti e c’erano ancora 38 partite da giocare. Certo, sarebbe stato bello illudersi che, ad un certo punto, tu saresti venuto al mondo, regalando a tutti gli italiani appassionati di calcio le gioie che si meritano. Non solo la Juve, ma anche il Napoli, l’Inter, la Roma, perfino il Milan, tutte le grandi della Serie A avrebbero macinato punti e si sarebbero battagliate fino all’ultimo per la vittoria dello scudetto. Le partite sarebbero state piene di emozioni e continui ribaltamenti, senza un attimo di respiro e con tanti gol. Gli scontri diretti sarebbero stati numerosi e sempre in bilico, ma anche le altre partite sarebbero state divertenti e avvincenti, con le piccole squadre pronte a non mollare e a lottare su ogni pallone, nella speranza di portare a casa qualche punto utile per il proprio cammino. Chissà quanto sarebbero stati gremiti gli stadi, con i tifosi ogni partita in festa, felici di vedere dal vivo dei match finalmente combattuti e spettacolari. Sì, sarebbe stato davvero bello…

Ma, come ti dicevo, io non ho mai pensato che tu potessi realmente nascere. Non tanto perché la Juventus aveva vinto i 7 campionati precedenti, anche se sicuramente questo non era di buon auspicio. Però poteva anche voler dire che i bianconeri si sarebbero sentiti appagati e avrebbero pensato perciò di più alla Champions League, lasciando per strada qualche punto decisivo in chiave scudetto. Piuttosto era perché vedevo chiaramente quanto si stava dilatando il divario tra la Juve e le altre. Infatti, mentre la “Vecchia Signora” comprava Cristiano Ronaldo, Cancelo, Can, Bonucci e Perin, senza cedere praticamente nessuno, Roma, Napoli, Inter e Milan continuavano a collezionare scelte sbagliate sul mercato, inseguendo sogni irrealizzabili (come Modric) o comprando giocatori ormai sul viale del tramonto (come Pastore o Higuain) o acquistando giovani promesse ancora acerbe (come Kluivert, Malcuit o Lautaro Martinez). In più il Napoli aveva perso Sarri e il suo pluriennale e meticoloso lavoro e la Roma aveva deciso di rifondare e di provare ad iniziare un nuovo progetto, anche se non lo aveva detto espressamente a nessuno. L’Inter, invece, aveva puntato sullo stesso nucleo di giocatori dell’anno precedente, non capendo però che esso non aveva un futuro, mentre il Milan aveva appena cambiato proprietà e quindi aveva bisogno di almeno un po’ di tempo per assestarsi a livello societario e tecnico. Insomma, non solo i bianconeri si erano rinforzati a tal punto da diventare un top team a livello europeo, ma oltretutto non c’era un avversario credibile che potesse contrapporsi seriamente a loro.

Perciò perdonami, campionato mai nato, se ho capito subito che eri solo una grossa presa in giro. Non è colpa mia se non mi sono mai fatto abbindolare dai giornali, che pure hanno provato a darti un po’ di vita col passare delle giornate, eleggendo ad anti-Juventus a turno le varie squadre della Serie A che riuscivano nell’impresa di vincere tre partite di fila. Però per favore, campionato mio, perdona anche loro, perché hanno solo provato a credere alle proprie speranze e ai propri desideri, senza rendersi conto di quello che stava succedendo veramente. E ti prego, perdona pure i dirigenti della nostra amata Serie A, ti assicuro che non l’hanno fatto apposta a non permetterti di nascere, anche se sinceramente devo ammettere che un po’ se la sono cercata, con i loro egoismi e la loro scarsa lungimiranza. Quanto vorrei che fossi qui con me, campionato mai esistito, per allietare ancora un po’ i nostri weekend e farci divertire come ai bei tempi, quando in Italia c’erano le “sette sorelle” e tutto il mondo ci invidiava perché avevamo il torneo più bello d’Europa. Chissà, forse un giorno riavremo tutto questo. Ma intanto, campionato mai nato, campionato competitivo e pieno di emozioni fino alla fine, campionato dei miei sogni, fammi piangere la tua assenza ancora per un po’ e fammi dire a tutti quanto mi manchi. Perché è vero che non ho mai pensato che esistessi realmente, però in fondo al mio cuore un po’ forse, te lo confesso, ci speravo anch’io.

Leonardo Gilenardi

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