Olga Sansaro, formatrice Kaon fragranze e cosmetica: “l’ispirazione di Maison Tahité è la voglia di continuare a perseguire creatività e originalità”
Maison Tahité
Maison Tahité è un laboratorio creativo che esplora materie prime iconiche della profumeria, cercando di rappresentarle ogni volta in modo originale e contemporaneo. Sotto la direzione creativa di Roberto Drago e la direzione artistica di Daniela Caon, il brand affida la creazione delle proprie fragranze a Nasi di fama internazionale.
Le fragranze firmate Maison Tahité si distinguono per la qualità delle materie prime e delle composizioni. Dolci e sorprendentemente originali, sono una celebrazione dell’essere autenticamente umani. L’obiettivo di questo progetto è quello di rivolgersi a un pubblico eticamente intelligente e raffinato, che sia alla ricerca di un prodotto sostenibile senza rinunciare all’eleganza. Il marchio coniuga questi due elementi proponendo un prodotto di qualità, confezionato con materiali riciclati e riciclabili.
Nel 2025 ha aperto il primo negozio monomarca di Maison Tahité, nel cuore di Roma, in Via Vittoria 25. All’interno di uno spazio elegante e curato nei minimi dettagli, è ora possibile scoprire l’intera collezione di fragranze Maison Tahité, incluse le linee di prodotti esclusivi per il corpo e l’ambiente.
Novità di quest’autunno per il brand è la Fava Tonka. Giunta in Europa alla fine del Settecento, diventa ben presto un ingrediente irrinunciabile nel mondo della profumeria. Le sue note sono un abbraccio caldo e profondo: ricche, avvolgenti, capaci di evocare la dolcezza della vaniglia, il calore del caramello, la morbida rotondità delle mandorle. A tratti erbacea, come il profumo del fieno appena tagliato sotto il sole. Sebbene il suo utilizzo sia ormai diffuso, la Fava Tonka non cessa di incantare. Oggi, ancora una volta, invita a nuove sfide creative.
Maison Tahité raccoglie l’invito e ne propone un’interpretazione inedita: audaci abbinamenti, sorprendenti armonie, per riscrivere con eleganza il racconto di un grande classico.

Intervista a Olga Sansaro, formatrice Kaon fragranze e cosmetica.
- Buongiorno Olga, la ringrazio per l’intervista. Ci racconta qualcosa in più della storia del brand?
Maison Tahité è un brand relativamente giovane ma che ci ha già regalato molte soddisfazioni. Un progetto nato dalla curiosità, e dalla sfida, di scoprire come reinterpretare la vaniglia (inizialmente) in un modo nuovo che non fosse unicamente dolce. Una materia prima che sembrava aver già detto tutto in profumeria e che invece ci ha svelato nuove strade, nuove sfumature. Effettivamente quello che muove l’ispirazione del marchio è sempre la voglia di continuare a perseguire la creatività e l’originalità, unita all’attenzione per il consumatore, fattori che ci hanno motivato a studiare un packaging che fosse il più possibile ecosostenibile.
- Come si diventa formatrice fragranze e cosmetica? Qual è la sua storia?
Questa domanda posta in questa nuova fase della profumeria di nicchia avrebbe una risposta semplice, ora ci sono molti percorsi per intraprendere i vari “mestieri” della profumeria, ma quando ho iniziato io qualche anno fa non era affatto così definito. Infatti la mia storia parte prima di tutto dalla vendita e dalla partecipazione a fiere di settore, sempre all’interno dell’azienda Kaon; poi attraverso studi e attitudini personali sono arrivata alla definizione di un ruolo, quello della formatrice, che involontariamente veniva fuori già nella prima esperienza di contatto col pubblico, in negozio o in fiera. Quello che mi appassionava era proprio il poter raccontare il profumo agli altri. Perciò è stato un passaggio molto naturale che chiaramente ha necessitato di uno studio approfondito e specifico per la professione; però direi che potremmo riassumere tutto nella famosa parola gavetta. Ora, come dicevo, le possibilità sono molte e sono stati definiti anche tanti nuovi lavori attorno alla profumeria che non siano esclusivamente il naso o il direttore creativo.
- Come riesce un brand a distinguersi sul mercato?
Restando fedele a sé stesso. Se un brand nasce con un’ispirazione ben definita, che si esprime attraverso i jus, il packaging e la comunicazione, elementi che devono essere allineati e coerenti tra loro, e riesce a mantenerla in maniera solida nel tempo senza inseguire le mode o il pubblico, quello determinerà il suo successo. Restare coerenti non significa non cambiare, non evolversi, non ascoltare il consumatore o non respirare il mondo intorno. Significa avere un’idea nuova, dei valori, che nel nostro caso possono essere la creatività, la qualità e la ricerca di ecosostenibilità, e mantenerli nel tempo, come un faro che ti guida nella tempesta, che in questo caso sarebbe il velocissimo e caotico cambiamento che sta vivendo il nostro settore.

- Colpisce anche l’attenzione all’ecologia di Maison Tahité. Infatti le confezioni sono tutte di materiale riciclato e riciclabile. Crede oggi che il mondo dei profumi abbia intrapreso in modo massivo un cambiamento teso alla sostenibilità oppure ancora c’è da fare molto?
Massivo mi sembra un termine audace, ci sono ancora pochi brand, rispetto a quelli esistenti, che tentano di essere ecosostenibili. Il motivo è che non è facile. Non è affatto semplice garantire qualità, funzionalità e lusso perseguendo l’ecosostenibilità. Perché effettivamente parlare di lusso ecosostenibile fino a poco tempo fa sembrava quasi un ossimoro. Maison Tahité fin da subito ha cercato di cogliere questa sfida che, insieme a quella di reinterpretare le materie prime del mondo gourmand, è uno degli obiettivi principali del brand. Ma come dicevo c’è ancora molto da fare soprattutto in ambito profumi: le materie prime naturali ed i processi necessari per la loro estrazione e produzione non riescono ancora ad essere totalmente ecosostenibili. Ma ci stiamo provando e stiamo andando verso quella strada. Nel frattempo abbiamo adottato una meravigliosa carta ottenuta da gusci di mandorle tritate che conferisce a Maison Tahitè l’iconico colore naturalmente rosa; e poi ci sono la colla vegetale, il cartone riciclato e all’interno della confezione un’etichetta piantabile con dei semini all’interno.

- Novità di quest’anno è la Fava Tonka: ci racconta la collezione?
È una collezione bellissima e secondo me super catchy come si dice ora. Lo è perché è proprio la fava tonka ad essere una materia prima molto amata per le sue caratteristiche sfumature cremose e coccolose con un evidente richiamo esotico di cocco, mandorla e fieno. La sfida di Maison Tahité in questo caso è stata proprio mantenere l’identità iconica di questa nuova protagonista e vestirla di nuove personalità. Tonka Rouge di Sébastien Cresp, è una tonka passionale, accattivante e rossa come una ciliegia, liquorosa e irresistibile. Tonka in the Sun, di Julien Rasquinet, invece è una tonka solare, luminosa, floreale… d’evasione: ci porta in paradisi lontani, esotici, dove la nostra pelle è coccolata dal sole e da inebrianti unguenti cremosi. Tonka Sel_Noir, di Céline Ellena, è l’inaspettato: un gioco di chiaroscuri, di luci e ombre, dove la luminosità setosa della tonka incontra la profondità dark di un sale nero che risulta quasi caramellato, amaro. Un contrasto irresistibile.
