“Operazione vendetta” con Rami Malek e Laurence Fishburne al cinema dal 10 aprile – RECENSIONE

Operazione vendetta Photo by John Wilson. © 2024 20th Centruy Studios.

Operazione vendetta Photo by John Wilson. © 2024 20th Centruy Studios.

Operazione vendetta”, il nuovo film firmato 20th Century Studios che vede protagonisti il Premio Oscar Rami Malek (Bohemian Rhapsody) e il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (Tina – What’s Love Got to Do with it), uscirà nelle sale italiane il 10 aprile.

Il film è un thriller di spionaggio ricco di azione e suspense diretto da James Hawes ed è basato sul romanzo “The Amateur” di Robert Littell, già adatto cinematograficamente nel 1981 con il titolo “Computer per un omicidio”.

Il cast completo è composto da: Rami Malek, Laurence Fishburne, Rachel Brosnahan, Caitríona Balfe, Jon Bernthal, Michael Stuhlbarg, Holt McCallany, Julianne Nicholson, Adrian Martinez e Danny Sapani.

(L-R) Rami Malek as Heller and Rachel Brosnahan as Sarah in 20th Century Studios’ THE AMATEUR. Photo by John Wilson. © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Trama

Charlie Heller (Rami Malek) è un brillante ma molto introverso decodificatore della CIA che lavora nel seminterrato del quartier generale di Langley, un genio molto spesso sottovalutato. La sua vita cambia quando la moglie Sarah (Rachel Brosnahan), una giornalista, viene uccisa in un attacco terroristico a Londra. Quando i suoi supervisori si rifiutano di agire, Charlie prende in mano la situazione e decide di farsi giustizia privata da solo, in un viaggio pericoloso, usando la sua intelligenza, riesce scappare dai suoi inseguitori. 

(L-R) Rami Malek as Heller and Caitriona Balfe as Inquiline in 20th Century Studios’ THE AMATEUR. Photo by John Wilson. © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

 Si parla di vendetta o giustizia? 

Uno dei temi principali di Operazione vendetta” è il sottile confine tra vendetta e giustizia. Il protagonista è un semplice crittografo della CIA, che si trova improvvisamente solo dopo la perdita della moglie in un attentato terroristico e a scoprire azioni losche dello Stato. Quando le istituzioni a cui ha dedicato la vita si rifiutano di agire e mostrano indifferenza decide di farsi “giustizia privata”. Ma con la sua trasformazione da uomo introverso e pacato a vendicatore solitario ci si chiede: dove siamo disposti ad arrivare pur di ottenere giustizia? La sua vendetta è comprensibile, persino umana, ma resta comunque ambigua. Il film porta lo spettatore a riflettere su cosa accade quando lo Stato fallisce nel suo compito primario di tutelare i cittadini, lasciando spazio alla rabbia e alla disperazione. Charlie non cerca eroismo: vuole solo che i colpevoli paghino. Ma in questo percorso è inevitabile perdere se stessi. 

(L-R) Rami Malek as Heller and Holt McCallany as Moore in 20th Century Studios’ THE AMATEUR. Photo by Jonathan Olley. © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Le istituzioni che non proteggono: tra disillusione e ribellione 

In Operazione vendetta” la figura della CIA (in generale le istituzioni dei servizi segreti) non è quella eroica che spesso vediamo nei film di spionaggio; anzi, è mostrata come un’istituzione fredda, burocratica e distante, più preoccupata di proteggere i propri interessi politici che di offrire una vera giustizia alle vittime. Charlie, che lavora proprio per questa organizzazione, scopre sulla sua pelle quanto sia profondo il vuoto tra il valore umano della perdita e la logica disumana del potere. La perdita della moglie non viene vista come una tragedia ma come “effetto collaterale” e questo gli fa perdere fiducia nelle istituzioni e nelle regole. Quindi, il film lancia una critica ben precisa: cosa accade quando chi dovrebbe garantire giustizia e potere si tira indietro? La risposta è semplice: l’individuo prende il controllo, spesso con conseguenze devastanti. 

Laurence Fishburne as Henderson in 20th Century Studio’s THE AMATEUR. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

La regia di James Hawes 

James Hawes firma la regia di Operazione vendetta” con uno stile che dà spazio alla tensione psicologica del film. Non si concentra sulla spettacolarizzazione dell’azione ma basa il racconto su silenzi, sguardi e dettagli. Questa scelta registica rende il film più intimo e autentico, capace di farci sentire più vicini al protagonista anche quando fa scelte discutibili. La sua è una regia elegante, ma carica di significato: ogni cosa si concentra sull’evoluzione del protagonista senza rubargli la scena. La scelta di concentrarsi più sulle reazioni del protagonista che sulle scene d’azione rende il tutto più umano.

Rami Malek as Heller in 20th Century Studio’s THE AMATEUR. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

La regia riesce a equilibrare introspezione e tensione, mantenendo sempre alta l’attenzione senza finire nei soliti cliché. È una scelta stilistica ben precisa del regista perché non ci sono eroi nella storia ma un uomo afflitto dal dolore. Il ritmo lento ma carico di tensione accompagna perfettamente la trasformazione del personaggio, facendo della regia uno degli elementi più riusciti del film. 

(L-R) Marc Rissmann as Mishka Blazhic and Rami Malek as Heller in 20th Century Studios’ THE AMATEUR. Photo by John Wilson. © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Uno stile cupo e immersivo  

Lo stile narrativo del film è cupo, chiuso e molto immersivo. La regia costruisce un atmosfera tesa, quasi soffocante, che mostra il profondo dolore che prova il protagonista. Le luci fredde, le inquadrature strette e l’uso del silenzio, aiutano a trasmettere la sensazione di isolamento e disagio che Chalie vive nel suo percorso. Non si punta sull’azione frenetica, ma su un crescendo psicologico costante che accompagna lo spettatore in un viaggio sia esterno sia interno. Le città che Charlie attraversa (Berlino, Istanbul, Madrid) non solo scenari, ma anche tappe simboliche di una trasformazione scioccante: da semplice analista a uomo disposto a superare il limite. Ogni scelta stilistica sottolinea la perdita di equilibrio tra giustizia ed ossessione, rendendo tutta la narrazione una discesa lenta e dolorosa verso un punto di non ritorno.  

Rami Malek as Heller in 20th Century Studios’ THE AMATEUR. Photo by John Wilson. © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

La solitudine che cambia il protagonista  

Charlie Heller è un protagonista insolito, perché non è un eroe d’azione, ma un uomo comune che è abituato a lavorare e stare nell’ombra. Proprio per questo la sua trasformazione è ancora più potente e dolorosa. Dopo la morte della moglie, si ritrova completamente solo costretto a vivere di ricordi, abbandonato dalle istituzioni e incapace di trovare aiuto nel mondo che lo circonda.

La sua solitudine non è solo fisica, ma soprattutto emotiva: è un dolore che si fa costante e lo accompagna in tutte le tappe, portandolo a compiere scelte estreme. Il film racconta con grande sensibilità questo cambiamento, mostrando come la mancanza di appoggio, umanità e ascolto, possa spingere una delle persone più tranquille oltre il limite. Non è la rabbia che spinge Charlie a reagire, ma il silenzio. E ci viene mostrato come in questo silenzio si riconosce la fragilità di un uomo spezzato dalla sofferenza, ma che nonostante tutto tenta di ricostruire un senso alla propria vita anche a costo di perderci.   

“ Vincere la guerra non può costare l’onore” – direttrice O’Brien.  

 

La sceneggiatura è di Ken Nolan e Gary Spinelli, ed è basata sul romanzo di Robert Littell.

Il film è prodotto da Hutch Parker, p.g.a., Dan Wilson, p.g.a., Rami Malek, Joel B. Michaels, con JJ Hook come produttore esecutivo.

Distribuzione: The Walt Disney Company Italia
Data di uscita: Giovedì 10 aprile 2025
Durata: 123 minuti

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