Privacy online, solo il 27% degli italiani limita i cookie: come evitare il tracciamento
Quando ci si connette a internet, si è esposti al rischio di intrusioni malevoli nei propri dispositivi: questo rischio rende essenziale adottare tutte le precauzioni necessarie per prevenire tali minacce. Nonostante la consapevolezza dei pericoli della rete, gli utenti italiani risultano essere tra i meno protetti in Europa, occupando una posizione di fanalino di coda in termini di sicurezza.
I dati della privacy in Europa
Nel 2023, il 36% degli utenti internet dell’UE tra i 16 e i 74 anni ha modificato le impostazioni del browser per proteggere la propria privacy online. L’Italia si posiziona tra i Paesi meno attenti alla privacy, con solo il 27% degli utenti che limita la raccolta dei cookie e il 12% che utilizza software per bloccare il tracciamento, contro percentuali molto più alte che si registrano in paesi come la Finlandia, con il 66% degli utenti o il Belgio con il 49%. I dati emergono da un’indagine Eurostat pubblicata nel 2024. Le percentuali più basse sono state riscontrate in Romania e Bulgaria (entrambe al 12%), Cipro (20%), Slovenia (26%) e appunto Italia (27%).
Come proteggersi dal tracciamento online
Per prevenire il tracciamento quando si naviga online una delle soluzioni più efficaci è l’uso di una VPN, che crea una connessione sicura e criptata tra il dispositivo dell’utente e internet, nascondendo l’indirizzo IP e crittografando i dati. In questo modo si impedisce a terzi di monitorare le attività che vengono eseguite. Diversi servizi sono anche gratuiti e, per chi desidera iniziare senza costi, sono disponibili soluzioni free di VPN scaricabili online.
Per proteggere efficacemente la propria privacy online devono essere adottati altri vari accorgimenti che riducono il rischio di tracciamento e di esposizione dei dati personali, come la cancellazione periodica dei cookie e della cache, così da impedire ai siti di tracciare il proprio comportamento online. Un altro metodo semplice che può essere utilizzato per proteggersi è la navigazione in incognito, che evita che dati come la cronologia vengano salvati in locale. È inoltre fondamentale essere cauti quando ci si connette a reti Wi-Fi pubbliche, poiché queste possono essere facilmente vulnerabili agli attacchi da parte di malintenzionati, che potrebbero intercettare e sottrarre i dati dai device connessi.
In conclusione, nonostante la crescente consapevolezza, solo una piccola parte degli italiani limita i cookie, lasciando aperti rischi per la privacy. È fondamentale che gli utenti adottino misure di protezione, come la gestione dei cookie e l’uso di strumenti per bloccare il tracciamento, per navigare in modo più sicuro e consapevole.