“Profumo di donna” di Massimo Venturiello: il viaggio diviene metafora dell’esistenza

13 | 25 MARZO 2018

PROFUMO DI DONNA

dal romanzo “Il buio e il miele” di Giovanni Arpino

diretto e interpretato da Massimo Venturiello
con (in ordine alfabetico) Irma Ciaramella, Camillo Grassi, Andrea Monno, Claudia Portale, Sara Scotto di Luzio, Franco Silvestri

adattamento Pino Tierno
la voce dei brani cantati è di
Tosca
scene
Alessandro Chiti

costumi Sabrina Chiocchio
musiche Germano Mazzocchetti

light design Umile Vainieri

 

Recensione

La malinconia e la struggente amarezza sono gli elementi che rendono lo spettacolo gradevole e interessante.

Sul palco uno straordinario Massimo Venturiello affiancato da attori preparati.

Massimo interpreta un ex capitano, cieco a causa della guerra e amareggiato dalla vita, nonostante all’apparenza sembri vivere il mondo con quel cinismo che solo chi ha un’esistenza piena possiede: cinismo che svela sofferenza e voglia di difendersi da una vita divenuta buia. Egli tuttavia squarcia quel buio con la sua ironia e la sua brutale verità, detta non solo a sé stesso ma soprattutto agli altri.

La vicenda sul palco trae il suo inizio dalla decisione del capitano, Fausto, di partire e recarsi in 3 città differenti; a causa della sua condizione fisica verrà accompagnato da un giovane soldato, inesperto ed ingenuo, Ciccio: il suo vero nome non verrà mai svelato giacché Fausto per comodità chiama tutti i soldati così.

“Cammini molto, parli poco e bevi”: questi i dettami che Fausto darà a Ciccio.

La prima tappa del viaggio sarà Genova in cui Fausto vivrà i piaceri della carne, successivamente si ripartirà per Roma e qui avverrà l’incontro con il cugino prete e infine Napoli, dove rivedrà un vecchio amico, anch’egli cieco.

Fausto ha uno sviluppato senso dell’odore che gli consente di sopperire alla vista e di comprendere la verità, anche quando gli viene negata: “Io non penso, sento, annuso, mi lascio prendere dagli odori. Mi lascio stordire dagli odori.”

Massimo Venturiello nello spettacolo ha una recitazione a tratti impavida, smisurata, eccessiva e perfetta.

Non è un’opera triste ma al contrario molte sono le battute a doppio senso sulla cecità; tuttavia si osserva anche il cambiamento di Fausto e quanto la vita si riveli in tutta la sua amarezza.

Il viaggio diviene metafora dell’esistenza e tutto acquista un senso agli occhi dello spettatore.

 

 

Teatro della Cometa – Via del Teatro Marcello, 4 – 00186
Orario prenotazioni e vendita biglietti: dal martedì al sabato, ore 10:00 -19:00 (lunedì riposto), domenica 14:30 – 17:00 – Telefono: 06.6784380

Orari spettacolo: dal martedì al venerdì ore 21.00. Sabato doppia replica ore 17,00 e ore 21,00. Domenica ore 17.00. Costo biglietti: platea 25 euro, prima galleria 20 euro, seconda galleria 18 euro.

 Ufficio Stampa Teatro della Cometa

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