Prorogata la mostra PAOLO POLI È. al Teatro Valle fino al 6 gennaio

Grande affluenza di pubblico e partecipazione per la mostra multimediale PAOLO POLI è… prorogata ancora fino al 6 gennaio al Teatro Valle.

Un album nel quale calarsi dal vivo: nel foyer, in platea e sul palco, un percorso visivo lungo i sessant’anni della sua carriera teatrale, testimoniato da immagini di preziosi spettacoli, allestimenti pittorici, guardaroba da storia dell’arte. Nuove repliche del tutto esaurito Santa Rita and the spiders from Mars, reading di e con Marco Cavalcoli, in scena il 29 dicembre  e 5 gennaio.

PAOLO POLI è…

mostra multimediale su Paolo Poli

a cura di Rodolfo di Giammarco e Andrea Farri

Prorogata a grande richiesta la mostra multimediale PAOLO POLI È… al Teatro Valle fino al 6 gennaio 2019 per la calorosa affluenza e accoglienza con cui il pubblico ha omaggiato il genio trasformista di uno dei più originali artisti del Novecento.

Un’occasione per celebrare il talento puro, la cultura a tutto tondo e l’intelligenza di Paolo Poli, attraverso un percorso visivo curato dal giornalista e critico teatrale Rodolfo di Giammarco e dal compositore e nipote di Poli Andrea Farri, che ripercorre oltre sessant’anni di carriera dell’eclettico artista, testimoniati dalla grande quantità di foto di scena (più di 600), video inediti, bozzetti, costumi e scenografie. Ad affiancare la mostra ritorna Marco Cavalcoli con il suo tutto esaurito SANTA RITA AND THE SPIDERS FROM MARS, in scena il 29 dicembre e 5 gennaio (ore 21 ad ingresso libero su prenotazione consultando il sito www.teatrodiroma.net).

Una mostra-album, e non semplicemente una “mostra”, nella quale calarsi dal vivo e che consente ai visitatori di sfogliare le pagine di vita dell’amato Poli attraverso 40 monitor allestiti nei palchi e in platea; uno per ogni spettacolo che ha realizzato (dal 1950 al 2014), in una carrellata storica che copre 64 anni di progetti e attività teatrale. Sostando davanti a ogni monitor il pubblico può ascoltare in cuffia la voce di Poli che tra interviste, canzoni ed estratti teatrali ci conduce per mano per tutto il percorso. Sugli schermi scorrono loop di immagini, fotografie, video, bozzetti di scene di Eugenio Guglielminetti, Aldo Buti, Lele Luzzati; bozzetti di costumi di Santuzza Calì, Anna Anni, Danda Ortona; locandine e poster. Le scenografie realizzate da Lele Luzzati (da La leggenda di San Gregorio e Caterina de Medici) sono collocate sul palcoscenico, mentre i costumi di Santuzza Calì sono sparsi per tutto il teatro, con una concentrazione (da I legami pericolosi) sul palcoscenico. Infine nel foyer il pubblico può leggere su un video wall i 586 appellativi con cui la stampa nell’arco di più di mezzo secolo ha descritto Poli (da “acrobatico” a “zitellesco”), tutt’ora a rappresentare le facce multiformi del suo essere artista. Una mostra che si sfoglia come un album per raccontare la storia e l’arte di un uomo libero, un anticonformista, un intellettuale dall’ironia beffarda, tagliente, stimolante, che ha perseguito la propria libertà d’espressione e di critica. Quello che si “vede” in mostra è dunque un Paolo Poli a tutto tondo, una visione eccezionale del percorso artistico di un “attore, regista, trasformista, scrittore, beffardo, aristocratico, birbaccione, dissacratore, eclettico, iconoclasta, impudico, insolente, narcisista, raffinato, satirico, ridondante” e tanto altro ancora tra le sfaccettature del suo genio multiforme, che ha lasciato un segno profondo della sua intelligenza e del suo spirito critico e pungente sia nella storia del nostro teatro che della tv.

Il Valle è stato il teatro di Poli a Roma, quello in cui ha portato la maggior parte dei suoi più grandi successi. Restituirlo virtualmente in mano a Poli è un omaggio che il Teatro di Roma e l’Amministrazione capitolina rendono alla Città e a uno dei più importanti attori teatrali del ‘900.

Appuntamento con SANTA RITA AND THE SPIDERS FROM MARS, il discorso impossibile – singhiozzato, sfilacciato e ricucito, ma sempre armonico – fra i talenti indiscussi di Paolo Poli e David Bowie riportati sulla scena dallo spettacolo/reading di Marco Cavalcoli, in scena il 29 dicembre e 5 gennaio. Un accostamento ardito che incrocia e sovrappone, in modo inatteso e originale, il genio di due grandi figure “multiple” restituite come in un’intervista doppia impossibile, che si riversa sullo spettatore – attraverso la tecnica dell’eterodirezione – grazie alla voce istrionica di un performer d’eccezione della nostra scena, Marco Cavalcoli, attore storico della compagnia Fanny & Alexander.

La mostra si inserisce nel programma di attività Interludio Valle curato dal Teatro di Roma e promossa all’Amministrazione Capitolina che animerà gli spazi del Valle. Si tratta di un “palinsesto” di attività, diversificate per linguaggi e discipline, che non prevede lo svolgimento di spettacoli teatrali, ma naviga attraverso differenti espressioni artistiche ed esperienze innovative dedicate alla storia della sala settecentesca – da installazioni a visite speciali, da mostre a creazioni site-specific – che consentiranno di svolgere attività nel rispetto dei limiti imposti dalle attuali condizioni e caratteristiche storiche dello stabile.

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 6 gennaio, ad ingresso libero, da giovedì a sabato dalle ore 17 alle ore 20, e domenica dalle ore 11 alle ore 18.

TEATRO DI ROMA _www.teatrodiroma.net _ 06.684.000.311/314

TEATRO VALLE _ ingresso libero _ paolopoli.eu _ info community@teatrodiroma.net

Orari ingresso: giovedì, venerdì, sabato dalle ore 17 alle ore 20_ domenica dalle ore 11 alle ore 18

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