Recensione del film “Momenti di trascurabile felicità” con Pif, Thony e Renato Carpentieri

Beppe Caschetto e Rai Cinema

presentano

Momenti di trascurabile felicità

un film di Daniele Luchetti

con

Pif

                        Thony                                                    Renato Carpentieri

liberamente tratto da “Momenti di trascurabile felicità” e “Momenti di trascurabile infelicità”

di Francesco Piccolo

(Einaudi editore)

 

Prodotto da Beppe Caschetto

Una produzione ibc movie con Rai Cinema

Distribuzione

Uscita: 14 marzo 2019

Durata: 93

Media partner: Rai Cinema Channel www.raicinemachannel.it

SINOSSI

Lo yoga e l’Autan non sono in contraddizione?

La luce del frigorifero si spegne veramente quando lo chiudiamo?

Perché il primo taxi della fila non è mai davvero il primo?

Perché il martello frangi  vetro è chiuso spesso dentro una bacheca di vetro?

E la frase: ti penso sempre, ma non tutti i giorni, che sembra bella, è davvero bella?

A queste, e ad altre questioni fondamentali, cerca di dare una risposta Paolo (Pif), cui rimangono solo 1 ora e 32 minuti per fare i conti con i punti salienti della sua vita.

Recensione

“La vita è fatta di momenti di trascurabile felicità”.

È un film, questo di Daniele Luchetti, in grado di suscitare commozione e risate nel medesimo tempo, di far percepire il dolce e l’amaro che la vita in sé racchiude e di far sperare che qualcosa cambi ma nello stesso tempo far credere che forse non sarà così.

Pif è un uomo, che a causa di un incidente in motorino, conosce per un momento l’aldilà, ma per un errore, dato dal non aver conteggiato le tantissime centrifughe bevute nel corso della vita, si ritrova con ancora del tempo da spendere sulla terra: precisamente 1 ora e 32 minuti.

Cosa farà quest’uomo, che è sempre vissuto all’ombra dei sentimenti e che non ha mai sentito l’esigenza di andare oltre? Un uomo che ama i suoi figli e sua moglie ma a cui non hai mai realmente dimostrato quanto questo sentimento sia vero, a discapito dei tanti errori commessi?

Sono tanti gli interrogativi che si pone, le domande sono semplici e sono quelle a cui, tuttavia, nessuno ha mai risposto. Alcuni interrogativi però sono più profondi: si chiede “abbiamo condiviso la nostra vita e scambiato fluidi con la persona migliore?”

Per rispondere a questa domanda vediamo la sua intera vita, costellata dalle tante donne che lo hanno attratto e poi lasciato e di cui a lui, in fondo, non è mai importato niente.

“Sei attratto da tutto ed alla fine non sei attratto da niente”: questo gli dice una delle sue amanti prima di lasciarlo. Racchiude il senso, in fondo, della vita di molti e dell’urgenza che ogni giorno si vive.

Ma se l’urgenza diventa reale cosa facciamo? Cosa cerchiamo? E chi ricordiamo?

“Se la morte fa errori, allora non possiamo sbagliare anche noi?”

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