Recensione del film “Una questione privata” di Paolo e Vittorio Taviani

“Una questione privata” di Paolo Taviani e Vittorio Taviani.
Cast: Luca Marinelli, Valentina Bellè, Lorenzo Richelmy.
Durata: 84’
Trama
“Over the rainbow” è il disco più amato da tre ragazzi nell’estate del ’43. S’incontrano nella villa estiva di Fulvia, adolescente e donna. I due ragazzi sono Milton e Giorgio, l’uno pensoso, riservato, l’altro bello ed estroverso. Amano Fulvia che gioca con i sentimenti di entrambi. Un anno dopo Milton, partigiano, si ritrova davanti alla villa ora chiusa. La custode lo riconosce e insinua un dubbio: Fulvia, forse, ha avuto una storia con Giorgio. Per Milton si ferma tutto, la lotta partigiana, le amicizie… Ossessionato dalla gelosia, vuole scoprire la verità. E corre attraverso le nebbie delle Langhe per trovare Giorgio, ma Giorgio è stato fatto prigioniero dai fascisti..
Dal capolavoro di Fenoglio, l’adattamento di due grandi maestri italiani, Paolo e Vittorio Taviani.
Recensione
Lui, lei e l’altro: nulla di più semplice e al contempo complesso.
Milton, partigiano come il suo migliore amico Giorgio, viene a conoscenza del rapporto, forse non solo amicale, di Fulvia, donna di cui è segretamente innamorato, con quest’ultimo e in un attimo perde la cognizione del presente, sentendo l’esigenza impellente di conoscere la verità.
Il film rappresenta visivamente la giornata di Milton e la sua ricerca incessante di un modo per salvare Giorgio, caduto in mano ai nemici; la soluzione sembrerebbe essere l’utilizzo di uno “scarafaggio”, alias un fascista, da scambiare per la sua vita.
Ma l’impresa ha davvero motivazioni nobili? Può una donna far dimenticare l’amicizia e lo spettro della morte accanto? Sembrerebbe di sì.
“Over the rainbow” è la canzone che accompagna i ricordi di Milton con Fulvia; quest’ultima appare superficiale e volubile: gioca con i sentimenti di entrambi e lo fa consapevolmente. Una figura essenziale nel film ma trascorsa, non si saprà mai, infatti, cosa lei, nel presente, faccia e i suoi sentimenti rimarranno velati agli spettatori.
Il paesaggio montano, freddo e coperto da una nebbia talmente fitta da ricoprire con la sua coltre uomini e cose, domina la scena e viene contrapposto al sole e alla luce dei ricordi di Milton.
Sullo sfondo la resistenza e la continua lotta tra partigiani e fascisti: certamente un maggiore approfondimento sulla vicenda storica sarebbe stato ottimale.
Ciò che emerge dal film, essenzialmente, è l’incapacità di un uomo di far fronte al dubbio, e la sua trasformazione per tale motivo in persona sconsiderata e incurante della sua e altrui vita.
VOTO: 7