Recensione del romanzo “Cous cous blues”: la Sicilia del mistero nel libro di Dario La Rosa.

Cous cous blues

Titolo: Cous cous blues

Autore: Dario La Rosa

Editore: bookabook

Prezzo: 14,00€ Disponibile in e-book

Pubblicazione: 9 aprile 2020

“Cous cous blues” è il primo lavoro editoriale del giornalista siciliano Dario La Rosa.

Il romanzo, dai toni leggeri, ha per protagonisti Gerlando e Iachìno, fondatori del giornale satirico “Ulapino”.

L’opera si contraddistingue per tre storie differenti che affondano le radici negli aspetti più viscerali della società: il denaro, il malaffare e la politica.

Dario La Rosa conduce il lettore nelle strade della Sicilia: da Palermo a Favignana, dalla Cala rossa ai boschi dei Nebrodi e alla sua popolazione di Grifoni.

Una Sicilia ricca di odori, profumi, sensazioni e vivere. Il cibo ricopre nelle pagine un ruolo salvifico, di ricongiungimento con l’esistenza e di possibilità di pace interiore.

Ulapino non è solo il nome del giornale satirico fondato dai protagonisti ma anche quello del mezzo di trasporto che utilizzano per muoversi “nei vicoli più stretti della città” e farlo giungere nelle mani di chiunque. Il lapino è stato prestato a loro da Tanino, morto da poco.

Da qui la storia prenderà una direzione inaspettata, in quanto uno strano annuncio pubblicato su un giornale, riconducibile al mezzo di trasporto di Tanino, susciterà profonda perplessità tra i due e dubbi sulla morte, archiviata come incidente.

I due protagonisti hanno caratteristiche distintive differenti: mentre Gerlando ama la città, Iachìno, che vive la sua esistenza accanto all’amata moglie Carmela e ai suoi figli, ama il mare e la terra.

Nelle parole, scorgate dalla penna di La Rosa, è possibile ritrovare il senso di fatalità e la placidità della vita, vissuta dagli isolani, che danno un senso chiaro all’ineluttabile e al destino. 

“Vediamo che ci dice la vita” pensa Iachìno. La vita scorre nelle pagine, nella narrazione di eventi che sono straordinari, pur raccontati come “ordinari”.

Gerlando e Iachìno, per risolvere il mistero celato dietro la morte di Tanino, diverranno le “pedine” di un gioco pericoloso e da semplici giornalisti satirici si dimostreranno in grado di svelare i misteri, di cui il romanzo è portatore.

Le storie affondano le radici nel passato, nei miti arcaici e nei tesori di cui il mare è messaggero.

Iachìno è emblema di un uomo corretto che ha come scopo quello di compiere le “cose” giuste; ogni sua azione non ha il raggiungimento di uno traguardo personale ma l’aspirazione alla verità.

Il lettore seguirà con trepidazione le indagini dei due “compari”, ma soprattutto di Iachìno, mentre Gerlando sarà una spalla da coinvolgere solo nei momenti di bisogno.

E da Palermo si attraverserà il mare, per spingersi fino alla natura e ai boschi. Da una morte sospetta si giungerà ad un delitto e alla ricerca di denaro che travalica nella politica.

“A me piaceva il mare, affondare i piedi fra le migliaia di alici sui pescarecci e andarmene là sotto, nel blu, come Colapesce. Un tempo il cous cous lo facevo con i pesci pescati da me. Ero ragazzino e mio padre mi diceva: “Va, pigghia du’ pisci che i pomodori sono maturi”. Così mi armavo di fiocina e andavo a pescare gli scorfani per il brodo. Mia madre morì che ero ancora ragazzo, ma mi insegnò a incocciare il cous cous e quando posso lo faccio ancora con piacere”.

“Cous cous blues” è un romanzo dai toni lievi e ironici ma ricco di elementi da vero libro “giallo”.

L’autore: Dario La Rosa, nato nel 1980 a Palermo, è giornalista. Ha pubblicato per diletto racconti e altri scritti. Cous Cous Blues è il suo primo vero lavoro editoriale. Con lo pseudonimo Pablo Dilet si occupa di comunicazione per l’ambiente e tematiche sociali con il linguaggio dell’arte contemporanea. È già al lavoro per tornare a far vivere sui libri il personaggio di Iachìno Bavetta.

Link social: https://www.instagram.com/dariolarosa0/ / https://www.instagram.com/bookabook_it/

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