Recensione del romanzo “Il boia” di Eduard Limonov: “riesci a baciare uno scarafaggio, Oscar?”

Eduard Limonov

IL BOIA

Editore: Sandro Teti Editore

Pagine: 200

Costo: 16 euro

“Il boia” di Eduard Limonov fu pubblicato per la prima volta negli anni 80, in Francia e successivamente in Russia. Ora Sandro Teti Editore in questa nuova edizione lo ripropone in Italia.

Il romanzo fu scritto in un’epoca, in cui “gli scrittori e gli editori venivano ancora accusati e citati in giudizio per opere di stampo sadomasochista”; con queste parole l’autore propone il libro ai suoi lettori. È necessario, infatti, leggendolo essere consapevoli dell’epoca storica in cui il romanzo fu scritto. Oggi sarebbe semplice e poco innovativo pubblicare un romanzo con tematiche sadomasochiste ma negli anni 80’ questo era un atto di ribellione contro una società che ancora si trascinava con sé i pregiudizi e l’ancoraggio al passato.

Limonov con dovizia di particolari e “crudità” ci racconta la storia di Oscar Chudziński, un immigrato polacco, giunto in America 6 anni addietro e versante in condizioni di povertà e di insoddisfazione per la vita condotta. Oscar è un emarginato per sua stessa decisione: ha scelto di non frequentare la gente polacca ma di voler diventare un vero americano. D’altronde anche nella sua terra d’origine si è sempre percepito come estraneo. Tuttavia, questo si sta rivelando impossibile per Oscar, il quale trascorre il suo tempo con Natasa, donna amata che preferisce dedicarsi anche ad altri uomini.

Dopo aver assistito ad un omicidio ed essere venuto a conoscenza che l’uomo ucciso fosse un sadico, Oscar intuisce che, forse, l’unico modo per distinguersi in America è quello di far diventare il suo passatempo un modo per ottenere soldi e quindi per emanciparsi da una vita di povertà.

Limonov ci descrive un uomo “decadente” in una società in cui solo pochi riescono ad esprimere le loro velleità. Oscar, sei anni prima, era giunto in America con il desiderio di scrivere un romanzo ma il tedio e la mancanza di concentrazione lo hanno distolto. Egli, come molti, preferisce “superare i tempi morti” per cercare la ricchezza velocemente e senza molto impegno.

Oscar si distacca, tuttavia, dalla classica figura di uomo mascolino e virile, giacché solo all’età di 23 anni ha perso la verginità con una donna, Elzbieta. Prima si considerava un impotente. Quando decide di diventare il “boia” la sua vita cambia repentinamente, facendogli ottenere ciò che desidera da sempre: ricchezza e potere, o almeno la sua parvenza.

“Oscar sapeva già di avere una sua nuova arma segreta, e molto più potente di un libro di filosofia. Sarebbe diventato un sadico professionista di questo mondo. A letto sarebbe stato Oscar, il padrone, dominatore di persone ricche e ben pasciute.

Sarebbe diventato il Boia”.

Per divenire il boia Oscar decide di utilizzare una sua vecchia conoscenza, ben inserita nella società americana, in modo da entrare in contatto con signore ricche e ben disposte.

La sua ascesa sarà repentina e apparentemente indolore.

Oscar nella sua apparente felicità sarà spesso attraversato da pensieri profondi e tristi. Percepisce la sua solitudine, comprende che la sua vita atipica potrebbe non portargli la felicità e sogna spesso una vita in tranquillità con la bella Natasa. Le crisi di pianto percorrono il suo corpo perfetto, trasformandolo in un uomo con debolezze profonde e infelicità perpetue.

Limonov è in grado di creare un personaggio dalle molteplici sfaccettature. “Il boia” in superfice racconta la vita sadica di un professionista del sesso ma soprattutto la società americana. Una società decadente, senza valori, in cui si è attratti dall’estrosità di personaggi malati. Un connazionale di Oscar, Jacek Gutor, diverrà un’attrazione per una ricca signora in quanto si distaccherà dal pensiero comune per predicare la sua estraneità da un mondo dedito ai piaceri, in cui anche un cadavere diviene attrattiva sessuale. Ma ci si accorgerà forse della sua follia mentale e della sua pericolosità? Oppure in un mondo in cui nulla è sacro, lui è in grado di riconoscere ciò che è importante?

“Riesci a baciare uno scarafaggio, Oscar?”

 

BIOGRAFIA

Eduard Limonov (Dzeržinsk, Urss, 1943). Scrittore russo di fama internazionale, poeta, giornalista e leader politico. Ispiratore di diversi progetti ideologici, fondatore del Partito Nazional-Bolscevico. Emigra nel 1974 negli Stati Uniti dopo aver trascorso parecchi mesi a Roma in attesa del visto. Nel 1982 lascia New York per Parigi per poi fare ritorno in Russia nel 1992 subito dopo la caduta dell’Urss. Dopo essersi da tempo affermato, Limonov diviene celebre anche al grande pubblico grazie alla biografia a lui dedicata da Carrère, tradotta in tutto il mondo. Molto attivo nell’arena politica postsovietica, ha sposato un’ideologia particolarmente radicale che lo ha portato a scontare periodi di reclusione. Tra le opere pubblicate in italiano segnaliamo Il poeta russo preferisce i grandi negri (Frassinelli, 1985), Diario di un fallito (Odradek, 2004) e Zona industriale (Sandro Teti Editore, 2018).

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