Recensione dell’horror “THE PRODIGY – Il figlio del male” del regista Nicholas McCarthy

THE PRODIGY
Il figlio del male

Un film di
Nicholas McCarthy

Con
Jackson Robert Scott, Taylor Schilling, Colm Feore,
Peter Mooney e  Brittany Allen

Dai produttori de “L’esorcismo di Emily Rose” e “Il Rito”

DAL 28 MARZO AL CINEMA

CAST ARTISTICO

TAYLOR SCHILLING Sarah Blume

JACKSON ROBERT SCOTT Miles Blume

COLM FEORE Arthur Jacobson

PETER MOONEY John Blume

PAUL FAUTEAU Edward Scarka

BRITTANY ALLENY Margaret

PAULA BOUDREA Dr. Strasser

ELISA MOOLECHERRY Zoe

OLUNIKE ADELIYI Rebecca

  1. J. RILEY Tommy

SINOSSI

Sarah è preoccupata per il comportamento inquietante del figlio di 8 anni Miles: la giovane madre, infatti, teme che qualcosa di soprannaturale possa essersi impossessato del bambino. Decide quindi di farlo ipnotizzare, scoprendo così che un demone ha scelto il corpo di suo figlio per manifestarsi.

Recensione

The Prodigy è il terzo lungometraggio diretto da Nicholas McCarthy, molto conosciuto per l’acclamato The Pact​.

Un film in cui l’attesa e l’inquietudine attraversano lo spettatore per tutta la durata dell’opera rendendo la suspence l’elemento cardine.

È un horror psicologico, capace di tenere alta l’attenzione per tutta la sua durata anche se, forse, manca un elemento veramente originale per renderlo differente rispetto ai film dello stesso genere.

La scena si apre nella Contea di Montgomery. Una donna corre nella notte cercando aiuto e riparo. Nello stesso momento John e sua moglie Sarah stanno per avere un bambino. Una creatura che nasce nello stesso istante in cui un pericoloso maniaco omicida, affascinato dalle mani delle sue vittime, viene assassinato dalla polizia. La sua ultima vittima rimane in vita.

Miles, questo il nome del bambino, cresce e facendolo manifesta comportamenti asociali ma un’estrema intelligenza: è un bambino che, all’apparenza, è ben educato ed affettuoso nei confronti dei genitori ma, che specialmente di notte, assume atteggiamenti strani, pericolosi e ambigui.

Cosa sta accadendo a Miles e quanto le due vite, la sua e quella dell’assassino, sono legate? Perché possiedono gli stessi occhi?

I genitori, ma soprattutto la madre Sarah, cercheranno di scoprire qual è il problema di Miles e nel fare questo si rivolgeranno ad esperti, non solo di scienza e comportamento, ma anche di reincarnazione, facendo divenire ciò che striscia nei meandri della mente di Miles realtà.

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