“Ritorno allo spazio”: recensione del documentario che racconta l’aspirazione di Elon Musk al cosmo

Ritorno allo spazio. Cr. Netflix © 2022

Ritorno allo spazio. Cr. Netflix © 2022

“Ritorno allo spazio”, documentario disponibile su Netflix dal 7 aprile, racconta l’aspirazione al cosmo di Elon Musk.

Lo spettatore segue la prima missione che l’imprenditore si pone con lo SpaceX: far ritornare gli astronauti della NASA sulla Stazione Spaziale Internazionale.

L’opera dei registi Elizabeth Chai Vasarhelyi e Jimmy Chin consente di conoscere più da vicino le missioni spaziali e gli “attori” che le vivono: ingegneri e astronauti, figure quasi mitologiche, vengono presentati in modo intimo e privato.

Ritorno allo spazio. Cr. Netflix © 2022
Ritorno allo spazio. Cr. Netflix © 2022

“La Terra è la culla dell’umanità ma non si resta nella culla per sempre. È tempo di andare avanti, di uscire tra le stelle, espandere l’orizzonte della coscienza umana.”

SpaceX, società fondata da Elon Musk nel 2012, si pone l’obiettivo di rendere la spazio più accessibile.

Vi è un prima e un dopo: prima di SpaceX lo spazio era esclusivamente gestito dalle agenzia governative, dopo Elon Musk si è aperta un’era di privati che mettono a disposizione le loro ricchezze per conquistare l’universo.

Elon Musk persegue uno scopo ben preciso: ridurre i costi dei viaggi spaziali e permettere la colonizzazione di Marte.

Ritorno allo spazio. Cr. Netflix © 2022
Ritorno allo spazio. Cr. Netflix © 2022

“Ritorno allo spazio” è un documentario ma potrebbe sicuramente apparire a un neofita un film fantascientifico: tutto appare vaneggiante finché la conoscenza di ciò che è stato fatto diventa consapevolezza.

“Dobbiamo preservare la luce dell’intelligenza, diventando interplanetari ed espandendoci al di fuori della Terra.”

La NASA nel corso degli anni è stata lasciata indietro ed è, quindi, necessario ripartire: SpaceX offre le condizioni economiche e conoscitive per ricominciare.

Saranno Bob Behnken e Doug Hurley gli astronauti che avranno il compito di concretizzare un sogno e ritornare sulla Stazione Spaziale Internazionale. Prima dell’effettiva attuazione, tuttavia, si susseguono lanci e fallimenti.

Elon Musk non demorde e l’insuccesso diventa realizzazione e un contratto con la NASA.

Ritorno allo spazio. Cr. Netflix © 2022
Cr. Netflix © 2022

“Si possono correre dei rischi ma se servono a migliorare il mondo allora ne vale la pena.”

Il giorno del fatidico lancio giunge e nel 2020 SpaceX diviene la prima compagnia privata a mandare astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale (missione Crew Dragon Demo-2).

La SpaceX Crew Dragon Demo 2 diviene il primo volo orbitale con equipaggio di un veicolo statunitense dopo il 2011, data dell’ultimo lancio del programma Space Shuttle.

Il lancio, che inizialmente deve avvenire il 27 maggio 2020, viene rimandato per le condizioni avverse del clima e si concretizza il 30 maggio 2020.

La missione dell’equipaggio è quella di completare il processo di convalida per le operazioni di certificazione del volo spaziale umano sulla navicella Crew Dragon di SpaceX.

Il 2 agosto 2020, il giorno del ritorno sulla Terra, la capsula inizia la separazione dalla Stazione Spaziale Internazionale.

“Qual è il lieto fine? Per me assicurarsi che l’umanità potrà espandersi nello spazio.”

Ritorno allo spazio. Cr. Netflix © 2022
Cr. Netflix © 2022

Iscriviti alla newsletter settimanale per rimanere aggiornato su tutti i nostri articoli!