Si concluderà oggi dopo 21 giorni di spettacoli, il Roma Fringe Festival 2019.

Dal 7 gennaio, il Roma Fringe Festival ha portato alla Pelanda un’offerta di spettacoli votata alle nuove drammaturgie, con realtà provenienti da Italia, Gran Bretagna, Svizzera e Israele. Il fil rouge dell’edizione 2019 è stata l’Indipendenza come ha spiegato infatti il direttore artistico Fabio Galadini – perché da questo concetto abbiamo creato, grazie all’adesione di 14 teatri in tutta Italia, a partire dal prestigioso Teatro Vascello di Roma, un circuito che abbiamo chiamato Zona Indipendente –  Sono stati infatti i direttori artistici degli spazi indipendenti da tutta Italia a decretare i  finalisti che si esibiranno questa sera sul palco del Teatro Vascello di fronte al pubblico e a una giuria di qualità composta da Manuela Kustermann, Flavia Mastrella, Antonio Rezza, Ulderico Pesce, Valentino Orfeo, Ferruccio Marotti, Giorgio de Finis e Pasquale Pesce.

Dalle 18.30 di questa sera si succederanno i quattro spettacoli: Pezzi di Laura Nardinocchi, Radici di Millanta – De Nitto, Attesa di Elena Oliva e alle 22.00, Un po’ di più di Lorenzo Covello e Zoè Bernabéu, andranno in scena per un’ultima replica, difronte alla giuria che ne decreterà il vincitore assoluto.

Diversi sono stati negli anni scorsi i vincitori del Roma Fringe Festival che hanno ottenuto premi e riconoscimenti nel mondo. I vincitori del Roma Fringe 2013, 2014 e 2016 hanno trionfato come miglior spettacolo al San Diego Fringe 2014, 2015 e 2018. I vincitori dell’edizione del 2012 sono stati menzionati dal New York Times partecipando l’anno successivo, grazie al Roma Fringe, al New York City Fringe Festival. Lo spettacolo vincitore dell’edizione 2015 è stato considerato dalla critica il miglior spettacolo della stagione teatrale italiana. Mentre i vincitori dell’edizione 2017 debutteranno al Sidney Fringe nel 2019.

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